CGIL, CISL E UIL: IN CRISI TUTTA LA PROVINCIA DI ENNA
Enna. Per i Segretari Generali di Cgil, Cisl e Uil rispettivamente Michele Pagliaro, Giuseppe Aleo e Vincenzo Mudaro, le divisioni politiche, nell’ambito di una “coalizioneâ€, eletta dai cittadini, costituiscono un freno al’attività politica che, nel particolare momento di crisi economica, un territorio, depresso, come il nostro, non può permettersi. La decisione di azzeramento della Giunta provinciale, anche se dettata da esigenze “prettamente politicheâ€, e per questo poco comprensibili da parte dei cittadini, resta una scelta penalizzante per tutti coloro che, attraverso il proprio voto, un anno fa, ma anche recentemente, hanno espresso fiducia al centro-destra. Giorno dopo giorno le nostre attese, a nostro avviso, unitamente a quelle di un numero sempre più crescente di cittadini, si riducono sempre di più. Da oltre un anno insieme ai cittadini tartassati, ai lavoratori senza retribuzioni, stiamo aspettando, per esempio, quella che lo stesso Presidente Monaco, relativamente all’Ato rifiuti, in campagna elettorale ebbe a definire “un’idea precisa sul da farsi, sul come rimediare al danno devastante provocato dall’incompetenza e dal pressappochismoâ€, ma si brancola nel buio più pesto; da oltre un anno cerchiamo di comprendere le scelte legate alla tanto osannata soppressione degli Enti inutili o alla loro riconversione ma ci vediamo poco; da oltre un anno, le aspettative dei tanti disoccupati sono andate tradite perché delle coordinate di quella che sempre in campagna elettorale fu definita “ una seria politica occupazionale†non c’è traccia. L’elenco potrebbe continuare ancora ma – proseguono i tre segretari- a distanza di un solo anno, forse stiamo correndo troppo e certamente non intendiamo approfittare della situazione, siamo però fortemente incalzati dalla situazione che non è delle migliori ….
REGALBUTO. PD RACCOGLIE FIRME MANTENIMENTO E POTENZIAMENTO SERVIZI ASL
Regalbuto. Nella prima giornata di raccolta firme tenutasi domenica 28 Giugno in Piazza della Repubblica sono state raccolte più di 500 firme, la raccolta continuerà tutta la settimana il risultato del primo giorno può essere considerato soddisfacente, questa petizione ha l'obbiettivo di spronare l'amministrazione a intervenire sul mantenimento e potenziamento del servizio Asl sul territorio ed è organizzata dalla locale sezione del PD, con in testa il segretario Giuseppe Privitera. Il testo dell’articolo che preannunciava la raccolta firme: Il Partito Democratico di Regalbuto, sentite le lamentele di numerosi cittadini riguardo i nuovi locali del Poliambulatorio siti in Contrada Tre Vie, ha chiesto all’Amministrazione comunale di verificare lo stato di fruibilità dei locali per gli utenti, medici e dipendenti ( circa l’assenza di idonee sale di attesa, il numero delle stanza destinate a specialisti e dipendenti, la climatizzazione dei locali, la pavimentazione del parcheggio, la fruibilità dei bagni della guardia medica, ecc.); di verificare la messa in sicurezza dell’area pedonale in zona Tre Vie (circa marciapiedi, strisce pedonali, riduttori di velocità e/o semafori, ecc.) e di accertare la volontà o meno da parte dell’A.U.S.L. a potenziare i servizi specialistici forniti (tipo radiologia, ecc.) e di evitarne la diminuzione (vedi odontoiatria, ecc.). Il P.D. chiede inoltre che l’Amministrazione dia immediata risposta ai cittadini circa: - il ritardo dei rimborsi delle spese-viaggio agli studenti pendolari; - il ritardo dei rimborsi dei buoni libri per l’anno scolastico 2008/09; - il ritardo dei rimborsi relativi alla mensa scolastica per gli aventi diritto; - il ritardo dei pagamenti dei premi del carnevale 2009.
AGENTE PENITENZIARIO DI PIAZZA ARMERINA UCCIDE COLLEGA
Un ispettore della polizia penitenziaria di 39 anni, originario di Piazza Armerina, ha ucciso a Catania un collega, un agente di 32 anni, con numerosi colpi d'arma da fuoco. Il delitto è avvenuto la notte scorsa nella caserma attigua al carcere di massima sicurezza di Bicocca. Secondo quanto si è appreso, l'uomo è entrato in una stanza dove c'erano più agenti di polizia penitenziaria e ha esploso l'intero caricatore della sua pistola d'ordinanza contro la vittima, che è morta sul colpo. Poi si è seduto e ha atteso in silenzio l'arrivo della polizia, che lo ha arrestato. Dalle prime indagini non è emerso un movente, neppure personale. Sembra che l'ispettore da tempo soffrisse di crisi depressive e fosse stato anche sospeso dal servizio. Sull'episodio la Procura della Repubblica di Catania ha aperto un fascicolo