STORIA DI IMMIGRATI ITALIANI.
PREFAZIONE
Dado que hace poquito fue el dia del "Día del inmigrante italiano" (03/06) , comparto esta foto que atesoro por ser parte de mi historia familiar,
mis raíces, mi pasado. Es la familia de mis tatarabuebuelos: Giammaría Agostini y Justina Martinello (ambos sentados a la derecha), -abuelos de mi abuelo- oriundos de la zona del, aquel entonces, imperio austrohúngaro (Telve), quienes entre sus hijos tuvieron a LUIGI AGOSTINI, mi bisabuelo (el que figura en el medio de los tres varones parados), que llegó a esta bendita Argentina en el año 1.879 con tan solo tres añitos de edad. Mi bisabuelo LUIGI AGOSTINI agricultor, contrajo matrimonio con BAIS LUCIA en 1898 en la Colonia de Avellaneda (Santa Fe). Ellos tuvieron como hijo a mi abuelo, argentino. ¡¡Vengo de una historia increíble y una familia de personas muy valientes!! ¡Me siento contenta de poder conocer mi pasado, mis orígenes y ser parte de la descendencia italiana! Orgullosa de que este pequeño fragmento , se los comparto para que pueda ser parte del museo virtual. Liliana Agustini
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Da poco tempo è stata la "Giornata dell'Immigrato Italiano" (06/03), condivido questi ricordi che faccio tesoro per essere parte della mia storia familiare, delle mie radici, del mio passato. È la famiglia dei miei trisavoli: Giammaría Agostini e Justina Martinello - i nonni di mio nonno- originari della zona, allora, dell'Impero Austro-Ungarico (Telve), che tra i loro figli ebbe LUIGI AGOSTINI, il mio bisnonno che arrivò in questa benedetta Argentina nell'anno 1879 quando aveva solo tre anni. Il mio bisnonno LUIGI AGOSTINI, contadino, sposò BAIS LUCIA nel 1898 nella Colonia de Avellaneda (Santa Fé). Hanno avuto come figlio mio nonno, argentino. Vengo da una storia incredibile e da una famiglia di persone molto coraggiose!! Sono felice di poter conoscere il mio passato, le mie origini e di far parte della discendenza italiana! Orgoglioso che questo piccolo frammento, lo condivido con voi affinché possa far parte del museo virtuale. Liliana Agustini PREFAZIONE Grazie alla mia origine, al mio lignaggio paterno, è stato analizzato fin dalla fine del XIX secolo, che corrispondeva alla nascita dei genitori del mio bisnonno Luigi Agostini (dopo aver seguito il mio cognome mi affascinava, mi faceva sentire legato alle mie radici). Ringrazio mio padre, mio zio e le zie: Agustini Damián A., Agustini Aurelio, Agustini Ana María, AgustiniMaría Inés, Agustini Raquel María, Agustini María del Carmen, Agustini Susana María, Agustini Julia María,che ha reso possibile questa raccolta di dati, mostrandosi sempre disponibili con tutti i miei dubbi. Dedizione Ai miei "nonos", Luigi, Lucia, Abraham e Ludovina. Un grande abbraccio al cielo.
INTRODUZIONE
Intorno al 1878 lasciarono le loro case a Telve per andare a Trento, loro punto di partenza. Da Trento sono partiti alle 8:50. in treno fino a Genova. Sono arrivati al porto alle 21:15. del 9 novembre 1878, per imbarcarsi il giorno successivo sul battello che li avrebbe portati a Buenos Aires. Il viaggio in nave è durato un totale di 45 giorni. Arrivarono a Montevideo il 25 dicembre dello stesso anno. Allora il tuo destino È andato all'immigrazione a Buenos Aires dove sono arrivati il 28 dicembre e sono rimasti per 18 giorni.
L'ODISSEA IN MARE
Confermate le famiglie che si sarebbero trasferite in America e con pochi vestiti e oggetti per il viaggio, le I primi gruppi si imbarcarono nel porto di Genova il 10 novembre 1878, sul piroscafo denominato “Pampa”, Consegnato alla firma di Rocco Piaggio e figli, e al comando del Capitano F. Toso.Il viaggio è durato più del previsto a causa delle cattive condizioni meteorologiche lungo il percorso.Fu così che, invece di raggiungere lo stretto di Gibilterra in cinque giorni, lo fece in nove dopo averha subito forti tempeste dal Golfo di Valencia, dovendo essere fermato davanti a Barcellonaper settantadue ore e altre dodici a Cabo de Gata. Il capitano pensò prudente, avendone così tantipasseggeri a bordo, ritardare il viaggio prima di esporsi a un pericolo sicuro. Poi la traversata è stata fattatotalmente con vento fresco e con mare mosso da prua, mentre i passeggeri della "Pampa" si divertivanobuona salute.Da lì è iniziata la vera odissea perché il vapore, come raccontava uno dei passeggeri, DonJuan Faccioli, in un documento che certifica questi eventi, era una vecchia nave le cui macchineogni settimana erano fuori servizio. Inoltre, in piena navigazione, hanno dovuto sopportare forti tempeste,a tal punto che in diverse occasioni sono stati vicini a perdere la vita.Tre giorni prima di arrivare a Montevideo hanno finito il carbone sulla nave, quindi le loro macchinefurono costretti a fermarsi. Rassegnato ad aspettare l'immensità del mare, cominciò a soffiare avento forte e siccome la nave aveva una vela, riuscirono, con l'aiuto della natura, ad arrivare al porto.
