PARIGI - L’ambasciatrice d’Italia in Francia Teresa Castaldo ha aperto la quinta edizione dei Dialoghi italo-francesi per l’Europa, iniziativa organizzata dal 2018 dalle Università LUISS di Roma e Sciences Po di Parigi, in collaborazione con The European House - Ambrosetti, per riunire regolarmente leader francesi e italiani e discutere,

in modo confidenziale e aperto, sulle questioni prioritarie per il business e per l’economia e il futuro dell’Europa. L’evento si è svolto il 24 marzo in Ambasciata a Parigi. Un videomessaggio del sottosegretario per gli Affari Europei, Vincenzo Amendola, e del segretario di Stato francese responsabile degli affari europei, Clément Beaune, hanno aperto la tavola rotonda dedicata alla Conferenza sul Futuro dell’Europa: Paola Severino (vice presidente Luiss Guido Carli e co-presidente del Comitato Scientifico per il futuro dell'Europa), Elisabeth Guigou (già ministro della Giustizia e Garante della consultazione dei cittadini sul futuro dell’Europa), Michele Crisostomo (presidente ENEL) e Bruno Cautrès (rofessore Sciences Po) hanno discusso sui principali temi presentati dai cittadini nei panel tematici e sulle modalità con le quali trasformare al termine del processo le idee e le raccomandazioni dei cittadini europei in misure e impegni concreti delle Istituzioni. Il sottosegretario Amendola ha evidenziato che “Italia e Francia, dentro a un quadro consolidato di cooperazione dopo la firma del Trattato del Quirinale, devono spingere per un’Europa più integrata, in cui i 27 Stati Membri si incontrino su grandi politiche, delineando un attore globale in politica estera, competitivo nelle sue capacità di ricerca e produzione industriale e forte di coesione sociale”. Il segretario Beaune ha aggiunto come “Francia e Italia hanno sempre creduto in un’Europa potente, in un’Europa politica, in un’Europa che si integra progressivamente e che risponde alle aspettative dei cittadini”. L’ambasciatrice Castaldo ha sottolineato l’importanza di portare avanti iniziative di dialogo e di partecipazione popolare per alimentare un pensiero autonomo, meditato e critico che aiuti a riflettere insieme sulle sfide che l’Europa ha davanti a sé: “Il conflitto in Ucraina segnerà inevitabilmente una svolta nella storia del nostro Continente e ci costringe a interrogarci ancor più sul nostro futuro, su come rinnovare e stabilizzare l'architettura della sicurezza in Europa e garantire alle generazioni future quella pace e quella stabilità di cui abbiamo goduto per tre quarti di secolo”. Ricordando il grande apporto italiano allo svolgimento della conferenza sul futuro dell’Europa, l’ambasciatrice Castaldo ha ricordato che “l'Europa è chiamata a prendere decisioni fondamentali a livello economico e di bilancio, a trovare risposte comuni alle migrazioni, a sviluppare una vera unità nel settore della sicurezza e della difesa per proteggere noi stessi e il nostro territorio. L’Italia e la Francia non si tirano indietro, sono pronte a giocare insieme un ruolo fondamentale”. “Sin dal momento della sua inaugurazione, la Conferenza sul Futuro dell’Europa ha rappresentato una opportunità unica per stimolare proposte e raccogliere opinioni dei cittadini sul progetto di integrazione europea e migliorare efficacia e funzionamento delle istituzioni di Bruxelles”, ha dichiarato Paola Severino. “Proprio negli ultimi mesi, a causa della pandemia, della crisi economica che ne è conseguita e di una sanguinosa guerra che sfiora i nostri confini, ci siamo tutti resi conto delle capacità di cui la UE dispone e del supporto e aiuto che essa può offrire ai Paesi membri: il Next GenerationEU ne è la dimostrazione più evidente”. Per Severino, “anche alla luce della attuale situazione geopolitica, è fondamentale che il dialogo, lo scambio e il dibattito sull’efficacia della Conferenza vengano alimentati con occasioni come quella dei Dialoghi Italo-francesi, con l’obiettivo di trovare insieme le soluzioni alle grandi sfide che l’Unione Europea dovrà fronteggiare nei prossimi mesi”. Il direttore Vicherat ha aggiunto che “in un momento in cui la guerra è alle porte dell'Europa, mi sembra che i Dialoghi, creati in tempi di pace, abbiano un ruolo molto speciale da svolgere, nello spirito dei padri fondatori dell'Europa. Più che mai, dobbiamo lavorare per un'Europa unita e solidale, basata sulla convergenza intellettuale, accademica, economica e culturale”. (aise 28/03/2022)