Di Maria Cacioppo - Tre giorni dedicati ad una delle specialità più conosciute della pasticceria siciliana. Artigianato, Spettacoli, Animazione e ovviamente, Gastronomia. Tutto questo ad Aci Bonaccorsi, un piccolo Comune della Provincia di Catania, che si estende a 362 m. di altitudine,
in dolce pendìo dall'Etna verso il mare. Il suo clima mite, tipicamente collinare, il verde rigoglioso dei giardini di agrumi, di vigneti, di frutteti caratterizzano questo paese come tranquilla e godibile località residenziale alle porte della grande città.
Nel weekend del 17-18-19 Maggio 2019 ad Aci Bonaccorsi, nella centralissima Piazza della Regione, si celebra uno dei prodotti identificativi più famosi al mondo della tradizione culinaria e dolciaria siciliana: il cannolo.
Ad organizzare la Sagra del Cannolo di Sicilia - Aci Bonaccorsi è l'Associazione Culturale Stella dei Venti Management, con il Patrocinio del Comune di Aci Bonaccorsi,
Saranno tre giorni dedicati ad una delle specialità più conosciute della pasticceria siciliana, con assaggi e degustazioni di cannoli, di altri dolci e specialità della cucina siciliana, fra cui pasta e ricotta, nei fornitissimi stand gastronomici ed espositivi; ma sarà anche l'occasione di vivere fra le bancarelle la bellezza dell'Artigianato Siciliano.
Simbolo della tradizione dolciaria siciliana, il cannolo è una vera prelibatezza grazie alla sua cialda croccante, che racchiude una delicatissima crema di ricotta di pecora, farcita con canditi:
uno dei dolci più conosciuti, amati e soprattutto esportati in tutto il mondo.
Come spesso accade in pasticceria, le origini di un dolce non sono sempre così chiare e questo vale anche per il cannolo, la cui paternità oggi è ancora sconosciuta.
Nel caso del cannolo siciliano esistono infatti almeno due versioni controverse che raccontano
la sua nascita e la realizzazione. Ognuna di esse, anche se diversa racchiude in se un fondo di verità. La prima versione fa risalire questo dolce alla dominazione saracena, in Sicilia, e narra delle donne dell’harem dell’allora “Qal-at-al-nisa” (Caltanissetta), che durante le lunghe assenze del loro consorte per ingannare il tempo, si dedicavano alla preparazione di dolci. Secondo questa versione, avrebbero modificato un dolce arabo, composto da ricotta mandorle e miele, con un antico dolce dell’epoca romana citato da Cicerone, realizzando così il primo cannolo siciliano.
Una seconda versione invece attribuisce la realizzazione di questo dolce sempre alle donne ma questa volta, a monache di clausura di un convento di Caltanissetta. Le monache, dopo aver realizzato il dolce, gli diedero questo nome, perchè ispirate delle canne di fiume attorno alle quali veniva arrotolata la pasta per dare forma alla cialda.
Leggenda narra che il cannolo ebbe origine a Caltanissetta, comune siciliano conosciuto per la presenza di molti giacimenti di zolfo, tanto che nel passato la città fu addirittura soprannominata “capitale mondiale dello zolfo”. Il nome Caltanissetta in arabo significa “castello delle donne”; nel periodo della dominazione araba, gli emiri possedevano un harem ricco di donne e queste, per soddisfare i piaceri degli stessi, erano solite dedicarsi alla preparazione di molte pietanze, tra le quali il cannolo. Con l’arrivo dei Normanni, gli harem si svuotarono e la popolazione si convertì al cristianesimo. Ma la tradizione culinaria araba rimase e nei conventi della città di Caltanissetta si continuarono a produrre i cannoli.
Cannolo siciliano: la ricetta
Il cannolo è un dolce, ha una scorza (scorcia in siciliano) tra il croccante e il friabile ed è ripieno di ricotta. Detto così sembrerebbe un dolce banale, ma non lo è affatto. Ogni pasticceria ha la sua ricetta, tramandata di generazione in generazione, provata e riprovata, ma oggi vogliamo proporveli come li preparava mia nonna.
Ingredienti
Per la scorza
250 g farina grano tenero
50 g strutto
30 g zucchero
1 uovo
1 cucchiaio di cacao amaro
30 ml Marsala
30 ml aceto
un pizzico di sale
Per il ripieno
750 g ricotta di pecora
300 g zucchero
75 g cioccolato fondente
cannella
zuccata
Procedimento
Come prima cosa impastate tutti gli ingredienti per ottenere le scorze: il nostro impasto deve avere una consistenza compatta ed elastica. Dovrete lasciarlo riposare un paio d’ore, coperto da pellicola.
Stendetelo in fogli da 1 centimetro circa, per formare dei dischi. Un tempo, per farlo si usavano delle canne, oggi sostituite con dei cilindri di acciaio, attorno ai quali si arrotolano i dischi attaccando le estremità tra loro. Bisogna avere cura di fare aderire bene le due estremità, altrimenti durante la cottura i dischi si apriranno.
Scaldate l’olio (o lo strutto) e procedete a friggerli.
Per il ripieno dovete amalgamare la ricotta di pecora (potete setacciarla, se amate una ricotta dalla consistenza più cremosa), lo zucchero, le gocce di cioccolato, e i cubetti di zuccata (ovvero pezzetti di zucca canditi). Ricordatevi di far riposare la ricotta almeno un giorno, per far scolare il siero.
A questo punto potete farcire i cannoli che avete fritto, aggiungendo frutta candita e una spolverata