Il nuovo Consiglio e il gruppo dirigente dell'amministrazione del sindaco Michele Pitronaci, ricevono un'eredità economico-finanziaria positiva. Secondo il responsabile della Ragioneria comunale, Angelo Sutera, con il parere favorevole del revisore dei conti, il bilancio consuntivo 2007 si chiude con un avanzo di 111 mila euro. Il rendiconto di gestione, esaminato durante la seduta di mercoledì sera, ha avuto il sì unanime della maggioranza, "Movimento e libertà " e dell'opposizione "Passione, cultura e sviluppo". «Non c'è dubbio - ha detto il vicesindaco e assessore al Bilancio, Michele Mongioj - l'attivo ricavato è sintomo e garanzia della "salute" del quadro economico dell'Ente. Ma non facciamoci prendere da facili entusiasmi». Ebbene, per non perdere di vista gli obiettivi prefigurati, l'assemblea consiliare in toto ha condiviso e approvato le prospettive elencate nel Piano triennale 2008-2007 delle opere pubbliche. Vi compaiono, a diversi livelli di progettazione: sistemazione della viabilità urbana e rurale, manutenzione e recupero degli immobili comunali, riqualificazione del castello, delle piazze e dei quartieri storici, opere di consolidamento, completamento del parco urbano e suburbano, manutenzione e cure delle altre aree verdi. Sdoganate e confermate, intanto, le priorità dell'anno corrente, per una valutazione, in base ai mezzi finanziari già stanziati e disponibili, di circa 2 milioni e mezzo di euro. Le opere riguardano il monitoraggio e la messa in sicurezza dei plessi (elementare e media) scolastici per una spesa di 268 mila euro, il consolidamento dei costoni rocciosi, la manutenzione di via Acquanuova, l'adeguamento sismico del Palazzo municipale, per un contributo regionale concedibile di 702 mila euro. Un vantaggio, questo, di rilevante partita, se non fosse per quei lavori di manutenzione e ristrutturazione del palazzo stesso, già spinti a fase d'opera per un costo intorno ai 600 mila euro. «Dovendo scegliere, - ha sottolineato con tocco ironico il sindaco Pitronaci - la globalità di entrambi i finanziamenti ci consentirebbe di demolire il Palazzo e farne uno nuovo, magari risparmiando». Pertanto, è venuto il momento di ripensare la strategia d'investimento, per un'oculata e risparmiosa soluzione per le casse pubbliche.