La ong CIAI lancia il progetto Ragazzi Harraga per offrire loro protezione e concrete possibilità di ricominciare una nuova vita.

Il CESIE sostiene CIAI in questo importante progetto: vi invitiamo a sostenere attivamente la campagna anche voi, effettuando una libera donazione. 

Milano, 15 giugno 2016 - Mohammed, 13 anni, viene da lontano. Solo. E’ lui il testimone della nuova campagna lanciata dalla Ong CIAI, per sensibilizzare su una tematica con cui non possiamo evitare di confrontarci: quella dei minori stranieri non accompagnati che sbarcano ogni giorno sulle nostre coste. La campagna ha anche l’intento di raccogliere fondi per realizzare un progetto, che si svilupperà a Palermo, rivolto proprio a loro.

Perché questi ragazzi siano una opportunità e non un problema.

Chi sono

Secondo i dati diffusi dall’Alto Commissariato Onu per i rifugiati, su un totale di oltre 16mila minori sbarcati in Italia nel 2015 ben 12.360 risultavano non accompagnati. Sono soprattutto eritrei, egiziani, gambiani, nigeriani e somali. Al 30 aprile 2016, secondo i dati censiti dal Ministero del Lavoro, i minori non accompagnati presenti in Italia sono 11.648; il 36,6% di loro è in Sicilia.

Quali rischi corrono

Secondo la legge italiana, i minori stranieri che si trovano non accompagnati nel nostro paese, non possono essere espulsi; deve essere tempestivamente nominato un tutore che si prenda cura e assista il minore non solo nelle pratiche burocratiche di richiesta del permesso di soggiorno ma anche nell’attuazione del suo progetto educativo e di integrazione sociale.

Purtroppo molto spesso i tempi  si allungano e i ragazzi vengono lasciati in balia di loro stessi, facile ed allettante preda per la microcriminalità. Sono molti quelli che scappano - nel 2015 ne sono scomparsi 4.000 -  o che passano le loro giornate fuori dalle comunità in cui risiedono, senza nessuna guida e controllo.

Il progetto Ragazzi Harraga

In dialetto marocchino e algerino si chiamano “harraga” le persone che viaggiano senza documenti. In arabo "haraqa" significa bruciare. Insomma, chi rischia tutto per migrare, chi "brucia le frontiere" viene chiamato “harraga".

E così CIAI ha definito i ragazzi a cui destinare questo progetto che si pone come obiettivo quello di garantire ai minori che arrivano nella città di Palermo protezione e accompagnamento adeguati ai loro bisogni e in rispetto dei loro diritti.

L’intervento di CIAI intende agire su tre pilastri principali:

  • educazione/scolarizzazione (corsi e approfondimento della lingua italiana; percorsi di preparazione all’esame di ottenimento del diploma; attività di orientamento alle proposte formative e professionalizzanti già presenti nel territorio); 
  • ludico/ricreativi (laboratori di teatro, attività sportiva, momenti di aggregazione con coetanei ecc.); 
  • orientamento al lavoro (informazione e orientamento ai servizi del territorio; definizione delle competenze e delle aspirazioni in ambito professionale a partire dall’esperienza migratoria; scrittura del proprio curriculum vitae; accompagnamento al mondo del lavoro; inserimento in percorsi di formazione, orientamento e tirocini curriculari ed extracurriculari all’interno di realtà lavorative).

Beneficiari del progetto sono Minori stranieri non accompagnati di età compresa tra 12 e 17 anni accolti nei centri di accoglienza di Palermo e in carico ai Servizi Socio Assistenziali del Comune.

Nei suoi interventi - nel 2015 sono state 73.116 le persone che ne hanno beneficiato in 12 Paesi - CIAI si impegna sempre a valorizzare  le sinergie locali e a non sovrapporsi ad interventi già presenti.

Il progetto prevede il coinvolgimento delle autorità locali e di una serie di attori tra cui SEND, un’agenzia per il lavoro e la mobilità internazionale (autorizzata dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e dalla Regione Sicilia) e la Cooperativa Sociale “Libera…mente” una realtà che si occupa di minori ad alto rischio di emarginazione.

Per saperne di più campagna:

http://sostegnoadistanza.net/ragazziharraga/

Documento “Il passato è terra di casa. Appunti sui ragazzi in fuga”

Ufficio stampa CIAI: Donatella Ceralli - tel 346 9903573 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

CIAI, Centro Italiano Aiuti all’Infanzia - via Bordighera, 6 - 20142 Milano

Tel 02 848441 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. - www.ciai.it