UNA PROVINCIA AL GIORNO RAGUSA 27 FEBBRAIO 2012 TROPPO AMIANTO ANCHE A RAGUSA: 600 LAVORATORI A RISCHIO. CONFERENZA NAZIONALE SABATO 25
Solo a Ragusa ben 600 lavoratori già dichiarati esposti all’amianto che non godono di alcuna sorveglianza sanitaria. Trecento pratiche legali raccolte dal comitato provinciale dell’Ona onlus per riconoscimento
di diritti a lavoratori che hanno operato con l’amianto. Una presenza ingombrante nelle case, private e pubbliche, e anche in ambienti di lavoro. La cui bonifica o rimozione, molto costosa, è lasciata a carico totale del cittadino. Sono alcuni numeri dell’emergenza amianto nell’area iblea. Una emergenza che, però, non è avvertita come tale dalle istituzioni e dalla cittadinanza. E proprio per fare chiarezza sui gravi rischi che si corrono, l’Osservatorio nazionale amianto della provincia di Ragusa ha promosso una conferenza nazionale dall’inequivocabile tema «L’amianto: un pericolo mortale sconosciuto» che si terrà nel capoluogo ibleo sabato 25 febbraio, a partire dalle 9,30, nella Scuola regionale dello Sport, in via Magna Grecia. «Una conferenza – dice il presidente dell’Ona, Turi Occhipinti – nel corso della quale cercheremo di fare comprendere perché l’amianto è pericoloso, quali i rischi che si corrono, rischi dovuti al naturale processo di disgregazione delle fibre e del rilascio di polveri tossiche che contraddistingue l’asbesto. L’inalazione delle sue polveri causa danni devastanti all’apparato respiratorio, tanto che è stato riconosciuto come materiale cancerogeno». Per discutere della delicata questione interverranno il presidente nazionale dell’Ona, Ezio Bonanni e Carmelo Iacono, presidente nazionale della fondazione Aiom (Associazione italiana oncologia medica). Ci saranno anche Giorgio Stracquadanio, responsabile della sede Inail di Ragusa, Giuseppe Di Noto, funzionario di vigilanza dello stesso istituto, Giuseppe Miceli, direttore Spresal dell’Asp 7. I lavori saranno moderati dal giornalista Rai Angelo Di Natale. In anteprima nazionale, inoltre, sarà presentato il cortometraggio di diciannove minuti realizzato dalla regista iblea Nadia Tumino avente per titolo «Lamiantu». Parteciperanno gli attori Marcello Perracchio, Fabio Messina, Silvia Scuderi. Il film racconta la storia di una famiglia siciliana trapiantata a Casale Monferrato che, inseguendo il sogno di una vita migliore, dopo l’assunzione all’Eternit, la fabbrica della morte, si scontra prima con il mesotelioma del padre e poi con il grave tumore della madre, entrambi condannati da un male che non risparmia nessuno. Alla conferenza programmatica interverranno anche il presidente della Provincia regionale, Franco Antoci, e il sindaco di Ragusa, Nello Dipasquale, che hanno fornito il sostegno dei propri enti all’iniziativa assieme a quello della Camera di commercio di Ragusa e al patrocinio dell’Ordine degli architetti e del collegio dei geometri e geometri laureati. (fonte: corrierediragusa)
ROTTURA NEL CENTROSINISTRA A SANTA CROCE
A nulla valso il ritiro della candidatura del candidato sindaco di Sel, Idv e Città Futura, Paolo Aquila, operato nei giorni scorsi dallo stesso sindacalista Rottura nel centrosinistra della cittadina in vista delle elezioni comunali del prossimo maggio. Il Partito democratico ha deciso di intraprendere la strada della corsa solitaria senza gli altri partiti di sinistra, riconfermando la candidatura di Franca Iurato alla carica di sindaco. La decisione della locale sezione è stata ufficializzata attraverso un comunicato nel quale viene indirettamente rescissa ogni possibilità di un percorso comune con il Sel, l’Idv e «Città Futura» che nelle scorse settimane avevano proposto al Pd delle modalità di effettuazione delle primarie che non sono state accettate. A nulla quindi è valso il ritiro della candidatura del candidato sindaco di Sel, Idv e Città Futura, Paolo Aquila, operato nei giorni scorsi dallo stesso sindacalista. Evidentemente difficoltà insormontabili sulla gestione delle primarie e le polemiche che hanno coinvolto anche esponenti provinciali del Sel e del Pd, hanno giocato a favore della rottura. Nella nota in cui si ufficializza la candidatura di Franca Iurato «la sezione cittadina le riconosce indubbie