di grande tenuta, occorre mettere mano ad un progetto che dia respiro non solo al calcio ma in generale all’impiantistica sportiva siracusana. Nel nuovo piano regolatore generale è stata individuata a Pantanelli l’area in cui sorgerà il nuovo stadio della città . Tocca di fatto ai privati investire su questa struttura. Dopo 81 anni è bene che Siracusa abbia una nuova struttura, degna di tale nome e dei fasti di una squadra che per sette anni ha militato in serie B ed ambisce a tornarci a breve tempo. Il calcio è uno sport popolare e inevitabilmente si associa con il bigliettino da visita di una città . A maggior ragione per Siracusa, città proiettata a fare grandi passi in tema di infrastrutture, di sviluppo economico e turistico. Insistere ancora su uno stadio, che è da considerare un vero e proprio monumento in stile liberty e non potrà essere nemmeno abbattuto proprio perché costituisce la memoria della città , sarebbe da sciocchi. Per cui se si ha intenzione di spendere ancora soldi, lo si faccia per un nuovo stadio. Crediamo che in questo senso, vada seguito l’esempio della Juventus, che dopo avere ottenuto il placet dal comune di Torino, sta realizzando il proprio stadio. Si tratta di una struttura che accoglierà le famiglie al di là dell’evento sportivo. Uno stadio che va vissuto da grandi e piccini e che offra spunti di incontro e di riflessione. Con le dovute proporzioni, crediamo che qualcosa del genere possa essere proposto anche a Siracusa. In settimana ci sarà un incontro tra la dirigenza del Siracusa ed il sindaco Visentin, al quale sarà sottoposto un progetto di stadio chiavi in mano per la realizzazione del quale, saranno i privati a mettere mano al portafogli. Stadio ed autodromo, diverrebbero i punti di riferimento dell’impiantistica sportiva siracusana oltre che il segnale tangibile del rilancio economico, sociale dell’intera comunità . (fonte libertà Sicilia G.B.)