L'esponente dell'Udc, interrogato ieri dal giudice per le indagini preliminari di Palermo Roberto Conti, ha negato di avere favorito la mafia. Gli inquirenti gli contestano di essersi

 attivato per fare redigere un falso referto. L'episodio sarebbe accaduto nell'autunno di due anni fa. Il 20 ottobre del 2006 un dipendente della Medi Cementi, impianto di calcestruzzi di Alcamo controllato dalla mafia, rimase ferito. L'operaio fu accompagnato in ospedale. Alcuni giorni dopo l'imprenditore Liborio Pirrone avrebbe contattato Pietro Pellerito, infermiere dell'ospedale di Alcamo. L'operaio non era in regola. Bisognava fare scomparire il referto. Pietro Pellerito avrebbe chiesto al dottore Arcangelo Calandra di strappare il documento. Il medico avrebbe sottoscritto un nuovo referto in cui si attestava che l'operaio era stato vittima di un incidente stradale. Pellerito però respinge le accuse. L'esponente dell'Udc, assistito dall'avvocato Baldassare Lauria, avrebbe fornito, nel corso dell'interrogatorio, ampi chiarimenti. Pellerito, sottoposto al divieto di dimora ad Alcamo, ha chiesto la revoca del provvedimento e di poter fare ritorno a casa. Intanto, alcuni politici sollecitano l'adozione di un patto etico all'interno dei partiti. (fonte trapaniok)