Prosegue anche nel territorio siracusano l'impegno contro le stragi del week end
Prosegue l’impegno del governo sulla sicurezza stradale. Dopo un anno di sperimentazione a Verona, il test antidroga verrà infatti estesa a tutto il territorio nazionale. Fortemente voluta dal sottosegretario Carlo Giovanardi, l’iniziativa si avvarrà del supporto di unità mobili presidiate da personale medico e paramedico che affiancheranno le forze dell’ordine durante i controlli di questi giorni. Cominciata ad agosto del 2007 e ancora in corso, la sperimentazione territoriale in Veneto finora ha fornito un bilancio preoccupante. Il 47,5% dei guidatori fermati (circa 800) è risultato positivo ad alcol e/o droga, il 26,4% solo ad alcol e il 12,3% solo a sostanze stupefacenti. Ma non è tutto qui. Ben il 19% di coloro che sono risultati negativi al test dell’alcol è infatti poi risultato positivo a quelli tossicologici. Un fenomeno in forte crescita, che spesso ha già provocato tragedie. Proprio in relazione ai dati emersi dal progetto “Drugs on street: no crashâ€, coordinato dal Dipartimento delle dipendenze di Verona guidato da Giovanni Serpelloni, si è dunque deciso di estendere i controlli antidroga a livello nazionale a partire da venerdì 29 agosto. L’obiettivo è quello di incrementare i controlli e ridurre i fattori di rischio provocati da chi si mette al volante dopo aver assunto stupefacenti. In cima alla graduatoria delle droghe riscontrate nei test è risultata la cannabis, assunta dal 55,8% dei guidatori risultati positivi, seguita dalla cocaina (35%). E’ giusto fare controlli, e’ impossibile farli a tappeto, su tutti: occorre selezionare le persone, come chi commette infrazioni ed incidenti, e magari i momenti topici che possono essere la notte e gli week end. Lo dice il farmacologo e direttore dell’Istituto di ricerca farmacologica ‘Mario Negri’ di Milano Silvio Garattini. “Non esiste la modica quantita’ - spiega Garattini - chi usa sostanze stupefacenti lo fa per avere certe sensazioni e non e’ comunque nelle condizioni di guidare in modo corretto non avendo risposte rapide e riflessi prontiâ€. Dunque, “e’ giusto - precisa Garattini - fare controlli come si fanno per l’alcool ma mirati e selettivi, per chi commette infrazioni, e soprattutto di notte e negli week end: non e’ possibile farli su tuttiâ€. Serviva un segnale forte, che fosse pure un valido deterrente, perche’ siamo in una situazione di vera e propria emergenza sociale: la prevenzione resta l’arma migliore ma i suoi risultati arrivano nel medio lungo periodo. E’ l’opinione sui test antidroga del Presidente dell’Ordine dei Medici-Chirurghi e Odontoiatri di Roma, Mario Falconi per il quale “le Forze dell’Ordine sapranno utilizzare i test in modo flessibile, intelligente ed appropriatoâ€. Dunque, visti i quotidiani incidenti mortali causati, dovuti all’uso di sostanze stupefacenti, “nell’immediato, subito - nota Falconi - qualcosa, nella situazione di emergenza in cui siamo, andava fatto: ci voleva un segnale forte che funzionasse pure da deterrente, da usare con flessibilita’ ed intelligenza, da parte delle Forze dell’Ordine verso cui non nutro dubbiâ€. Resta quindi la prevenzione da fare soprattutto nelle scuole e nelle famiglie “due istituzioni purtroppo in forte crisi - conclude Falconi - E allora si investa di piu’ e meglio nella scuola pubblica e nella famiglia: i risultati pero’ verranno nel tempo ed oggi bisognava rispondere all’emergenza sociale per cui i test sono un segnale giusto e forte oltre che, credo, utileâ€. (fonte libertà Sicilia G. N. L. T.)