Si è svolta venerdì 23 marzo una interessante conferenza di Salvatore Augello che ha presentato il suo nuovo libro “EROI CON LA VALIGIA”. Sotto il patrocinio del Consolato Generale d’Italia a Metz Dr. Adolfo Barattolo, in collaborazione con il COMITES, rappresentato dal presidente l’Alto Ufficiale Salvatore Tabone
con l’Istituto Dante Alighieri rappresentato dalla Direttrice Professoressa Chiara Triarca e dell’Associazione Culturale Italiana rappresentata dal Presidente Colantuono, si è svolta l’interessante iniziativa, aperta dal Sig. Console Generale Dr. Adolfo Barattolo, che ha presentato il conferenziere e dopo i ringraziamenti a quanti si erano adoperati per la buona riuscita dell’iniziativa, ha avuto parole di elogio per la partecipazione notevolmente numerosa ad una iniziativa di ampio respiro culturale. Dopo i saluti del Console ed il suo breve intervento, ha preso la parola il Presidente del Comites e coordinatore dell’intercomites Francia Grande Ufficiale Salvatore Tabone, che ha accennato all’impegno di Salvatore Augello alla direzione dell’USEF, dove opera da oltre quaranta anni, con impegno e sentimento che hanno contribuito a fare grande l’associazione. Finiti i convenevoli, è stato lo stesso Salvatore Augello a ringraziare e salutare tutti i presenti ed i rappresentanti degli enti che hanno collaborato alla buona riuscita dell’iniziativa. Un particolare ringraziamento rivolge al Dottor Adolfo Barattolo Console Generale d’Italia a Metz, per il patrocinio concesso all’iniziativa e per avere messo a disposizione la sala conferenza del consolato. Dopo di che, Salvatore Augello, che preliminarmente presenta l’associazione USEF di cui è dirigente, illustra i motivi che lo hanno spinto a scrivere i due libri esposti sul tavolo della presidenza. Il primo libro che nasce nel 2010, ha avuto lo scopo di illustrare i passaggi politici ed organizzativi dell’USEF in occasione del suo quarantesimo anno dalla fondazione. Un libro dove la storia dell’Associazione è riportata attraverso le relazioni ai vari congressi celebrati dal 1970 al 2010, unitamente a documenti, interviste ed altro materiale, oltre le fotografie che illustrano i momenti più significativi della vita dell’Associazione, storia della quale con il detto libro si vuole lasciare traccia e memoria in un momento che l’associazionismo soffre di un momento di abbandono da parte della politica, che continua a sottovalutare la ricchezza e la risorsa rappresentata dall’emigrazione. Motivazione diversa ha invece il secondo libro, che vuole richiamare l’attenzione dei lettori sulla storia di vita di emigrati che pur non essendo assurti a ruoli importanti nella vita politica o nell’economia o in altro settore importante come la ricerca, come formiche hanno lavorato per assicurare una vita dignitosa alla propria famiglia. Formiche che a milioni hanno contribuito allo sviluppo economico del paese ospitante, ma anche di quello di origine dove affluivano le rimesse che spesso servivano a rilanciare l’edilizia, l’agricoltura, quasi a compensazione della disgregazione che ha colpito i paesi del Mezzogiorno. Di questi personaggi umili, dignitosi, il libro parla, delle loro storie scelte a caso dal fornito archivio dell’autore, con l’intendo di lasciare memoria di queste persone e del dramma che hanno dovuto affrontare. L’idea guida, afferma l’autore, è quella di raccogliere più testimonianze possibili, anche attraverso la raccolta dei tanti libri che si sono ispirati all’emigrazione, per farne materiale di un museo regionale, dove la storia di queste persone serva da memoria per le giovani generazioni che ancora oggi intraprendono la via dell’emigrazione verso l’ignoto, per fare fronte alla crisi che perdura in Italia specialmente nel Sud. Queste storia, servono anche a testimoniare che in emigrazione, a distanza di tanti anni non c’è niente di nuovo. La gente fuggiva subito dopo la prima e la seconda guerra mondiale, oggi a fuggire sono gli abitanti dei paesi magrebini e del Nord Africa, a testimonianza del fallimento delle così dette “primavere arabe”, che hanno innescato una serie di guerre sviluppando il terrorismo che è ancora vivo e vegeto e pronto a colpire. Alla fine della conferenza, l’autore ha risposto alle varie domande venute dal pubblico presente, prima di dichiarare chiusa la conferenza e di passare al buffèt per assaggiare le specialità che generosi sponsor hanno avuto la bontà di offrire. Salvatore Augello