Martin Scorsese, classe 1942 nasce a New York, ma le sue radici vengono dalla lontana Sicilia.
Da Polizzi Generosa, infatti, erano partito i nonni paterni, mentre da Ciminna arrivavano i nonni materni agli inizi del XX secolo.
Da loro nasce Luciano Charles Scorsese, che lavorava in una lavanderia, e Catherine Cappa che aiutava l’economia della famiglia facendo la sarta. Dopo vicende che lo portano a litigare con il padrone di casa, la famiglia è costretta a trasferirsi a Manhattan in una casa situata in Elizabeth Street, nel cuore di Little Italy. A proposito del quartiere dove si era trasferita la famiglia soleva dire: «Quando si è stati allevati a Little Italy, che cosa diventare, se non gangster o prete? Ora, io non potevo essere né uno né l'altro.» Non poteva essere gangster perché la sua statura piccola e la sua asma non gli consentivano di essere accettato nelle bande di ragazzi che proliferavano per le strade di Little Italy. Meno che mai poteva essere prete, anche se la chiesa era uno dei luoghi dove si sentiva a suo aggio unitamente all’ambiente cinematografico. Fu allora che si sviluppò in lui una grande passione per il cinema sia quello neoclassico che western, a dispetto di un’asma cronica che gli procurò parecchi fastidi, impedendogli anche di praticare qualsiasi attività sportiva. L’economia della sua famiglia non gli consentiva di potere disporre di una cinepresa, per cui cominciò a disegnare storie su carta riportando le sequenze, come se si trattasse di un film, per dirla in inglese realizzava film immaginari ossia storyboard. Nel 1956 pensa di farsi prete ed inizia gli studi che non portò mai a termine, perché preso si ritirò. E’ nel 1960 che si iscrive alla scuola di cinematografia alla New York University , dove comincia a cimentarsi con la regia dei suoi primi cortometraggi. Uno dei suoi primi cortometraggi fu “la grande rasatura”, una pellicola della durata di cinque minuti, che oltre a riscuotere molto successo di critica, ebbe anche il Prix L'Age d'Or. Derve aspettare fino al 1965 per cominciare la lavorazione del fil Bring On the Dancing Girls che, dopo varie interruzioni e modifiche alla fine giunge nelle sale cinematografiche nel 1969 con il titolo definitivo “chi sta bissando alla porta”. E’ agli inizi degli anni 70 che lascia New York per Hollywood ed entra nella Internationale Pictures di Roger Corman dove gira il film “ America 1929 – Sterminateli senza pietà” che esce nel 1972. Dopo aver girato America 1929, Corman propose a Scorsese di girare un altro film sullo stesso stile, ma il regista rifiutò fermamente per poter girare un film al quale pensava da oltre sei anni: Mean Streets – Domenica in chiesa, lunedi all’inferno, girato con la stessa troupe del film precedente. Scorsese riversò molte delle esperienze vissute da adolescente in questo suo film, attingendo a persone da lui conosciute per caratterizzare i protagonisti del film, prigionieri della Little Italy e incapaci di fuggire da quello che diventa sempre più un inferno in terra, sempre in bilico fra salvezza e peccato. Nella pellicola vengono appurati quasi tutti i tratti stilistici connotativi del cinema di Scorsese: dal punto di vista umano, i protagonisti sono persone comuni e veri e propri antieroi emarginati; mentre dal punto di vista artistico Scorsese ricorre ad una fotografia cupa e claustrofobica, incentivata dalla regia sperimentale e dalla musica popolare (la colonna sonora include tra l'altro una versione della canzone napoletana (Maruzzella); inoltre, spesso in gioco sul grande schermo ci sono degli opposti, come la religione e la vita dei gangster. Tra le altre cose il film segnò l'inizio della prolifica collaborazione di Scorsese con Robert De Niro, che diventerà l'attore-feticcio di Scorsese e protagonista di alcuni dei suoi film più importanti fino al 1995 con Casinò e al 2019 con The Irishimen. Nel 1974 produce il film “Alice non abita più qui” che ha come protagonista Ellen Burstyn che per il ruolo rivestito in questo film ebbe anche l’oscar come migliore attrice protagonista. Sempre nel 1974 è la volta del documentario “Italoamericani”, una lunga intervista con i suoi genitori, che lancia uno sguardo sulla vita degli immigrati italiani a New York con particolare riferimento a Little Italy. Martin Scorsese torna a New York dove continua il suo lavoro di regista e di produttore, mettendo sul set film con attori oltre a Robert De Niro come De Caprio, Liza Minnelli e tanti altri, che hanno collaborato nella sua numerosa produzione di film impegnati che sotto diversi aspetti riconducono anche al ruolo che la comunità italiana ha avuto ed ha in America. Martin Scorsese, per farla breve, è una perla importante uscita dall’emigrazione italiana che dalla nostra cara Isola: la Sicilia, nel bene e nel male si è proiettata in America. Queste perle, questi personaggi che rappresentano una grande risorsa non solo per l’America, ma anche per l’Italia fanno parte di una lunga storia che ancora ha molte parti da scrivere: la storia dell’emigrazione italiana. Salvatore Augello (bibbliografia: wikipedia)