soddisfazione della CONFSAL-UNSA ESTERI per la misura compensativa del vecchio ANF
ROMA - È stata pubblicata in data 20 agosto 2022 in Gazzetta Ufficiale la legge di conversione del decreto legge c.d. “semplificazioni fiscali”, oggetto di esame in Parlamento nelle scorse settimane,
che ha visto l’approvazione alla Camera dell’emendamento recante l’introduzione della misura compensativa del vecchio assegno al nucleo familiare, abrogato dall’entrata in vigore del dlgs 230/21 attuativo della novella disciplina in materia di “assegno unico universale”, dalla quale risultavano esclusi, tra gli altri, gli impiegati a contratto del MAECI, non essendo in possessi dei requisiti soggettivi per la fruizione del beneficio. Per Iris Lauriola, segretario nazionale della Confsal-Unsa Esteri, “ai tratta di un importante passo in avanti nel percorso del ripristino dei diritti in materia previdenziale e fiscale - illegittimamente depennati - a tutela delle famiglie e dei lavoratori non residenti sul territorio nazionale, a cui la nostra Sigla ha contribuito in prima linea”. “La misura introdotta”, spiega Lauriola, “denominata “assegno per situazioni di famiglia”, prevede l’erogazione a decorrere dal 1° marzo 2022 di un assegno al personale a contratto delle rappresentanze diplomatiche, degli uffici consolari e degli Istituti Italiani di Cultura all'estero, per il coniuge a carico o per la parte di unione civile a carico e per ciascun figlio a carico pari rispettivamente al 4 per cento e all’8 per cento della retribuzione annua base. L’importo di tale assegno non può essere inferiore a 960 euro, né superiore a 2.100 euro annui”. “La medesima norma introdotta nel decreto semplificazioni”, specifica la sindacalista, “prevede l’opzione in capo ai lavoratori che già fruivano del vecchio ANF alla data del 28 febbraio 2022 (dunque prima dell’entrata in vigore della disciplina dell’assegno universale) di un contributo di importo pari alla misura dell’assegno al nucleo spettante alla medesima data, a decorrere dal 1° marzo 2022, per la medesima durata e con i medesimi presupposti previsti per l'assegno per il nucleo familiare dalla disciplina vigente alla data del 28 febbraio 2022. Tale opzione”, precisa Lauriola, “non è applicabile, invece, per situazioni familiari costituitesi dopo il 28 febbraio 2022 per le quali sarà vigente la nuova misura compensativa”. “L’assegno compensativo rappresenta una svolta dopo più di 5 mesi di silenzio normativo”, commenta il segretario nazionale della Confsal-Unsa Esteri, “durante i quali i nostri impiegati sono stati lasciati privi di riferimenti e soprattutto di una componente importante della loro retribuzione, che in taluni casi impattava anche del 30% l’ammontare complessivo. L’abrogazione dell’assegno al nucleo e delle detrazioni per carichi di famiglia rappresenta una palese violazione del legittimo affidamento ed una deprecabile compromissione di un diritto acquisito in riferimento alla quale abbiamo strenuamente combattuto con l’Amministrazione per avviare un percorso di rettifica che non è ancora terminato”. “Al di là del carattere significativo di questa misura compensativa”, Lauriola ritiene “non corretto qualificare la medesima come una riadattamento dell’assegno universale ai residenti all’estero, come erroneamente è stato riferito dai media e da qualche interlocutore istituzionale perché”, ribadisce, “l’assegno universale vigente in Italia è inclusivo di una molteplicità di spettanze e benefici, incluse le detrazioni per carichi di famiglia, che per i residenti all’estero, contribuenti in Italia, non sono state ancora ripristinate. È imprescindibile che si proceda anche con questa ultima modifica per poter superare la disuguaglianza attualmente in atto tra lavoratori dello Stato italiano. L’auspicio”, conclude Lauriola, “è che con la nuova legislatura si possa giungere a superare definitivamente questa anomalia normativa ed amministrativa”. (23/08/2022 aise)