Potrebbe essere di grande importanza il ruolo della pesca all’interno del nuovo trattato italo – libico, che dovrebbe servire a rivedere i rapporto tra l’Italia e la Libia,

 spesso compromessi dal sequestro di navi da pesca di proprietà di armatori di Ma zara del Vallo. E’ quanto affermato dall’Ambasciatori d’Italia a Tripoli, Francesco Trupiano, il quale in una sala dell’hotel Kemèpinski, parlando ad un gruppo di imprenditori – soci del distretto produttivo della pesca della città marinara della provincia di Trapani, ha detto: “il recente trattato di amicizia e cooperazione italo – libica, è stato molto importante perché ha sancito un vero cambiamento di rotta nei rapporti fra i due Paesi. All’interno di esso un ruolo importante sarà ricoperto anche dal settore della pesca”.L’Ambasciatore Trupiano, ha certamente giocato un ruolo importante nel processo di avvicinamento dei due Paesi, fino ad arrivare alla firma del nuovo trattato, che è servito a creare una maggiore distensione, almeno si spera, ed una maggiore collaborazione anche nel campo delle problematiche relative all’immigrazione, campo nel quale la Libia dovrebbe attivarsi per bloccare prima della partenza il flusso clandestino che spesso si origina dai suoi porti. Ma, tornando alla pesca, che è la cosa che più interessa Ma zara del Vallo e la sua economia, Giovanni Tumbiolo, dopo avere riconosciuti i meriti dell’ambasciatore, si dichiara convito che oggi, Ma zara, con il suo distretto della pesca, potrà impoegnarsi ancora di più perché si esporti anche un modello di sviluppo, trasformando in questo modo la pesca in un valido quanto originale strumento di pace. (S.A.)