votato un ordine del giorno di solidarietà ai dipendenti del call center “One Callâ€, che dopo otto anni di occupazione si trovano praticamente senza lavoro. Le interpellanze presentate, su proposta degli stessi interroganti, sono state rinviate alla prossima seduta di consiglio comunale. L’assistenza domiciliare agli anziani ha impegnato il consiglio comunale per diverse ore, anche perché la presenza di molto pubblico, tra cui anziani ed operatori del settore, ha portato molti consiglieri a fare “passerellaâ€. Sono stati ben quindici gli interventi su un problema che tra l’altro era condivisibile da tutti, che ha avuto la giusta esposizione del presentatore, Alessandro Gravina di AN, un chiarimento iniziale da parte del sindaco Rino Agnello, dove si affermava che per 85 giorni il servizio era garantito, e che già erano stati predisposti tutti i documenti per l’assegnazione di 389 mila euro, che consentirà di prevedere l’assistenza anche nel 2009 e si farà di tutto per la conferma anche per il 2010. Apprezzato il clima costruttivo che ha caratterizzato tutti gli interventi da parte dei consiglieri, perché era un problema sociale non indifferente, gli interventi, la sospensione hanno appesantito un impegno che era nell’animo di tutti. C’è stata una sospensione di 20’, poi altri interventi, quindi la mozione, leggermente modificata che veniva approvata all’unanimità con l’impegno di dare continuità al servizio sino al 2010. Anche sull’ordine del giorno, relativo alla solidarietà per i dipendenti del call center “One Callâ€, che, dopo otto anni, si trovano senza lavoro e senza giustificato motivo. Nell’ordine del giorno si evidenzia che “è incomprensibile l’azione intrapresa dai vertice aziendali che hanno deciso di sospendere il servizioâ€, è stato dato mandato al sindaco Rino Agnello, al presidente del consiglio, Paolo Gargaglione ed alla Giunta di mettere in atto, assieme alle istituzioni ed alla deputazione ennese, tutte le iniziative necessarie per cercare di scongiurare la chiusura di One Call. Il consiglio comunale ha deciso di istituire un tavolo tecnico che veda la partecipazione di tutte le forze politiche e sindacali per convocare la dirigenza, l’Università Kore, AcquaEnna, Onecall per chiarire la vicenda e creare le condizioni occupazionali per tutti gli operatori. (fonte vivienna)