Gentile Signor Presidente della Repubblica, il 17° Congresso nazionale dell’ANPI La ringrazia per l’importante messaggio che ci ha inviato. Condividiamo profondamente il suo giudizio sull’ingiustificabile aggressione al popolo ucraino da parte della Federazione russa, che abbiamo condannato poche ore dopo l’invasione.

dal congresso ANPI in corso a Rimini

Partecipiamo a quella grande catena di istituzioni, associazioni, cittadini che opera e opererà per alleviare le terribili sofferenze a cui sono sottoposte le popolazioni civili. Pensiamo – come Ella scrive – che siano in discussione i valori costitutivi della Resistenza e della Liberazione: la democrazia, la libertà, la pace, i diritti umani. Condividiamo profondamente la necessità di ricomporre un nuovo quadro di sicurezza, di cooperazione, di convivenza per l’intera Europa. Non Le nascondiamo la nostra profondissima preoccupazione in merito alla possibile estensione del conflitto su di un teatro più ampio, che potrebbe coinvolgere l’intero continente e potrebbe ulteriormente aggravare la già drammatica situazione del popolo ucraino. Siamo in particolare allarmati dall’evidenza di una corsa al riarmo di tanta parte dei Paesi europei, compreso il nostro, rammentando che entrambi i conflitti mondiali furono preceduti da un analogo fenomeno. A questo proposito facciamo nostre le recentissime parole di Papa Bergoglio. Abbiamo altresì a cuore, come senza dubbio l’intero Paese e le sue istituzioni, la sicurezza dell’Italia. Pensiamo per queste ragioni che occorra compiere tutti i tentativi, come chiesto in queste ore da Francia e Germania anche con il sostegno del nostro Paese, per la costruzione di un tavolo negoziale che veda un ruolo attivo dell’Unione Europea al fine di un accordo condiviso e urgente perché, più si estende l’occupazione militare dell’Ucraina, più stringenti possono diventare i condizionamenti russi sull’esito della trattativa. Peraltro l’unica realistica alternativa ad un positivo negoziato è la continuazione e la possibile estensione della guerra. Siamo illuminati dai princìpi della nostra Costituzione: siamo orgogliosi di aver dedicato la nostra prima giornata congressuale ad uno straordinario dialogo fra associazioni, sindacati, movimenti, partiti democratici durante il quale, salvaguardando l’autonomia di ciascuno, si è operato per ulteriori passi avanti verso l’unità di tutti. Pensiamo infatti che in questo drammatico momento sia indispensabile costruire ponti e non innalzare muri. Come Ella afferma, pace e libertà sono caposaldi inscindibili e sta all’insieme delle forze politiche e sociali, a cominciare da noi, operare affinché la difesa della libertà e la tutela della pace vadano di pari passo. RinnovandoLe il ringraziamento per il Suo autorevolissimo messaggio, Le giungano i nostri più rispettosi saluti. Il 17° Congresso Nazionale ANPI