Stop al decreto legge dello scorso 5 febbraio che stabiliva i criteri per la distribuzione delle nuove quote latte in Italia. Lo ha deciso la Conferenza Stato-Regioni

che ha espresso parere negativo al disegno di legge di conversione del decreto. E’ passata, quindi, la proposta della Sicilia e di altre regioni del centro-sud che avevano già manifestato il proprio dissenso, la settimana scorsa, nel corso di una riunione tecnica al ministero per le Politiche agricole. “Avevo già scritto - afferma l’assessore regionale all’Agricoltura, Giovanni La Via - al ministro Zaia, manifestando la contrarietà della Sicilia all’ipotesi di suddivisione delle quote che avrebbe danneggiato la nostra Isola e diverse altre regioni meridionali. A pagare le conseguenze di questo metodo di distribuzione sarebbero stati quei produttori che hanno sempre rispettato la legge senza sforare i limiti di produzione previsti”. Le Regioni hanno manifestato la propria disponibilità a cambiare parere sul decreto se saranno accolte le modifiche proposte nell’assegnazione delle nuove quote. E in particolare, la priorità dovrà essere data a coloro che nel biennio 2006/2008, per non superare i limiti stabiliti, hanno provveduto ad affittare quote non utilizzate da altri. Chi, invece, ha sforato, per ottenere le nuove quote dovrà, dapprima, rinunciare al contenzioso e poi pagare almeno la prima rata delle multe che gli sono state già comminate. “Siamo soddisfatti - conclude l’assessore – che sia passata la proposta della Sicilia, in questo modo ad essere avvantaggiati saranno coloro che hanno rispettato la legge”.(Fabio De Pasquale)