MESSINA DUE A RISCHIO BLACK OUT, NON SI TROVA L'ACCORDO. INTERDONATO CHIEDE SPIEGAZIONI
Il Consigliere della III Circoscrizione, Santi Interdonato, con una nota stampa indirizzata all'Amministrazione Comunale ed al Prefetto, ha evidenziato il problema che da tempo interessa il complesso abitativo di Messina Due, il quale non viene considerato di competenza di Palazzo Zanca per la pubblica illuminazione Il Complesso abitativo di "Messina Due" rischia di rimanere completamente al buio. Il Consigliere della III Circoscrizione, Santi Interdonato, come già capitato in precedenti occasioni, con una lettera indirizzata al Prefetto, Stefano Trotta, al Sindaco Renato Accorinti, al Comandante della Polizia Municipale Calogero Ferlisi, all'Assessore all'Urbanistica ed ai Lavori Pubblici Sergio De Cola, all'Assessore alla Mobilità Urbana e Viabilità Gaetano Cacciola ed al Presidente della III Circoscrizione, Natale Cucè, ha evidenziato il serio problema, chiedendo spiegazioni quindi alle Istituzioni competenti. L'ostacolo riguarda infatti l'impianto d'illuminazione che ricade all'interno del complesso abitativo: sulla scia di un atto di indirizzo datato 17 Giugno scorso della Giunta Municipale, con oggetto "Procedimento di verifica delle competenze comunali su impianti di P.I. in ambiti privati", il Dipartimento Lavori Pubblici ha mostrato l'intenzione di voler sospendere il servizio per Messina Due, ritenendo le strade interessate "viabilità interna al complesso". Tale dichiarazione sfocia dal fatto che il Comune di Messina non risulta catastalmente titolare dell'area identificata come "Montesanto" (comprendente il complesso residenziale “Messina Due” e le Vie Salita Contino e Salita Montesanto). La ditta lottizzante è la "Immobiliare Montesanto Srl", in capo proprio a Palazzo Zanca, ma i tentativi di chiudere la procedura, condotti nel corso degli ultimi due anni, si sono conclusi in un nulla di fatto, di conseguenza risulta impossibile mettere a norma l'area interessata. L'Ingegnere Sebastiano D'Andrea, Rappresentante Legale della ditta, infatti, non risponde alle sollecitazioni del Comune e così facendo l'iter è stato particolarmente rallentato; "Il mancato accordo tra le parti,", scrive Interdonato, "tuttavia, costituisce un elemento di allontanamento rispetto alla risoluzione della vicenda e sembra condannare i cittadini residenti a convivere con i disagi scaturenti dalla assenza di manutenzione ordinaria e straordinaria sulle opere di urbanizzazione". Come scrive il Consigliere, inoltre, anche i ladri di rame hanno fatto la loro parte per lasciare al buio Messina Due e, nonostante la sfortuna, l'Amministrazione Comunale "sceglie di declinare ogni responsabilità sull’area non riconoscendo alcuna natura pubblica alle strade principali che la attraversano, reputando opportuno procedere alla disdetta del contratto di fornitura elettrica". Secondo Interdonato, però, l'articolo 2, comma 6, lettera D e comma 3 lettera E del Codice della Strada evidenziano la responsabilità dell'Ente Territoriale sulla strada vicinale interessata dalla questione. Altri parametri stabiliti in ambito giudiziario che decretano la natura pubblica di una strada, (il passaggio esercitato a titolo di pubblica servitù da una collettività di persone qualificate dall’appartenenza ad un gruppo territoriale, la concreta idoneità del bene a soddisfare esigenze di carattere generale, anche per il collegamento con la pubblica via, un titolo valido a sorreggere l’affermazione del diritto di uso pubblico, che può anche identificarsi nella protrazione dell’uso da tempo immemorabile) ricadono inoltre nel caso dei tratti di Salita Contino e Salita Montesanto. Il Comune dovrebbe quindi operare per garantire la sicurezza ed il servizio continuo anche per la zona di Messina Due, di conseguenza il Consigliere Santi Interdonato chiede che "L'Amministrazione muti le proprie prospettive per giungere ad una soluzione". (fonte: tempo stretto - Claudio Panebianco)
 
