sponsorizzata anche dalla sinistra milanese, una sinistra che, nei confronti delle etnie e delle razze di minoranza si mostra da tempo particolarmente "sinistra". Entro fine giugno, dalle 22.30 a mezzanotte e mezza, le banchine e i treni del metrò saranno pattugliati da una ronda di 26 "vigilantes" in divisa: i Blue Berets, già impiegati in zona Stazione Centrale e già definiti da alcuni anziani milanesi, che hanno assistito ad azioni particolarmente ostili nei confronti di Rom e migranti, come "l'equivalente della Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale durante il fascismo". Le divise e i berretti azzurri delle ronde ci riportano alle famigerate Camicie Azzurre, squadre paramilitari che all'inizio del 900 rappresentavano l'Associazione Nazionalista Italiana e presidiavano le città per difendere, in nome della patria e del Re, il "sangue italico" dalla "barbarie straniera". Tuttavia, ben presto, avrebbero cambiato il colore delle loro camicie. E non solo!!Ancora più inquietanti sono i proclami del vicesindaco De Corato, che pone le milizie a difesa dei cittadini milanesi, nella città che vanta un numero impressionante di episodi di aggressione e atti di razzismo da parte di italiani nei confronti di cittadini stranieri. "Il progetto," afferma il vicesindaco, "è anche una risposta alla richiesta della Lega di carrozze separate per donne ed extracomunitari. Non adotteremo mai un simile provvedimento, ma è indubbio che tra i cittadini è forte, nelle ore serali, la percezione di insicurezza in metropolitana". Gli obiettivi xenofobi dell'iniziativa sono confermati dall'assessore alla Mobilità , Edoardo Croci, che puntualizza: "I nuovi interventi sono rivolti soprattutto alle signore Brambilla e ai loro figli"
Nella foto, Luigi Federzoni, fondatore (nel 1910) e leader dell'Associazione Nazionalista Italiana, ideologo delle Camicie Azzurre