Intervento del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella alla seconda edizione degli Stati Generali del Volontariato di Protezione civile Non posso lasciare questa Aula Magna senza rivolgere un saluto di grande cordialità a tutti i presenti, ai rappresentanti delle Camere e ai Ministri, al Sottosegretario Garofoli,
al Presidente Fedriga, agli altri Presidenti di Regione e agli Assessori, al Capo Dipartimento, al Decano dell’Ateneo che ci ospita, al Presidente del Comitato del volontariato. Un saluto di intensità particolare a tutti i volontari qui presenti o nei loro territori, in questa occasione degli Stati Generali, a dieci anni di distanza da quelli precedenti: dieci anni di impegni difficili, faticosi, con grandi risultati e svolti con grande passione. Il volontariato - è ben noto - è una risorsa di primaria importanza in Italia. Nasce dalla spontanea, autonoma determinazione delle persone, come è avvenuto nel ‘66 a Firenze, con gli ‘Angeli del fango’, dieci anni dopo in Friuli, con tanti giovani, come è avvenuto in tante altre circostanze. È una scelta personale. Poi possono seguire, come in questo caso, alcune forme che conferiscono aspetti istituzionalizzati, per consolidare, per rendere più efficace l’azione sui territori. Ma l’essenza, la motivazione – come abbiamo poc’anzi ascoltato dalle due volontarie che sono intervenute, esponendoci motivazioni, esperienze e propositi - l’anima di questo movimento, di questa realtà, è la personale scelta autonoma delle singole persone. In realtà il volontariato interpreta in maniera concreta, fortemente dimostrativa, quel che dice l’articolo 2 della nostra Costituzione, con la sua formulazione che rappresenta la base di tutti i valori della Costituzione: l’uguaglianza, le varie espressioni della libertà. Vi sono due aspetti che il volontariato richiama: l’articolo 2, quando dice che la Repubblica riconosce - e quindi rispetta - i diritti inviolabili della persona come singolo e nelle formazioni sociali che concorre a costituire. Questo della libera facoltà di associarsi - che precede lo Stato, e che lo Stato riconosce - è una delle modalità, delle forme in cui si dà sostanza, si dà espressione al nostro Paese come comunità. E, dall’altra parte, l’articolo 2 ricorda, richiama i doveri inderogabili - come dice - di solidarietà. In questo caso, per il volontariato, più che dovere è una vocazione, un impulso, un impegno, una scelta libera. Ecco, quello di mettere insieme formazioni sociali che operano per la solidarietà è il volontariato, che esprime – appunto – al meglio questo richiamo fondamentale che l’articolo 2 della nostra Carta indica. Lo abbiamo visto in tante circostanze: nel 2009 in Abruzzo, tre anni dopo in Emilia e in Lombardia, nel 2016 e nel 2017 nella fascia centrale del nostro Paese, in tante altre circostanze, anche non di terremoti. Lo abbiamo visto di recente, com’è stato ricordato più volte questa sera, per l’emergenza pandemica in cui l’impegno del volontariato organizzato nella Protezione civile è stato decisivo per sorreggere, sostenere, aiutare, nell’esigenza improvvisamente presentatasi, le persone maggiormente in difficoltà e più fragili. Accanto all’esperienza all’interno del nostro Paese, vi sono state - come poc’anzi veniva rammentato dal Sottosegretario Garofoli - quelle all’estero. Vi sono state quelle in Nepal, in Albania più di recente, e in altre circostanze. Ecco, tutto questo dimostra il valore del volontariato nella Protezione civile. E consente anche di dire che gli Stati Generali sono un’occasione per riflettere sullo stato delle cose, sull’esperienza fatta, sulla traduzione in concrete scelte delle motivazioni di origine, di partenza; di riflettere sulle prospettive di impegno futuro, su temi non necessariamente legati a calamità, o meglio legati a calamità endemiche, come quella dell’ambiente. È quindi un impegno per l’ambiente, per lo sviluppo sostenibile; un impegno per promuovere stili di vita che prevengano calamità e condizioni difficili per le nostre comunità. Anche in questo sono certo che sarete all’altezza del compito. Ma questa sera io sono qui soltanto per ringraziarvi, per ringraziare la Protezione Civile, il suo Capo Dipartimento e i volontari - riuniti e coordinati dal Comitato per il volontariato - per quello che è stato fatto, che viene fatto, nella fiducia di quello che verrà realizzato dal vostro impegno nel futuro. Grazie per quanto fate e auguri. Roma, 16/06/2022 (II mandato) (FONTE: sito istituzionale)