*Roma - Il 23 agosto, sul palco del Meeting di Comunione e Liberazione di Rimini si è svolto il primo vero confronto tra i maggiori leader di partito che si fronteggeranno alle prossime elezioni del 25 settembre. Il parterre era infatti composto da Giorgia Meloni, presidente di Fratelli D’Italia, Enrico Letta, segretario del Partito democratico,
Matteo Salvini segretario della Lega, Antonio Tajani vicepresidente e coordinatore di Forza Italia, Maurizio Lupi presidente di Noi con l’Italia, Ettore Rosato presidente di Italia Viva e Luigi Di Maio fondatore di Insieme per il Futuro. Il dibattito, moderato dal direttore del Corriere della Sera Luciano Fontana si è svolto con toni molto pacati, interventi brevi e serrati su temi di stretta attualità. Aumento dei prezzi dell’energia, mondo del lavoro, scuola, ma anche famiglia, legalizzazione delle droghe e difesa della vita: questi i temi sui quali si è svolto il confronto che ha visto i vari leader ribadire le proposte del proprio programma elettorale lanciato nelle scorse settimane. Giorgia Meloni ha scaldato la platea, quando ha auspicato un sistema scolastico che valorizzi il merito, partendo da pari opportunità per tutti, a prescindere dalle condizioni economiche di partenza. Sui temi più squisitamente politici ha ribadito la sua intenzione di riformare il sistema elettorale, reintroducendo le preferenze e la riforma costituzionale in senso presidenziale. Enrico Letta, invece, ha sottolineato l’urgenza di fissare un tetto ai prezzi di luce e gas, a prescindere dalle decisioni che verranno prese a livello europeo – punto sul quale, sia Meloni che Salvini hanno insistito, affinché l’Europa si faccia carico dell’onere di fissare il tetto dei prezzi dell’energia. Sulla scuola, Letta ha ribadito la sua intenzione di aumentare gradualmente gli stipendi degli insegnanti, adeguandoli alla media europea, nell’arco del quinquennio 2022-2027. Molte le manifestazioni di disapprovazione in sala, quando il leader dem ha annunciato l’intenzione rendere obbligatoria la scuola dell’infanzia e di estendere l’obbligo scolastico fino alla maturità. Matteo Salvini, visto il contesto, ha ritenuto di puntare su alcuni punti qualificanti del programma delle Lega come la difesa della vita, dal concepimento fino alla morte, auspicando la piena applicazione della legge 194, in particolar modo per quel che riguarda il sostegno alla maternità per le donne che non hanno le condizioni economiche per portare avanti una gravidanza. Sulla scuola ha invece proposto di eliminare i test di ingresso nelle Università, e l’estensione della gratuità dei libri di testo anche alle scuole medie e superiori. Ha, infine, ribadito la sua netta contrarietà alla legalizzazione di qualsiasi droga. Anche Antonio Tajani ha fatto leva sulla sensibilità della platea verso certi argomenti, auspicando un impegno del prossimo governo verso un maggiore sostegno alle famiglie che hanno intenzione di dare una formazione autenticamente cristiana ai loro figli. In quest’ottica ha quindi rimarcato la necessità di sostenere il sistema scolastico paritario, dando alle famiglie gli incentivi economici necessari ad una libera scelta tra scuole pubbliche e scuole private. (NoveColonneATG)
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