POST DI WILL MEDIA
Ad oggi gli iscritti all’Aire, l’anagrafe degli italiani residenti all’estero, sono 5,8 milioni e secondo gli ultimi dati disponibili, nonostante il numero di chi rientra in Italia è un aumento, la differenza tra quanti sono tornati e quanti sono partiti è di -65 mila persone.
Secondo una ricerca condotta nell'ambito del Progetto ItE Italiani Emigrati curato dall'Università di Pisa, i motivi sono diversi, ma hanno principalmente a che fare con la stabilità lavorativa e le retribuzioni. Più precisamente, al primo posto tra i motivi che hanno spinto gli italiani a fuggire verso l'estero per lavoro c'è la scarsa gratificazione economica (59%), seguita dalla precarietà del lavoro (47%), la scarsa possibilità di avanzamenti e progressione di carriera (46%), lo scarso riconoscimento delle abilità (44%) e la disorganizzazione (39%). Queste stesse voci sono, al contrario, i principali fattori di attrattività del lavoro all'estero: gratificazione economica (74%), possibilità di avanzamenti e progressione di carriera (67%), riconoscimento delle abilità (61%), ambiente di lavoro stimolante (54%) ed efficienza (42%). Un altro dato interessante che offre questo studio è che, probabilmente, se l'Italia offrisse pari condizioni lavorative e retributive, in molti deciderebbero di restare. Non a caso, solo il 12% degli intervistati dichiara di essere soddisfatto dalla cultura del paese di destinazione, il 43% degli intervistati frequenta amici italiani o di origine italiana, il 57% dice di venire in Italia più di una volta all’anno, e il 92% dichiara di essere tornato per visitare parenti e amici. "Basterebbe" quindi risolvere la difficile situazione lavorativa del nostro Paese, ma non è così semplice visto che le stesse persone che potrebbero avere un impatto maggiore sulla crescita economica e sul conseguente miglioramento salariale in Italia, sono proprio quelle che se ne vanno, a ragione. Per uscirne, bisogna interrompere questo circolo vizioso. #Lavoro #Talenti #Estero #WillMedia 🎙 Abbiamo realizzato una puntata speciale di #0039, il podcast in cui raccontiamo storie di cervelli in fuga e in rientro, per raccontare di come potrebbero cambiare le agevolazioni fiscali per il rientro dei cervelli dall'estero. Clara Morelli ne discusso con Giuseppe Ippedico, ricercatore all'Università di Nottingham e membro del Think Tank Tortuga, e Virginia Stagni, CMO di Adecco Group Italia ➡️ https://lnkd.in/dXX9UMtH (FONTE: Will Media)