NOBEL PER LA LETTERATURA 2021 A ABDULRAZAK GURNAH, ROMANZIERE DI ZANZIBAR NATURALIZZATO BRITANNICO
Al centro delle sue opere la condizione del rifugiato e la scrittura postcoloniale Il Nobel per la Letteratura 2021 è Abdulrazak Gurnah, scrittore nato a Zanzibar (Tanzania) nel 1948 e costretto a lasciare il suo Paese negli anni Sessanta perché di origie araba e per questo perseguitato.
Si trasferisce definitivamente in Gran Bretagna nel 1968 dove otterrà il dottorato di ricerca e diventerà professore presso l'Università del Kent, per cui attualmente dirige gli studi universitari presso il Dipartimento di inglese e si occupa di scrittura postcoloniale. Le motivazioni dell'Accademia svedese per il conferimento del premio mettono in luce "la sua intransigente e compassionevole penetrazione degli effetti del colonialismo e del destino del rifugiato nel divario tra culture e continenti". Continua l'Accademia: "Gurnah ha pubblicato dieci romanzi e molte raccolte di racconti. In tutti i suoi lavori ricorre il tema dei rifugiati. Ha iniziato a scrivere a 21 anni mentre era in esilio in Inghilterra e nonostante il Swahili fosse la sua prima lingua, presto l'inglese è divento la sua scelta letteraria. La lingua letteraria della tradizione inglese da Shakespeare a V.S. Naipaul ha molto influenzato il suo lavoro. Un'opera nella quale lo scrittore sa però rompere la convenzione mettendo fine alla prospettiva coloniale valorizzando quella delle popolazioni indigene". La sua opera più famosa è Paradise, pubblicata nel 1994. Il romanzo, ambientato nell'Africa coloniale pre-Grande Guerra, narra la storia di Yusuf, ragazzo tanzaniano venduto dal padre a un mercante di schiavi arabo per ripagare un debito. Altri suoi romanzi, come By The Sea (2001) e Desertion (2005), sono stati selezionati per il Booker Prize e il Los Angeles Times Book Award.