qualità morali, determinazione e sensibilità adeguate per rispondere al meglio alle giuste attese della nostra comunità . Queste elezioni – prosegue poi il comunicato - costituiscono un’importante opportunità per quanti vogliono proporre una gestione alternativa all’attuale amministrazione. La pesante crisi che affligge da anni i settori produttivi, agricoli e commerciali ha trovato nell’attuale maggioranza di governo un interlocutore pigro, indifferente e inadeguato alla gravità della situazione. Un forte disagio si avverte anche nella vita quotidiana della nostra comunità , paralizzata in ogni iniziativa e in tutti gli aspetti della vita sociale. I giovani in particolare, privi di speranza e con tante incognite per il loro futuro, sono abbandonati a se stessi e mai coinvolti in iniziative che li riguardano. I cittadini, chiusi nel proprio orticello privato,non si sentono figli ma estranei alla città che li ha visti nascere. Santa Croce, un tempo viva culturalmente e dinamica, si è ripiegata su se stessa quasi rassegnata al declino e rischia di perdere la sua identità . È giunto il momento di scuoterci, di risvegliare le energie addormentate, di unire in un unico schieramento politico alternativo quanti hanno veramente a cuore il futuro della nostra comunità . Alla luce di tutto ciò, la candidatura proposta dal Pd rappresenta per S. Croce il volto nuovo della politica e la certezza di cambiare in meglio le sorti del paese». (fonte: corrierediragusa - Federico Dipasquale)
TAGLIO DEL NASTRO DELLA SIRACUSA-GELA, MA PER FINTA!
Nutrita partecipazione di lavoratori edili e di disoccupati del comparto, attenzione sul rilascio del parere della commissione europea delle grandi opere L’autostrada che non c’è. Cgil, Cisl ed Uil puntano l’attenzione sul completamento del tratto Rosolini Modica della Siracusa - Gela ed hanno promosso una manifestazione. Si tratta dell’inaugurazione, ma solo simbolica, dei lotti 6,7,8 ( Rosolini - Modica) davanti ai caselli, mai completati. Non c´è stato un nastro, come si conviene ad ogni inaugurazione ufficiale, ma un filo d’acciaio con le bandierine tricolori che non è stato possibile tagliare mentre ha fatto da sfondo un megatabellone autostradale con le indicazioni delle direzioni di Ispica, Pozzallo, Modica, Ragusa. Nutrita partecipazione di lavoratori edili e di disoccupati del comparto. C’è uno stato di fatto nell’iter dell’appalto che adesso convoglia le attenzioni sul rilascio del parere (una sorta di bollino europeo) della commissione europea delle grandi opere (in due anni esitato un solo progetto sui dodici all’ordine del giorno) che entro i quindici giorni dovrebbe apporre questo sigillo alla scheda dei lotti autostradali e poter sbloccare, nei fatti, il finanziamento regionale (dell’ordine di 213 milioni di euro confermato da fonti assessoriali) e quello stesso europeo di 262 milioni di euro. Il parere della commissione europea sbloccherà anche il progetto dal punto di vista tecnico: si darà esecutività all’elaborato definitivo. I sindacati di categoria pensano all’occupazione possibile. A fronte di un’emorragia occupazionale continua nel comparto (solo in provincia di Ragusa si stima la perdita di duemila e cinquecento posti di lavoro dal 2008 ad oggi – fonte Cassa Edile-) la realizzazione dei tre lotti consentirebbe l’impiego per cinque anni, tra diretto ed indotto, di quasi tremila occupati. I sindaci che hanno aderito alla manifestazione (quelli di Rosolini, Ispica e Modica) stileranno una nota congiunta per chiedere all’Unione europea e all’Anas la necessità di stringere i tempi per concretizzare l’appalto delle opere anche perché se le opere non cominceranno prima del 2015 l’Europa ritirerà le risorse. Presenti alla manifestazione anche i segretari generali della Filca Cisl nazionale, Domenico Pesenti, della Feneal UIL, Emilio Correale, che, con Paolo Aquila, hanno tenuto i discorsi ufficiali; poi ancora hanno presenziato i segretari generali delle tre sigle del comparto e un operaio edile ha fornito una testimonianza della grave condizione che sta vivendo la categoria. Poi infine il discorso dei sindaci e la chiusura con una piéce da avanspettacolo, amara e incisiva. (fonte: corrierediragusa - Duccio Gennaro)