Roma - La Commissione europea ha approvato un regime italiano da 129 milioni di euro a sostegno del settore turistico nel contesto della pandemia di coronavirus. La misura è stata approvata nell'ambito del quadro temporaneo per le misure di aiuti di Stato.
Il regime prevede aiuti di importo limitato sotto forma di credito d'imposta per canoni di locazione relativi ad attività turistiche dovuti per il periodo compreso tra gennaio e marzo 2022; e aiuti sotto forma di sostegno per i costi fissi non coperti. Per beneficiare del regime, le imprese turistiche devono aver subito un calo del fatturato di almeno il 50% durante i mesi prestabiliti rispetto al periodo corrispondente del 2019. Il credito d'imposta coprirà fino al 60% dei canoni di locazione relativi alle attività in questione. La Commissione ha constatato che il regime italiano è in linea con le condizioni stabilite nel quadro temporaneo. In particolare, relativamente agli aiuti di importo limitato, il sostegno pubblico non supererà i 2,3 milioni per beneficiario. Per quanto riguarda il sostegno ai costi fissi non coperti, l'aiuto non supererà i 12 milioni per impresa. Il sostegno pubblico sarà inoltre concesso entro il 30 giugno 2022. La Commissione ha pertanto concluso che la misura è “necessaria, adeguata e proporzionata” per porre rimedio al grave turbamento dell'economia di uno Stato membro, in linea con l'articolo 107, paragrafo 3, lettera b), del TFUE e con le condizioni del quadro temporaneo. Su queste basi la Commissione ha approvato le misure in conformità delle norme dell'Unione sugli aiuti di Stato. La Commissione europea ha accolto con favore l'accordo politico raggiunto il 13 maggio dal Parlamento europeo e dagli Stati membri dell'UE sulla direttiva relativa a misure per un livello comune elevato di cibersicurezza nell'Unione (direttiva NIS 2) proposta dalla Commissione nel dicembre 2020. Le vigenti norme per la sicurezza delle reti e dei sistemi informativi (direttiva NIS) sono state il primo atto legislativo a livello dell'UE sulla cibersicurezza e hanno spianato la strada a un significativo cambiamento della mentalità e dell'approccio istituzionale e normativo alla cibersicurezza in molti Stati membri. Nonostante gli importanti risultati conseguiti e il loro impatto positivo, è stato necessario aggiornarle a causa del crescente grado di digitalizzazione e interconnessione della nostra società e dell'aumento del numero di attività informatiche dolose a livello mondiale. Per far fronte a una maggior esposizione alle minacce informatiche in Europa, la direttiva NIS 2 disciplina i soggetti di medie e grandi dimensioni che operano in diversi settori cruciali per l'economia e la società, tra cui i fornitori di servizi pubblici di comunicazione elettronica, i servizi digitali, il trattamento delle acque reflue e la gestione dei rifiuti, la fabbricazione di prodotti essenziali, i servizi postali e di corriere e la pubblica amministrazione ma, alla luce delle sempre più numerose minacce alla sicurezza emerse durante la pandemia di COVID-19, regolamenta anche più ampiamente il settore sanitario, includendo ad esempio i fabbricanti di dispositivi medici. Con un ambito di applicazione più vasto grazie alle nuove norme che obbligheranno un maggior numero di soggetti e settori a prendere misure di gestione dei rischi di cibersicurezza, la direttiva contribuirà ad aumentare il livello di cibersicurezza in Europa nel medio e lungo termine. La direttiva NIS 2 rende anche più rigorosi i requisiti di sicurezza imposti alle imprese, tratta della sicurezza delle catene di fornitura e delle relazioni con i fornitori e prevede che l'alta dirigenza sia ritenuta responsabile in caso di mancato rispetto degli obblighi in materia di cibersicurezza; semplifica gli obblighi di notifica, introduce misure di vigilanza più rigorose per le autorità nazionali e obblighi di esecuzione più severi e intende armonizzare i regimi sanzionatori in tutti gli Stati membri. La direttiva contribuirà ad aumentare la condivisione delle informazioni e la cooperazione in materia di gestione delle crisi informatiche a livello nazionale e dell'UE. "Abbiamo lavorato sodo per la trasformazione digitale della nostra società - ha detto Margrethe Vestager, Vicepresidente esecutiva per Un'Europa pronta per l'era digitale -. Negli ultimi mesi abbiamo introdotto una serie di elementi chiave, come la legge sui mercati digitali e la legge sui servizi digitali. Ed oggi gli Stati membri e il Parlamento europeo hanno raggiunto un accordo sulla direttiva NIS 2. È una nuova importante svolta nella strategia digitale europea, voluta questa volta per tutelare cittadini e imprese e accrescerne la fiducia nei servizi essenziali." "La cibersicurezza è sempre stata fondamentale, in quanto mette al riparo la nostra economia e società dalle minacce informatiche, ma ora che procediamo verso la transizione digitale diventa critica - ha aggiunto Margaritis Schinas, Vicepresidente per la Promozione dello stile di vita europeo -. L'attuale contesto geopolitico fa sì che sia ancora più urgente per l'UE garantire un quadro giuridico adeguato allo scopo. Concordando norme più stringenti, stiamo onorando l'impegno a rafforzare gli standard di cibersicurezza nell'UE. Oggi l'UE si dimostra chiaramente determinata a promuovere la preparazione e la resilienza alle minacce informatiche che colpiscono le nostre economie, le nostre democrazie e la pace." Infine, Thierry Breton, Commissario per il Mercato interno, ha commentato a sua volta: "Le minacce informatiche si fanno più pericolose e complesse. Era imperativo adattare il quadro della sicurezza alle nuove realtà e tutelare i nostri cittadini e le nostre infrastrutture. Nell'attuale panorama della cibersicurezza, è capitale poter cooperare e condividere tempestivamente le informazioni. Con l'accordo sulla NIS 2 aggiorniamo le norme per garantire un maggior numero di servizi essenziali alla società e all'economia. Si tratta quindi di un importante passo avanti. Questa strategia andrà ad arricchirsi della futura legge sulla ciberresilienza, che garantirà una maggior sicurezza d'uso dei prodotti digitali." (15/05/2022 focus\ aise)