In realtà la riduzione era già stata definita lo scorso mese di gennaio. Il consiglio ha ribadito la sua volontà di partecipare concretamente al confronto sui costi della politica

 con il via libera all’atto deliberativo che fa riferimento alla Legge Finanziaria del 2008. Ma ciò che conta di più sono i numeri. Un consigliere ericino porta a casa a fine mese 600 euro. Prima erano 700. Un assessore che non ha rapporti di lavoro dipendente raggiunge quota 1.100 euro. Il sindaco superano di poco le 2 mila euro. L’atto deliberativo in questione è stato approvato all’unanimità. Per il rappresentante dell’Udc Luigi Nacci si tratta di “una iniziativa politica che fa onore all’intera assemblea consiliare. Siamo il primo Comune della provincia di Trapani a rispondere con i fatti alla richiesta di una riduzione dei costi della politica”. Prima della seduta di giovedì mattina è stata la conferenza dei capigruppo ad affrontare il problema ed a trovare una sintesi. Ancora Nacci: “Mi auguro che la nostra presa di posizione possa trovare il consenso dei colleghi degli altri Comuni. Mi auguro anche che su questa vicenda si possa avviare una discussione seria e costruttiva. Finora ho visto tante strumentalizzazioni e tanto popolismo”. Il consiglio comunale tornerà a riunirsi il prossimo 28 ottobre alle ore 10,30. C’è un altro atto politico che l’assemblea dovrà esaminare e votare. E’ l’istituzione dell’anagrafe pubblica degli eletti del Comune di Erice. I cittadini potranno sapere tutto sui loro rappresentanti consiliari. In discussione anche le relazioni dei consulenti Antonio Giovannelli e Gianvito Mauro. Le due nomine sono state contestate dalla minoranza. I due professionisti hanno sintetizzato la loro azione di supporto all’amministrazione in una relazione. Il consiglio ha ancora un conto in sospeso. Non è riuscito ad eleggere il nuovo Difensore Civico. Maggioranza ed opposizione non sono state in grado di trovare una sintesi tra le soluzioni che hanno a loro disposizione. (fonte trapaniok)