Diffondere e conservare la memoria dell’emigrazione italiana in quanto vicenda storica di grande importanza per il Paese inserendo il tema nelle attività curricolari delle scuole italiane: è ciò che si propone il progetto di legge presentato mercoledì dal Deputato Fabio Porta (PD) che nella Camera dei Deputati rappresenta gli italiani residenti all’estero, nella circoscrizione America Meridionale.

Secondo il progetto, che si inserisce in un quadro di formazione interculturale e ha carattere multidisciplinare, sarà il Ministero dell’Istruzione, della Ricerca e dell’Università (MIUR) a trasmettere agli istituti scolastici le linee generali del progetto, rispettando le specificità territoriali affinché possa essere inserito nella programmazione dell’offerta formativa definita per ciascun anno scolastico. Il progetto prevede che a partire dal 2009-2010, il tema dell’emigrazione italiana sia inserito nell’ordinaria programmazione formativa. Lo studio dei diversi aspetti della storia dell’emigrazione, come quello dei nuovi fenomeni migratori che interessano il Paese, deve essere inserito nel quadro delle tematiche relative alle migrazione come tratto significativo dell’epoca contemporanea. Il coinvolgimento diretto delle famiglie degli studenti nelle attività curricolari sul tema è uno dei punti salienti dell’articolo che tratta delle forme di realizzazione della proposta. L’intenzione è determinare un recupero della memoria degli eventi migratori e favorire la comprensione in chiave più oggettiva dei fenomeni di immigrazione che in questi ultimi anni si sono sviluppati nel Paese. Al fine di incentivare le scuole al raggiungimenti di risultati efficaci nelle attività di ricerca e dei formazione, il progetto di legge crea il Premio nazionale “Migranti come noi”, assegnato a classi e istituti scolastici che si sono distinti nell’insegnamento e nella della ricerca sui temi dell’emigrazione italiana. Nella relazione al progetto, che successivamente sarà assegnato alla Commissione Educazione della Camera, l’On. Porta evidenzia che l’emigrazione, a partire dalla seconda metà del XIX e fino ai nostri giorni, è stato il fattore di più profondo cambiamento della società italiana e l’esperienza di più intensa e diffusa internazionalizzazione che gli italiani abbiano conosciuto. Secondo il Deputato, “ la presenza di centinaia di giovani provenienti da ogni parte del mondo nella Conferenza dei giovani italiani e di origine italiana, svoltasi nel dicembre 2008 a Roma, ha consentito di verificare direttamente l’intensità e il valore di questa diffusa disponibilità per il recupero delle più lontane radici e per una rinnovata fase di interlocuzione”. L’On. Porta, inoltre, sottolineata l’importanza per un Paese come l’Italia, proiettato in una dimensione internazionale in ragione del suo sistema economico-sociale e della sua offerta culturale, di contare sulla presenza consolidata della comunità d’origine italiana in alcune delle aree più importanti del mondo. “Una costellazione che, se messa proficuamente in rete, potrebbe essere di sostegno e di spinta per competitività del nostro sistema in ambito globale, soprattutto nella fase di stagnazione e di difficoltà che stiamo attraversando”, conclude Fabio Porta.