L'annunciata querela di Sgarbi nei confronti del consigliere Matteo Angileri, reo di aver definito "cretinate" le sue affermazioni sull'inesistenza della mafia, è un evidente segno di debolezza.

 Non si spiega altrimenti la mancata reazione del sindaco di Salemi rispetto alle dichiarazioni, più volte ripetute, del sottoscritto e di altri colleghi del centrosinistra in merito alle sue provocazioni (ha dato del mafioso persino all'associazione "Libera") se confrontata con la risposta minacciosa alle "normali" constatazioni di un consigliere che ha avuto, evidentemente, il torto di rompere il muro di silenzi innalzato dagli altri colleghi del centrodestra. Sgarbi sente vacillare la sua poltrona ed il suo ruolo di leader della corrente dell'Udc, già in crisi per le imbarazzanti posizioni dell'assessore provinciale Maglie, dallo stesso imposta nella Giunta Turano. Riflettano i cittadini di Salemi sulla scelta infelice operata nelle ultime elezioni. Rifletta il presidente Turano sull'opportunità di mantenere in carica un assessore paracadutato da Sgarbi e che dimostra quotidianamente la sua siderale distanza dal contesto trapanese e siciliano. (fonte trapaniok P.O.)