FONDI TASI AI QUARTIERI, LA VI CIRCOSCRIZIONE ESULTA PER I 300 MILA EURO IN ARRIVO
 
Il presidente della VI Circoscrizione plaude alla delibera del Consiglio comunale che prevede che una parte degli introiti Tasi vadano direttamente nelle casse dei quartieri. Serviranno per quegli interventi sollecitati dai cittadini. La VI Circoscrizione esulta per quella parte di introiti Tasi che arriveranno direttamente nelle sue casse. Come già aveva fatto il presidente del IV quartiere Francesco Palano Quero, anche Orazio Laganà dall’estrema zona nord plaude all’atto deliberativo promosso dal Consiglio comunale a favore della destinazione di una parte dei fondi proveniente dalla Tasi alle sei circoscrizioni cittadine per la manutenzione di strade, marciapiedi, piazze e pubblica illuminazione. Quella delibera, votata dall’aula lo scorso 8 settembre, nello specifico destina ai quartieri l’importo di 850 mila euro da suddividere in proporzione all’estensione territoriale. Per il presidente Orazio Laganà “con la scelta intrapresa finalmente verrà data attenzione in modo concreto alla periferia della città, da sempre afflitta dalla mancanza di servizi e dalla carenza di manutenzione degli spazi pubblici”. La VI Circoscrizione, che conta ben 21 villaggi ed ha l’estensione territoriale più rilevante, con circa trecentomila euro a disposizione potrà garantire qualche intervento diretto sul vasto comprensorio fornendo qualche risposta alle tante esigenze della cittadinanza, spesso relegata al ruolo di serie B perché non residente in centro città. (fonte: tempo stretto)
 
SEL LANCIA LA RACCOLTA DEI VESTITI USATI E CONTESTA LE POLITICHE SOCIALI DEL COMUNE
 
La Federazione provinciale di Sinistra Ecologia Libertà di Messina lancia una campagna di raccolta vestiti nella sede in via Monsignor Bruno, angolo via Calamech. Tutti i giovedì, dalle ore 18.00 alle 20.00, è possibile portare indumenti in buone condizioni e contribuire ad aiutare chi oggi si trova in difficoltà. La Federazione provinciale di Sinistra Ecologia Libertà di Messina, con la coordinatrice provinciale Daria Lucchesi, lancia una campagna di raccolta vestiti nella sede in via Monsignor Bruno, angolo via Calamech. Tutti i giovedì, dalle ore 18.00 alle 20.00, è possibile portare indumenti in buone condizioni e contribuire ad aiutare chi oggi si trova in difficoltà. Per informazioni è possibile contattare i componenti della segreteria di Sel Messina Crispino Maggio, cell. 3927927952, e Giovanni Tomasello, 3406948792. Sottolinea Daria Lucchesi: “La nostra iniziativa parte da un esigenza fondamentale: quella di ridare voce e speranza a chi oggi l'ha persa ed è costretto a contare solo sulle proprie forze. Sarà fatto un lavoro capillare, sempre nell'ottica della campagna di rilancio dei quartieri, e il nostro partito, in collaborazione con l'associazione “ASD Sporting Barcelona”, si pone da intermediario per dare aiuto e sostegno a quelle famiglie che non riescono a fronteggiare da sole la crisi economica. Con una disoccupazione giovanile che in città si attesta al 42%, e con solo 1 giovane su 10 che lavora nella nostra provincia, crediamo che sia fondamentale fare tutti insieme uno sforzo maggiore per sostenere chi ha davvero bisogno. Lanciamo oggi la raccolta vestiti e siamo partiti ieri con il recupero del campetto di calcio a Santa Lucia sopra Contesse, che offre speranza a tanti giovani ragazzi. Continueremo ancora con altre iniziative – aggiunge la coordinatrice provinciale di Sel – perché tutti dobbiamo avere gli stessi diritti e le stesse opportunità e oggi non è affatto così. Le politiche sociali dell’attuale amministrazione comunale a supporto dei più deboli ¬¬ –come i disabili, gli anziani, i migranti e le famiglie povere – risultano insufficienti e soprattutto non è stato elaborato alcun progetto in merito, ad esempio, all'istituzione del Garante dei diritti dei disabili, già previsto dalla legge regionale n° 47 del 10 agosto 2012, e all'eliminazione delle barriere architettoniche. Non è stata neanche tenuta in considerazione la nostra proposta di adottare, finalmente, la delibera consiliare n° 28/C del 30 aprile 2008, istitutiva del Consorzio Intercomunale Servizi Socio Assistenziali (CISSA), costituito dal Comune di Messina, dai Comuni del Distretto Socio-Sanitario D26, dall’Azienda Sanitaria Provinciale, dalla Provincia, dalla Fondazione Conservatori e Scandurra Riuniti, dall’I.P.A.B. di Casa Pia (che ahimè oggi non esiste più), dalla Fondazione Città del Ragazzo e dalle Associazioni che allora volontariamente avevano dato disponibilità a farne parte. Ricordo che il CISSA– precisa Daria Lucchesi – avrebbe dovuto gestire tutti i servizi sociali del Comune di Messina e degli altri Comuni del D26, avendo, come centralità, il servizio alla persona, nel rispetto della sua dignità”. Di conseguenza, Sel Messina chiede “uno sforzo maggiore nel campo delle politiche sociali da parte dell'amministrazione stessa, ripartendo dai quartieri e aiutando chi più ha bisogno in questa città. Proprio per questo, a breve partirà, sempre in sede, una raccolta alimentare. Queste sono piccole iniziative che servono per dare un segnale forte. A Messina il cambiamento si può portare avanti anche a piccoli passi e con poche risorse, ma bisogna saper ascoltare i più deboli, intercettandone le richieste e i bisogni”, conclude la coordinatrice provinciale di Sel Messina. (fonte: tempo stretto)