ed anche questa volta c’è stato il soccorso dei rappresentanti del centrodestra ed il voto contrario di tre rappresentanti del centrosinistra Contino, Parisi e Fiammetta e l’abbandono dall’aula di tre rappresentanti del centro sinistra (Oliva, oggi indipendente, Messina e Sanfilippo) e dei due rappresentanti di AN (Gravina ed Annino), mentre rappresentanti del centrodestra Di Mattia, Tuminelli, in evidente contrasto con AN, Vasapollo e Carabotta hanno votato a favore condividendo il piano di utilizzazione degli avanzi di amministrazione che dovrebbero consentire, secondo quanto espresso dal sindaco Agnello e dalla giunta, di poter varare un Natale accettabile, alcuni eventi culturali di una certa importanza, l’acquisto delle divise per la polizia municipale con miglioramento della segnaletica stradale, interventi sul teatro Garibaldi, la sistemazione di alcune strade rurali, l’impegno di 10 mila euro per l’Enna Calcio per evitare che scomparisca dalla scene calcistiche regionali. Ma al di là dell’approvazione a maggioranza degli avanzi di amministrazione ed in precedenza della salvaguardia degli equilibri di bilancio, c’è da sottolineare l’ingovernabilità politica di un consiglio comunale, che ormai cammina per i fatti suoi, dove si registrano interventi improvvisati con scarse conoscenze dell’argomento che si tratta, privi di una qualsiasi logica, irresponsabili dal punto di vista politico, vendette esclusivamente personali per non essere stati scelti oppure per non avere ottenuto determinati favori, dove il Partito Democratico è in sofferenza e dove al suo interno si preparano imboscate politiche perché penalizzati sul piano squisitamente personale. Sicuramente più coerenti i rappresentanti del centrodestra, che hanno votato a favore degli avanzi di amministrazione perché hanno riconosciuto positivo il fatto che tutti gli avanzi serviranno per elaborare una programmazione che va a favorire la città ed i suoi abitanti. E’ chiaro che in queste condizioni quest’ultimo anno di attività politico-amministrativa sarà veramente difficile a meno che qualche consigliere non scelga dignitosamente di dimettersi. (fonte vivienna)