(Salvatore Augello) Non sempre capita che un Console Generale, voglia vedere i paesi di provenienza delle comunità con le quali ha avuto a che fare durante il suo lavoro di direzione di un consolato. E’ il caso del Console Generale Marco Rusconi
(nella foto), che cessa ora il proprio periodo di direzione del Consolato di Liegi (Belgio) e che ha voluto conoscere i paesi da dove maggiore è la presenza della comunità nella circoscrizione di Liegi Preso Contatto con l’USEF di Saint Nicolas e con il suo Presidente Giuseppe Chiodo, successivamente ha preso contqatti sia con il Segretario Generale dell’USEF Salvatore Augello che il il Presidente Sen. Angelo Lauricella, che hanno preparato gli incontri. Data la limitatezza di tempo, il Dr. Rusconi è rimasto in zona solo il 2 agosto, i due dirigenti dell’USEF, hanno programmato un primo incontro con l’Amministrazione di Favara,
comune da cui una folta comunità risiede nella circoscrizione consolare di Liegi, con una concentrazione notevole a Fleron – Romsée. La delegazione, giunta a Favara introno alle 17,00 ha potuto visitare la piazza, prima di accedere alla visita del castello chiaramontano, oggi sede di parecchie attività culturali e convegnistiche ed anche sede di rappresentanza dell’Amministrazione Comunale. A fare gli onori di casa, il vice sindaco On. Filippo Lentini, che ha fatto visitare il castello agli ospiti, prima di sedere nella stanza del Sindaco per lo scambio di idee, nel corso del quale, il Dr. Rusconi ha sottolineato, che il suo interessamento derivava dal desiderio di c
onoscere i paesi da dove tanta gente era partita per l’estero, scegliendo l’emigrazione, gente che si era fatto onore, contribuendo con il proprio lavoro a sviluppare le zone che li hanno ospitate e nello stesso tempo a tenere alto l’onore dell’Italia. L’On. Lentini, ha ingraziato per la visita, sia il Console che i dirigenti dell’USEF che hanno voluto programmare l’incontro al quale l’Amministrazione ha dato subito il proprio assenso, sperando in futuro di sviluppar ulteriormente i contatti con la propria comunità in Belgio, con attività specifiche. Un simpatico rinfresco ed un mazzo di rose offerte alla moglie del Console Sig.ra Michela, hanno posto fine alla visita per cui la delegazione è partita subito alla volta di Racalmuto. Ad attendere, davanti la porta dell’antica sede del comune, il Sindaco Prof. Petrotto, che ha invitato la delegazione ad entrare in comune per visitare prima di tutto la sede comunale. Dopo la sede comunale è la volta del teatro Margherita, struttura da qualche anno restituita alla fruizione del pubblico, in tutto il suo splendore. Vistate anche parecchie sale adibite a museo all’interno della struttura, dove sono raccolti tutti gli abiti del tenore Puma, racalmutese che nella sua carriere ha calcato tutti i più importanti palcoscenici del mondo, cosa fatta anche da Luigi Infantino, tenore anche lui, la cui famiglia no ha voluto conferire nulla al teatro ed alla storia del popolo di Racalmuto. L’incontro, tra una discussione ed un’altra, continua con la visita del castello chiaramontano, oggi restaurato ed adibito ad attività culturali e convegnistiche. Dal Castello si passa alla cattedrale, ancora in fase di restauro ed in attesa di collaudo, per proseguire con la vista dell’antica fontana ancora funzionante e del vecchio macello trasformato a sede della proloco, che ospita anche mostre di pittura ed altre attività . I dirigenti dell’USEF, ripigliando un discorso vecchio di anni, ricordano al sindaco la opportunità di ripigliar eilprigetto del museo dell’emigrazione, che potrebbe benissimo essere allocato o nella struttura del vecchio macello, o presso una delle ali del castello. Sull’argomento, il sindaco ed i due dirigenti dell’USEF, si sono dati appuntamento nei prossimi giorni, per approfondire l’argomento e per vedere di arrivare ad una decisione finale. La visita si conclude dentro fondazione Leonardo Sciascia, intitolato giustamente al grande scrittore racalmutese conosciuto in tutto il mondo, dove e possibile vedere materiali librario, m anche mostre fotografiche sullo scrittore ed altro materiale donato e proveniente da diverse parti del mondo, materiale che arricchisce la fondazione ed avvalora l’appellativo di paese della cultura a ragion veduta attribuita al paese, che per altro fa parte anche del parco letterario. La cena conclude il tutto, mentre tutti i presenti testimoniano di essere soddisfatti dell’esperienza, che non sarà male ripetere con altri diplomatici e con altre autorità , che vorranno a loro volta, anche per completare la conoscenza delle comunità amministrate, conoscere questi paesi ndell’interno dll’Isola, falcidiati dall’emigrazione.