LE MEMORIE DAL SOTTOSUOLO DI AMEDEO GRILLO - accanto miniera "La Sentinella"
Una frase che fa impressione. E che permette di comprendere quanto terribile potesse essere la vita del minatore. «C’era un collega toscano. Malediva i suoi genitori per averlo fatto nascere perché lavorava in miniera».
10 Marzo 2023 Lettera scritta da Caterina Minella alla madre, dalla città di Joliet, capoluogo della Contea di Will, nello stato dell’Illinois, Stati Uniti d’America. Missiva spedita a Fonzaso. (Per gentile concessione di Luigi Cambruzzi) Joliet,
Mi chiamo Francisc Boyer Sumavila, sono venezuelano. Come si può immediatamente comprendere, però, i miei cognomi sono europei. Il mio bisnonno arrivò da Belluno sulle coste venezuelane il 17 febbraio 1877, a bordo della nave “La Veloce”,
Angela, classe 1923, si sta avvicinando al traguardo dei cent’anni. La memoria, a quell’età, a volte vacilla un po’, come è normale. Non potrà mai dimenticare, però, quando nel 1939, appena sedicenne, fece le valigie e partì per Roma,
Gian Stefano Guerriero nacque a Pedavena il 26 giugno 1932. Cominciò a lavorare all’età di dodici anni, aiutando la nonna nel mulino di famiglia, dove in seguito iniziò a svolgere l’attività di carrettiere, andando a raccogliere grano e a consegnare la farina ai clienti.