Il consiglio di Palazzo Cavarretta si è confrontato sul bilancio di mandato del sindaco Fazio. Il rappresentante del PD Enzo Abbruscato ha contestato punto su punto le dichiarazioni

 programmatiche producendo una sorta di contro-programma amministrativo. Scontro in aula invece tra il sindaco Mimmo Fazio ed il consigliere di Italia dei Valori Nicolò Causi. Il rappresentante di IDV ha comunicato all'aula di essere stato querelato dal primo cittadino ma non ha saputo indicarne le motivazioni. Quando ha preso la parola, Fazio, ha lasciato l'aula. Causi l'ha considerata una mancanza di rispetto nei suoi confronti ed ha chiamato in causa anche il presidente Katia Bucaria. I ripetuti scontri verbali con la presidenza gli hanno poi impedito di approfondire il tema del bilancio di mandato. L'intervento di Vito Mannina (Mpa), uno dei tre "epurati" dal sindaco ha avuto come punto di riferimento lo sviluppo del porto. L'esponente autonomista ha chiesto garanzie sul potenziamento del settore commerciale rispetto a quello turistico. Anche l'altro "epurato" dell'Mpa, Giovanni De Santis, ha presentato un contro-programma amministrativo invitando Fazio a considerare positivamente le critiche che gli vengono rivolte perché vanno nell'interesse della collettività. Il terzo "epurato" Stefano Nola si è ritagliato il ruolo di coscienza critica della maggioranza. E' tornato a criticare Fazio e la sua amministrazione per la gestione del Prg ed ha proposto un consiglio straordinario per affrontare la vertenza Luglio Musicale". Sostegno al sindaco è arrivato dal consigliere di Forza Italia verso il Partito Popolare Europeo Ninni Barbera che ha anche aperto un confronto sui costi della politica. Un intervento articolato, preciso, con cifre alla mano e dal contenuto quanto mai chiaro: “C’è un chiaro attacco alla libertà d’azione dei consiglieri. Vogliono costringerci a stare dietro il politico di turno facendoci perdere la nostra autonomia. Non sono gli stipendi dei consiglieri a mandare fuori controllo le spese della politica. Dati e cifre alla mano si possono individuare privilegi insopportabili e prerogative che andrebbero abolite al più presto”. Barbera ha lasciato all’aula una relazione dettagliata. Un dato su tutti: 190 milioni di euro per il finanziamento dei partiti. “L’attacco ai consiglieri - ha aggiunto - ha un obiettivo che deve essere denunciato. Non vogliono che si possa emergere. Non vogliono che si possa determinare una vera politica dal basso. Soltanto noi siamo a diretto contatto con i cittadini. Soltanto noi paghiamo in solido se sbagliamo. Soltanto noi siamo chiamati a rendere conto del nostro operato quotidiano”. Barbera ha aperto anche il fronte del voto con le preferenze. C’è un ordine del giorno che le richiede per le Politiche e le elezioni Europee: “Sono fondamentali”.