ha ospitato una serie di iniziative per ricordare le vittime dell’antisemitismo e la vergogna dei campi di sterminio. Ad aprire la serata all’Auditorium è stata la proiezione della testimonianza di Vincenzo Digiacomo, un ragusano sopravvissuto alla vita dei campi di concentramento di Bremervoerde e Kiel, in Germania. Una documentazione video, realizzata da Ilaria Federico con la collaborazione di Giuseppe Tumino, che ha toccato profondamente la sensibilità dei presenti. Nell’intervista di Ilaria Federico, Digiacomo racconta nei dettagli più dolorosi e umilianti la sua vita da recluso nei campi Bremervoerde e Kiel: «Badoglio firmò l’armistizio rovesciando le alleanze. Giorni di caos seguirono all’evento e noi italiani da amici dei tedeschi diventammo loro nemici... Fummo caricati alcuni su dei carri bestiame ed altri su dei carri merce; la mia fortuna fu quella di esser capitato su un carro merce all’aperto, poiché mentre il treno procedeva ad un ritmo molto lento noi riuscimmo a barattare qualche indumento per un pezzo di pane…». E poi, nell’inferno dei campi: «Il cibo a noi destinato consisteva generalmente in tre piccolissime patatine o in un pezzetto di pane alto un centimetro e in una brodaglia (zuppa) a base di segale ed escrementi di topi». Infine, l’insperata salvezza: «Fummo liberati dagli scozzesi, che arrivarono con il Kilt suonando le cornamuse, tutti noi prigionieri allora buttammo giù la recinzione e fummo….liberi». Nel corso della serata, mentre sullo sfondo venivano proiettate immagini d’archivio del dramma dell’Olocausto, il Coro Enarmonia diretto da maestro Giorgio Adamo si è esibito con un vasto repertorio, da «La vita è bella» di Nicola Pivani a «Schindler’s List» di John Williams. A recitare alcuni brani tratti da opere come «Inverno del mattino» di Janina Barman e «Delatori» di Pietro Teracina sono state le voci delle attrici Tiziana Bellassai e Valeria Iacono. (fonte corriere di Ragusa F.T.)