U cavaddu bonu si viri a longa cussa il cavallo buono si vede alla lunga distanza

 U pisci feti da testa.

 Il pesce puzza dalla testa

U puttusu è puttusu e cu no ntuppa è jarusu!
traduzione letterale: Il buco è il buco, che non lo tappa è gay

 U sceccu co sceccu s'araspa
L'asino si strofina con un altro asino

 Fimmina senza amuri è fiore senza oduri. - Donna senza amore è un fiore senza profumo.

Cu li fimmini mancu lu diavulu ci potti. - Con le donne non potè nemmeno il diavolo.

Cu' bedda voli appariri, tanti guai havi a patiri. - Chi bella vuole apparire, tante sofferenze deve subire.

Nuddu si pigghia si nun s'assumigghia. - Nessuno si sposa se non si rassomiglia.

Cu' asini caccia e fimmini cridi, faccia di paradisu nun ni vidi. - Chi asini insegue e donne crede, non vedrà il paradiso.

Li difetti de la zita s'ammuccianu cu la doti. - I difetti della fidanzata si nascondono con la dote.

 MESTIERI SCOMPARSI

 Che cos’è un mestiere?

Il Devoto-Oli così lo definisce: “L’attività specifica , di carattere per lo più manuale, esercitata abitualmente  e a scopo di guadagno

Oggi possiamo parlare ancora di mestiere? Oppure dobbiamo parlare di artigiani? Fino a qualche anno fa quando una persona esercitava un lavoro di tipo manuale per guadagnarsi da vivere veniva indicato come esercitatore di un “Mestiere” e spesso si individuava con il mestiere esercitato (lu zu Cola lu salaru perché vendeva il sale) oppure il mestiere lo si abbinava all’oggetto lavorato (lu zu Nofriu lu curdaru perché produceva corde). Ho citato, non casualmente, due antichi mestieri. Antichi mestieri ormai estinti o forse qualcuno rimane ancora quasi per farci ricordare il nostro passato e la fatica che, i nostri padri o i nostri nonni, giornalmente vivevano per portare a casa un tozzo di pane frutto del loro sudore o ingegno. Tanti di questi antichi mestieri manuali oggi sono scomparsi perché con l'ausilio dell'elettronica e della tecnologia i prodotti che loro offrivano vengono fabbricati più facilmente e molti sono stati soppiantati nel loro uso da altri più consoni alle nostre esigenze. Tanti altri mestieri sono in via di estinzione, poiché al giorno d'oggi non hanno più quella originaria importanza economica e altri sono cambiati radicalmente nella loro specificità iniziale. In questa ricerca voglio riportare alla memoria alcuni di essi per non dimenticarli e naturalmente ho scelto quelli che io ho conosciuto nella mia fanciullezza e per rispetto a quelle persone che tanto hanno fatto per farci ben vivere in quei tempi ormai lontani ed anche perché sono sicuro che tanti, specialmente i più giovani, non abbiano mai conosciuto la loro esistenza.

L'AMMOLACUTEDDRA (l'arrotino) Nei tempi andati, esisteva una figura di lavoratore autonomo che si chiamava appunto “L’AMMOLACUTEDDA”. Egli girava  i paesi addentrandosi nei vari quartieri, lanciando il suo grido professionale per richiamare l’attenzione delle massai e dei contadini: “ammola forbici e coltelli”. I suoi attrezzi di lavoro erano trovavano tutti sistemazione su una particolare bicicletta. Forse è meglio dire il suo banco di lavoro era costituitio da una bicicletta attrezzata dove trovavano posto la mola ad acqua, collegata ai pedali della bicicletta, che si azionava dopo che la stessa veniva  saldamente collocata sul cavalletto.

Oggi, non è scomparsa del tutto la figura dell’arrotino, ma è scomparsa la bicicletta, poiché l’arrotino moderno si presenta in macchina con tutti gli attrezzi necessari.