l'impianto di riciclaggio di Belvedere, di proprietà del Comune e percepiva un compenso dall’amministrazione comunale in base al quantitativo di rifiuti smaltito. Per massimizzare i profitti la cooperativa avrebbe dichiarato un quantitativo maggiore rispetto all'effettiva capacità dell'impianto. Dopo il pagamento da parte del Comune, la Lex avrebbe richiesto ulteriori somme. Ma il Comune aveva cominciato il controllo delle "carte", notando l'anomalia e negando, pertanto, il pagamento delle nuove somme, ha anche chiesto la restituzione di quelle già pagate. Da lì a poco iniziò la battaglia legale. Torniamo ai giorni nostri. Il Tribunale di Trapani, presieduto da Michele De Maria, ha accertato che la Lex non poteva smaltire il quantitativo di rifiuti dichiarato. Quindi, ha deciso che le somme a suo tempo pagate dall'amministrazione trapanese dovranno essere in parte restituite. Con la stessa sentenza il Tribunale ha rigettato la richiesta avanzata dalla società , che pretendeva dal Comune il pagamento di circa due milioni di euro, che sosteneva di dover avere per il servizio svolto. Ma la storia probabilmente non si chiuderà qui. "Ora che il Tribunale ha confermato che il comune aveva ragione - dichiara Fazio - è doveroso attivare tutte le verifiche necessarie per individuare eventuali responsabilità ". (fonte trapaniok)