(SA) - Oggi, parliamo di un siciliano illustre Vincenzo Sellaro, che si è distinto in America per quello che ha realizzato in favore della comunità italiana. Nato a Polizzi Generosa il 24 aprile del 1868, fece i suoi studi in Italia e si laureò in medicina.
Agli inizi del XX secolo, scelse la via dell’emigrazione e partì per gli Stati Uniti. Lì, stabilendosi in mezzo alla numerosa comunità italiana, capì che essa era in grave pericolo, perché avendo difficoltà di lingua, quando erano ricoverati in ospedale non riuscivano a comunicare con il personale medico ed infermieristico. Questa condizione metteva a repentaglio la stessa vita del malato. Per venire in contro alla comunità e per superare questa grande difficoltà, il Sellaro fondò un comitato composto da medici bilingue che parlavano l’italiano e l’americano, trovando in questo modo la soluzione al grave problema. Non contento di ciò, al n. 203 di Grand Street nel cuore di “Little Italy” aprì un ambulatorio privato di ginecologia. Non si fermò qui l’opera e l’impegno del Dr. Sellaro. Dall’ambulatorio privato, passò alla costruzione del primo ospedale italiano operante negli Stati Uniti, dove i malati potevano parlare in italiano con il personale che a sua volta era fatto da italiani. Nacque così il Columbus Italian Hospital. Da medico, entrò nell’Anerican Medical Association, dove condusse con successo ricerche sul diabete e sul cancro, organizzando anche una scuola per ostetriche sponsorizzata dal New York City Health Board. La sua fervida volontà e la sua italianità che non venne mai meno, lo portò a lavorare in direzione di una unità della comunità italiana, ipotizzò la nascita di una unica organizzazione che riunisse gli italiani. Il 7 giugno del1905, fece la prima riunione a casa sua, dove riunì l’avvocato Antonio Marzullo, il farmacista Ludovico Ferrari, lo scultore Giuseppe Carlino, lo scultore Pietro Viscardi e Roberto Merlo e due barbieri. Tre settimane dopo veniva tenuta la prima riunione ufficiale e veniva eletto il Sommo Venerabile (che oggi si chiama presidente) nella persona di Vincenzo Sellaro. La Suprema Loggia dei Figli d’Italia si affacciava nella costellazione delle associazioni e delle logge massoniche. Ben presto il nome venne cambiato in quello di “Ordine Figli d'Italia in America” e fu lo stesso Sellaro che fondò anche la prima loggia dell’Order Sons and Daughters of Italy (OSIA): la Loggia Mario Rapisardi n. 1. Era il 31 agosto del 1905. Insignito del titolo di Cavaliere dal Governo Italiano nel 1922. Anche l’America riconobbe i grandi meriti del medico italiano, tanto che il Governatore dello Stato di N.Y Alfred E£. Smith nel 1928 gli consegno le chiavi dello Stato, quale riconoscimento del contributo medico e sociale profuso per la comunità. Il nome del gruppo fu presto cambiato in Ordine Figli d'Italia in America. Sellaro scrisse la costituzione nazionale dell'Ordine e fondò la prima loggia locale dell'OSIA, la Loggia Mario Rapisardi n. 1, il 31 agosto 1905. Il 18 settembre del 1932, si arrese ad una grave insufficienza renale, al diabete, all’arteriosclerosi e ad una serie di complicazioni cardiache, che lo portarono a morire. Oggi si continua a parlare ancora di questo benefattore della società e per onorare la sua memoria, per interessamento del socio onorario dell’OSIA e critico d’arte Paolo Battaglia La Terra Borgese, una tela delle dimensioni di 100x90 cm in acrilico, dell’artista siciliano Sergio Potenzano sarà esposta in maniera permanente presso la sede dell’Order Sons and Daughters of Italy (OSIA) a ricordarne il fondatore e primo presidente. (Salvatore Augello 19 settembre 2020)