Sulsenti, difatti, dopo aver letto un’intervista in un periodico locale dove il giornalista attaccava il primo cittadino di Pozzallo, reo, a suo dire, di averlo trasferito presso un altro ufficio immotivatamente, ha ravvisato gli estremi di calunnia perpetrata ai suoi danni e, dopo aver ascoltato i propri legali, è passato ai fatti, annunciando che sporgerà querela verso il proprio dipendente. Di Martino, nel corso dell’intervista, aveva criticato aspramente il cambio di sede lavorativa, rivolgendosi anche al tribunale del lavoro di Modica, il quale, in data 7 agosto 2008, aveva accolto la richiesta del giornalista sul possibile reintegro all’interno dell’ufficio stampa del comune. Il tribunale di Modica, difatti, aveva definito illegittimo il provvedimento di trasferimento ad altro ufficio motivando che ogni pubblica amministrazione definisce, nell’ambito del proprio ordinamento degli uffici e del personale e nei limiti delle risorse disponibili, le strutture e i servizi finalizzati alle attività di informazione (uffici stampa) e comunicazione (uffici per le relazioni con il pubblico) e al loro coordinamento, confermando le funzioni di comunicazione e di informazione al personale che già le svolge. "Nulla a che vedere col giornalista – dichiara Sulsenti – ma non posso far passare sotto silenzio quanto di calunnioso era stato detto nei miei confronti. C’è già una causa pendente nei confronti di Di Martino in quanto lo stesso asserisce di ricoprire il ruolo di addetto stampa del Comune da diversi anni, malgrado la precedente amministrazione avesse già un addetto stampa regolarmente iscritto all’Albo dei giornalisti e puntualmente retribuito". La querela riguarda anche la pubblicazione di una foto scattata da Gianfranco Di Martino all’interno degli uffici comunali, senza alcuna autorizzazione. (fonte corriere di trapani C.C.)