DESTINAZIONE FINALE: COLONIA DE AVELLANEDA
Il 18 gennaio 1879, lotti di terreno a Colonia de Avellaneda furono assegnati a 130 famiglie di immigrati.originari dell'area dell'ex impero austro-ungarico in Italia (ci riferiamo principalmente all'Austria eGorizia) e Udine. "Questa zona è quella che confina con Francia, Svizzera e Austria, a Nordest con la Slovenia, ad Estcon il Mar Adriatico, a Sud e ad Ovest con il Mar Mediterraneo. All'interno dei suoi confini ci sono istati indipendenti del Vaticano e della Repubblica di San Marino. Otto regioni appartengono all'ItaliaNord: Piemonte, Valle d'Aosta, Liguria, Lombardia, Trentino-Alto Adige, Veneto, Friuli-VeneziaGiulia e l'Emilia-Romaña".
I LOTTI DI TERRENO ASSEGNATI
Negli atti citati si possono vedere i corrispondenti numeri di lotto, nomi e cognomidelle famiglie premiate, l'età di ciascuna persona e il numero di lotto.“Questi dati sono stati raccolti da rapporti ufficiali, piani e statistiche, da archivi di documenti e datestimonianze di ex vicini di casa, non sempre tutti, coincidenti, che hanno costretto l'autore ad astudio critico esaustivo per avvicinarsi alla veridicità…”
IL LOTTO 198
Entro il 22 febbraio 1879, i nostri protagonisti nella storia avevano il lotto 198, concessione "A"che si trovava a circa 2000 metri a ovest della città di Colonia de Avellaneda.
La famiglia era composta da:
GENITORI: Gianmaria Agostini - 43 anni (Juan María Agustini) Martinello Giustina- 38 anni (Justina Martinelli)
FIGLI: Luigi Agostini -3 anni (Luis Agustini) Catalina Agustini-10 anni Juan Agustini -9 anni Rosa Agustini - 6 anni Teresa Agustini -1 anno Vedi foto 5 dei genitori dove appaiono seduti a destra. In mezzo ai tre maschi si vede Luigi Agostini, uno dei suoi 5 figli.
LUIGI AGOSTINI
Luigi Agostini cresce e diventa contadino. Il suo matrimonio era con una donna immigrata, Lucia Bais, arrivata, anche lei nella Repubblica Argentina quando aveva solo un anno, con la sua stessa nave. Loro si sposano il 4 settembre 1898, nella Parrocchia di Nostra Signora della Misericordia ad Avellaneda, a Santa Fe . 7 . Lucia ha solo 19 anni, figlia di Francisco Bais e della defunta María Guerez per cui doveva chiedere il permesso di sposarsi a suo padre. Ma suo padre era già rientrato in Italia 4 anni prima e si ritiene che la destinazione del rientro fosse San Vito al Torre, Gorizia, perché da lì è arrivata la lettera di autorizzazione del matrimonio di Agostini-Bais . La data di morte del padre di Bais Lucia è sconosciuta, ma è stato osservato che la sua tomba Si trova nel comune di San Vito al Torre, Gorizia. Per quanto riguarda la morte della madre di Lucia, María Gueraz, tre mesi dopo essere arrivata nella Repubblica Argentina, in conseguenza della nascita della sua ultima figlia, Lucia Bais nell'aprile 1879. Inoltre, un'altra tragica perdita nella famiglia di Luigi fu uno dei fratelli, Juan Agustini, il fratello, più anziano, la cui morte avvenne nel 1892 a causa di un fulmine che colpì il luogo mentre stava disponendo mattoni per coprire la fornace del focolare perché stava arrivando la tempesta. Vedi lettera scritta da Giustina e Gian Maria. 9 Quando Luigi Agostini aveva 42 anni e Lucia Bais aveva 39 anni, cioè nel 1918 ottennero i lotti 78 e 76, ubicati in quella che un tempo era Las Garzas Sur, oggi Guadalupe del Norte, con cui realizzarono la loro casa nel lotto 78, diventando così i primi coloni di quelle terre vicino alla stazione Ferroviaria de Flor de Oro, Santa Fe. Vedi loro foto insieme al verbale corrispondente al lotto. A sud aveva come confinante Pecceto, situato nei lotti 83 e 84. In seguito Isacco ereditò questi campi Kleiner, un collezionista di grano con sede a Reconquista, che affittava ai suoi successivi agricoltori. Solo 2 anni Luis ha vissuto in quel luogo, disboscando per dedicarlo all'agricoltura. La morte lo trovò il 28 28marzo 