di Comiso oltre il Novecento», scritto dal giornalista Giuseppe Calabrese ed edito dall’amministrazione comunale. Nel libro, Calabrese, redattore della Gazzetta del Sud, ripercorre la vicenda dell’aeroscalo comisano: dalla realizzazione della prima pista in terra battuta - sul finire degli anni venti - alla costruzione, negli anni trenta, dello scalo militare intitolato al generale Vincenzo Magliocco e al suo utilizzo in tempo di guerra e di pace. Si arriva poi ai giorni nostri, passando per l’installazione dei missili Cruise, la stagione della proteste pacifiste, la chiusura della base Nato in seguito all’accordo Usa-Urss, per finire alla Missione Arcobaleno durante la quale il «Magliocco» ospitò di migliaia di profughi kossovari, e al processo di riconversione dell’infrastruttura in aeroporto civile. L’opera di Calabrese, informata e obiettiva, si avvale anche di documenti inediti, come un appunto di Biagio Pace, che dimostra come il grande archeologo pensasse sin dagli anni della sua costruzione a un possibile utilizzo anche a scopi civili e commerciali dell’aeroporto. Dalla ricostruzione attenta e puntuale di Calabrese emerge, appunto, questa unità di intenti «a distanza» di politici e amministratori locali, sovente di opposto orientamento, che nel corso dei decenni si sono tutti adoperati per fare del «Magliocco» un potente strumento di crescita economica del nostro territorio. L’amministrazione comunale, considerato il valore del libro, ne ha regalato diverse copie a tutte le biblioteche scolastiche della città perché possa essere utilizzato come strumento didattico. L.I.