ROMA - Torna a riunirsi la rete dei giovani “ambasciatori” del Friuli Venezia Giulia. Il gruppo di lavoro costituito dall’Ente Friuli nel Mondo e dalle altre associazioni dei corregionali all’estero (Alef, Clape, Giuliani nel Mondo, Efasce, Eraple, Unione Emigranti Sloveni del Fvg),
che comprende una trentina di giovani under 35 residenti in Europa per motivi di lavoro o di studio, partecipa infatti al “2° seminario sull’emigrazione dei giovani corregionali”, in programma oggi, venerdì 17 febbraio, e domani, sabato 18, tra Udine e Gorizia. Sul tavolo temi attualissimi come le nuove migrazioni, la fuga di talenti, il gap di opportunità che divide il mercato del lavoro italiano da quelli di molti altri partner europei, i rapporti tra vecchia e nuova emigrazione, il ruolo dei nostri corregionali all’estero come portavoce e promotori dell’economia, del turismo e della cultura del Friuli Venezia Giulia. Dopo una prima sessione di lavori a porte chiuse, in programma stasera nella sala riunioni di Confindustria Udine, l’evento centrale sarà il convegno pubblico che si terrà domani, dalle 9.30 alle 12, nella sede universitaria di Palazzo Toppo Wasserman, incentrato sulla mobilità internazionale verso l’estero e dall’estero. Il dibattito vedrà gli interventi di Giorgio Alberti, delegato Uniud per la mobilità internazionale, Anna Scaini, ricercatrice dell’università di Stoccolma, Giampaolo Tarpignati, Eurodesk e Corpo europeo di Solidarietà, Stefano Bravin di Info Servizio civile Fvg, l’imprenditore Giuliano Dellaporta Xydias, fondatore e proprietario Cioccolatte Kft a Budapest, Antonio Pavanello, International trade manager, Sara Nanino, funzionaria Ue, Carlo Bitetto e Nunzia Di Francesco di GaragErasmuis Foundation. Interverranno inoltre i rappresentanti delle associazioni dei corregionali all’estero. Ricca di spunti anche la sessione chiusa al pubblico di questa sera, che vedrà gli interventi dei docenti dell’università di Udine Gian Pietro Zaccomer e Cristina Lambiase, il primo con un’analisi sulla propensione all’espatrio dei laureandi in tempi di pandemia e di guerra, la seconda per presentare filosofia e obiettivi del Progetto Pnrr sul Turismo delle radici, di cui Lambiase è coordinatrice regionale. Quanto alla parte goriziana del programma, sarà dedicata a una conferenza sul Confine mobile del Friuli orientale. Interverranno la storico Enrico Cernigoi, l’assessore alle Identità linguistiche del Comune di Gorizia Maurizio Negro e il presidente del Gect e di Go!2025 Paolo Petiziol, per fare il punto sull’iter verso l’appuntamento del 2025, che vedrà Gorizia e Nova Gorica unite come Capitale europea della Cultura. È online il nuovo numero di Ghibli, la newsletter dell’Associazione degli Italiani Rimpatriati dalla Libia, curata da Mario Savina, con l’apertura dedicata alla firma dell'accordo tra Italia e UNDP per supportare fino a dicembre 2023 lo svolgimento delle elezioni nel Paese nordafricano. Poi ancora: la consegna della prima delle cinque motovedette italiane alla Guardia costiera libica, l'approvazione da parte dell'HoR del tredicesimo emendamento costituzionale riguardante i futuri poteri di presidente e premier e l'intesa della Commissione militare mista 5+5 per facilitare il ritiro di mercenari e combattenti stranieri dalla Libia. Ancora, il nuovo piano strategico lanciato dalla NOC e lo stato del diritto al lavoro delle donne nel complicato contesto interno. Infine, il seminario a Tripoli sul libro "The Golden Exile: Balbo in Libya…Lights and Shadows" e, per la rassegna stampa, la recensione del nuovo libro di Nello Scavo "Libyagate. Inchieste, dossier, silenzi". Dalla provincia di Belluno, Oscar De Bona e Marco Crepaz, presidente e direttore dell’Associazione Bellunesi nel Mondo, e Dario Scopel, sindaco del Comune di Seren del Grappa, hanno preso parte alla Farnesina al lancio del progetto PNRR “Turismo delle Radici”. “L’Associazione Bellunesi nel Mondo promuoverà di certo questo progetto presentato alla Farnesina direttamente dal Ministro degli Esteri, Antonio Tajani. Il gioco di squadra è importante e indispensabile - ha sottolineato De Bona - e l’associazionismo in emigrazione di certo farà la sua parte. L’Associazione Bellunesi nel Mondo conosce bene il fenomeno del “Turismo migratorio” ed è attiva con diverse azioni da oltre quindici anni, anche grazie al supporto economico della Regione del Veneto. Inoltre metteremo a disposizione il MiM Belluno - Museo interattivo delle Migrazioni, una delle poche realtà museali presenti nel territorio nazionale dedicate alla storia della nostra emigrazione e tutti i canali informativi in nostro possesso. Il fatto che il Governo italiano investa e creda in questo flusso turistico, con un progetto del PNRR, ci carica di entusiasmo e voglia di fare. Un’opportunità turistica ulteriore anche per il territorio Bellunese. Ora più che mai data la presentazione ufficiale del marchio “Dolomiti bellunesi”. “Il Comune di Seren del Grappa – ha aggiunto poi Scopel - ha manifestato negli scorsi giorni l’interesse ad essere partecipe del progetto "Turismo delle Radici". L'obiettivo è quello di tenere vivi e anzi rafforzare i legami dei nostri emigrati e dei loro discendenti con la loro terra d'origine per farne vivere e apprezzare tutte le bellezze. Su questi aspetti la nostra comunità è molto attiva già da tempo, come testimonia anche il recente viaggio di una delegazione serenese in Brasile. Al ministro Tajani chiederemo però anche un aiuto concreto nello snellire il lavoro per le molte pratiche anagrafiche che riguardano i registri AIRE dei residenti all'estero e le richieste sempre più numerose di questi ultimi anni su diversi versanti”. (19/02/2023 focus\ aise FINE)