Continuiamo con la carrellata dei personaggi di rilievo che continuano a dare lustro all’Italia e nel caso specifico alla Sicilia, senza che né l’Italia né tantomeno la Sicilia abbiano mai pensato di organizzare una politica di avvicinamento di questi illustri personaggi.
Stiamo parlando di una piccola parte della risorsa di cui la nostra patria potrebbe disporre, se solo entrasse nell’ordine di idee di volerlo. Abbiamo parlato di Liza Minnelli, di Baddy Valastro, di Martin Scorsese, oggi vogliamo parlare di Al Pacino. Salvatore Pacino, ancora ragazzino, tra la fine del XIX secolo e l’inizio del XX, al seguito del padre, lasciava San Fratello in provincia dio Messina alla volta della terra promessa: l’America. Qui crebbe ed intraprese il lavoro di vendita di polizze assicurative con metodo di porta a porta. Sposa una italo americana: Rode Gelardi nelle cui vene scorre pure sangue siciliano, visto che le sue origini sono di Corleone (PA). All’età di due anni, i genitori divorziano ed il padre lascia New York per la California, dove si dedica alla ristorazione, abbandonando sia la moglie che il piccolo Al che iniziarono un periodo di grande povertà. Furono costretti a lasciare la casa di Harlem dove vivevano, per trasferirsi in casa dei genitori nel Bronx. In quell’ambiente molto ribelle, il ragazzino crebbe cominciando a pigliare tutte le cattive abitudini del quartiere che certamente non era dei migliori. A nove anno, ad esempio cominciò a fumare mentre a tredici aveva già conosciuto sia l’alcol che la droga leggiera. La morte per overdose di due suoi amici, lo convinsi a non assumere mai droghe pesanti. Non andava bene a scuola e per il suo comportamento si guadagnò sia l’appellativo di “Sonny” che quello di “attore” mentre in verità sognava di diventare un giocatore di baseball. Frequentò parecchie scuole di teatro, anche se il suo pallino era quello di entrare nella prestigiosa Actors Studio di New York dove alla fine entrò alla fine degli anni 60 dopo essere stato respinto precedentemente. Intanto, essendo stato bocciato più volte, a diciassette anni decide di lasciare la scuola, contro la volontà di sua madre. Dato quel dissenso con la madre, va via di casa e per vivere fa diversi mestieri: da facchino a lustrascarpe e ad operaio. Per sua ammissione, a venti anni passò un periodo anche in Sicilia. Tornato New York, per sbarcare il lunario, iniziò a recitare in alcune commedie nei sotterranei teatrali anche se a volte era costretto anche a dormire negli stessi teatri ed a volte anche fuori. Nel frattempo, si iscrive presso numerose scuole di recitazione fino a quando viene ammesso all’Actors Studio. Aveva già trenta anni. Nel 1982, subentra a Lee Strasberg, deceduto, nella direzione artistica dell’Actors Studio e nel 1994 ne diventa co-presidente assieme a Ellen Burstyn e Arvey Beitel. Carica che riveste tuttora. Nella sua carriera artistica a partecipato alla lavorazione di diversi film da tutti i generi e con registi diversi compreso Martin Scorsese. Molti i film di successo dove interpretò personaggi di diversa specie, da cuoco a pilota, da ufficiale allo spacciatore e così via. Nel film “Il padrino” interpreta il personaggio di Mechael Corleone riscuotendo grande successo ni primi due episodi e meno nel padrino parte III. Ebbe per più di una volta il premio oscar, mentre al festival di Cannes fu il primo attore a ricevere nel 1992 due nomination per lo stesso film, quello di migliore attore e quello di miglior attore non protagonista. Leone D’Oro alla carriera nel 1994. Al Pacino continua la sua lunga carriera interpretando quasi un film ogni anno, tranne una pausa di qualche anno durante la quale si ritirò dalle scene. Di grande rilievo le sue interpretazioni al teatro ed alla televisione dove ha avuto modo di cimentarsi in diversi ruoli. Movimentata anche la sua vita privata, nel corso della quale non si è mai sposato, ma ha avuto diverse donne ed anche diversi figli. La prima figlia, Julie Marie, è nata nel 1989 da una relazione con l’insegnante di recitazione Jan Tarrant, due gemelli: Olivia Rose e Anton James nel 2001 dall’attrice Beverly D’Angelo. Molte le relazioni sentimentali che non stiamo ad elencare. La più duratura è stata senza dubbio quella con l’attrice argentina Lucila Solà, durata dal 2008 al 2018, anno in cui la lasciò per legarsi con una attrice israeliana. Una vita della quale tutto si può dire ma non che sia stata monotona quella di questo divo del cinema, che pur andando male a scuola, ha dimostrato e continua a dimostrare un’intelligenza superiore che gli ha permesso di raggiungere le vette che ha potuto scalare. Salvatore Augello (informazioni liberamente attinte da vikipedia)