1920 ad Avellaneda, dopo aver ascoltato la messa domenicale della Domenica delle Palme. Dopomessa, i ragazzi, erano tornati camminando tra quelli che erano Abramo Agustini, Amelia e parte delcugini. Invece, gli uomini erano andati sociali al magazzino di Arcangelo Nardelli. Era poi quel Luigi, tornato in sella al suo cavallo quando ne è caduto è svenuto, improvvisamente a causa di "Sincope cardiaca". Vedi la foto attuale del Magazzino Arcangelo, Nardelli, il paese dove morì Luis Agostini.10 La famiglia di Luis era rimasta senza capofamiglia con 10 figli: - Agustini Valeriano di circa 1 anno (1919) - Agustini Feliciano Ignacio di circa 3 anni (1917) - Agustini Elías di circa 6 anni (1914) - Agustini Inés Filomena di circa 9 anni (1911) - Agustini Francisco Victorio circa 10 (1910) - Agustini Abrahán Valentino di circa 12 anni (1908) - Agustini Avelino Faustino di circa 14 anni (1906) - Agustini Emilio Roque circa 21 anni (1899) - Agustini Alejandro Serapio di circa 19 anni (1901) - Agustini María Justina di circa 17 anni (1903) Nella foto si vede Lucia Bais seduta con i suoi 10 figli adulti in giro. 11 Il progetto di valorizzazionedei lotti in modo agricolo è stato frustrato poiché mancava il "capo" del gruppo. La famiglia continuafondata ancora qualche anno dedicandosi il più possibile all'agricoltura, fino al 1956. In quell'anno vendette il lotto 78 ad Ernesto Gregoret e il lotto 76 ad Alejandro Gregoret, essendo proprietari nelattuale discendente dello stesso. Presente Attualmente possiamo vedere un monumento situato in Plaza de Avellaneda in omaggio alprimi abitanti della Colonia, sorta quando Avellaneda compì 80 anni. Si riferisce afede, allo spirito di lavoro e di sacrificio del popolo dei pini all'arrivo, dopo aver lasciato la patria eattraversato l'ampio mare. Vedi foto del monumento. 12 Famiglia Agustini-Masat Da questo momento in poi l'autore si dedicherà allo sviluppo della prima e della seconda linea congenita.generazione. Pertanto, a seguito di ciò, invita tutti i parenti di Agustini discendenti del matrimonioAgustini-Bais, che desiderano ampliare il proprio albero genealogico in modo simile.Don Abraham Valentín Agustini, nato il 14 febbraio 1908, sposò Masat Ludovinail 23 aprile 1937 ad Avellaneda, Santa Fe. Masat Ludovina, Argentina nata il 22 giugno 1916, figlia di Antonio Masat (1885-1929) e AngelaSartore (1890-1974). Va notato che i genitori di Antonio Masat si chiamavano Antonio Masat (padre) e MagdalenaCanciano. Erano immigrati italiani, arrivati nella Repubblica Argentina con 38 anni e con 24 annirispettivamente, da Casarsa Della Delizzia, provincia di Pordenone. Antonio Masa(padre), l'immigrato, è anche sulla targa in onore dei primi coloni diAvellaneda. Don Abramo costruì la sua prima casa 300 metri a est-nord del lotto 78 della casa di suo padre Luigi.Successivamente la coppia si trasferì a Villa Ana dove vissero ancora per diversi anni, prima di avere la loro destinazione finale.a Resistencia, capoluogo della provincia del Chaco. Dal matrimonio Agustini-Masat sono nati i seguenti figli: -Agustini Maria del Rosario -Agustini Raquel MariaAgustini Damien Abraham -Agustini Julia Maria -Agustini Juan Carlos -Agustini Ana Maria -Agustini Maria de los Angeles -Agustini Maria del Carmen -Agustini Susana Maria-Agustini Darío Luis -Agustini Maria Ines Vedi foto compilata da foto di Agustini-Masat e dei suoi figli. 13 Vedi foto dell'autore Agustini, Liliana Elizabeth con i suoi nonni (Agustini Abraham Valentín e MasatLudovina). 14 Conclusione L'autore, attraverso questo onorevole museo virtuale, invita i lettori a contattare la Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. per continuare a spiegare la storia in caso di discendenza dadei parenti di Agustini dal matrimonio Agostini-Bais, in modo da ampliare similmente I loro ultimi rami dell'albero genealogico.