L'ingegnere Filippo Messina ha chiesto di definire la sua posizione con il rito del patteggiamento. L'ingegnere Filippo Messina, arrestato tre anni fa nell'ambito dello scandalo

 sulla gestione degli appalti, ha scelto di non affrontare il processo ed ha chiesto di definire la sua posizione con il rito del patteggiamento. Un anno e cinque mesi di reclusione senza sospensione. E' questa la pena concordata dal suo difensore con il pubblico ministero. Filippo Messina, ex dirigente del settore lavori pubblici del Comune di Trapani, era stato arrestato il 21 ottobre del 2005 dagli agenti della squadra mobile con le accuse di corruzione e turbativa d'asta. Un imprenditore, Michele Daidone, finito in manette nel corso dell'inchiesta, aveva rivelato avere consegnato a Filippo Messina dieci milioni di lire al fine di aggiudicarsi i lavori per la realizzazione di un centro sociale nella frazione di Fulgatore. Dopo l'arresto, l'ingegnere aveva ammesso di avere pilotato anche altri appalti. L'unico episodio per cui è stato condannato è però quello relativo alla turbativa della gara per i lavori di sistemazione di piazzale Ilio. Tutti gli altri episodi, tranne uno, che l'ex dirigente nega, sono prescritti. (fonte trapaniok)