Salvatore Bonura - 19 gennaio 2023 Buona sera e ben ritrovati nella rubrica di Hashtag Sicilia “Comu veni si cunta“. Questa sera vi parlerò della cosiddetta Autonomia differenziata, un tema che da qualche giorno campeggia nelle pagine di alcuni giornali del Sud,

e turba il sonno di quei vertici istituzionali e di quegli esponenti politici che sono seriamente preoccupati del destino del Mezzogiorno. Una preoccupazione che scaturisce dalla proposta che intende portare avanti il ministro Calderoli, accelerando sui tempi di realizzazione ed espropriando il Parlamento della possibilità di intervenire per correggere alcuni aspetti che sembrano concepiti di proposito per scassare ulteriormente l’unità del Paese e penalizzare le genti del Sud. È vero, la riforma sull’’autonomia è prevista dalla nostra Costituzione, come sostengono i governatori del Veneto e della Lombardia, ma è vero anche che la nostra Costituzione all’articolo 117 prevede una riserva di legge statale sui Livelli essenziali delle prestazioni. E per dirla tutta la nostra Carta costituzionale all’articolo 119 prevede pure, a proposito di federalismo fiscale, l’istituzione di un Fondo di perequazione per le Regioni svantaggiate del Sud. Due cose che ancora non ci sono! Ma i Livelli essenziali delle prestazioni non vanno solo definiti, come sostiene il Ministro Calderoli, vanno garantiti con una legge. E vanno stanziate a questo fine le risorse finanziarie necessarie. Che questa sia la strada maestra da percorrere lo dimostra l’esperienza della Legge sul “Dopo di Noi“, definita così da Renzi che l’aveva concepita quando guidava il governo del Paese; una norma finalizzata ad assicurare ai disabili gravi un sostentamento e una vita dignitosa mediante l’aiuto a chi si era preso cura di loro fino a quel momento, come i genitori; e a chi è sarebbe subentrato alla loro scomparsa. Ma le buone intenzioni e i soldi messi a disposizione dallo Stato a questo scopo si sono scontrati con la gestione disordinata e caotica delle Regioni. A denunciare questa situazione non è Pinco pallino, ma la Corte dei Conti, la quale sostiene appunto non solo che c’è stata un’applicazione eterogenea della norma sul “Dopo di Noi“, ma che c’è stata anche la penalizzazione del Sud Italia. Tutto questo, a giudizio dei magistrati contabili, evidenzia l’urgenza di determinare subito i livelli essenziali delle prestazioni per garantire a tutti, e in particolare alle persone con disabilità, le cure e l’assistenza necessarie. Oltretutto i LEP avrebbero dovuto essere già individuati. Mentre con la Legge 227 del 2021 la loro definizione è stata soltanto avviata… Sappiamo che sul tema dell’autonomia differenziata ci sono sensibilità diverse anche all’interno del governo, vale a dire, non tutti la pensano allo stesso modo, ma sappiamo anche che la Lega è determinata a ottenere subito un risultato tangibile da giocarsi in chiave elettorale, sia alle prossime regionali che alle elezioni europee. E quindi come dovrebbe procedere la Lega se avesse a cuore l’unità nazionale? E le Regioni del Sud e i gruppi dirigenti meridionali, cosa dovrebbero fare per scongiurare questo scenario? Scopriamolo insieme questa sera! Vi diamo appuntamento a questa sera alle ore 21.00 in prima visione assoluta sulla nostra pagina Facebook e sul nostro canale Youtube. Non mancate!