(dalla nostra corrispondente) E' da ieri noto che l'SPD candiderà Frank-Walter Steinmeier alla carica di primo ministro del Bundesstaat per le prossime elezioni del Settembre 2009, notizia oggi ufficializzata dallo stesso Steinmeier e dal Generalsekrtaer Hubertus Heil in conferenza stampa. Arrivano oggi invece le dimissioni di Kurt Beck dalla presidenza del medesimo partito. E' stata fino ad oggi consuetudine dell'SPD
 quella di candidare il proprio Presidente alla più alta carica del Governo. Steinmeier , 54 anni, fido di Gerard Schroeder nelle sue esperienze di governo, già da qualche tempo compariva nella rosa dei probabili candidati. Il suo ruolo non sarà solo quello di guidare il partito incontro al confronto elettorale, ma anche e soprattutto quello di riavvicinarlo al proprio elettorato tradizionale e aiutarlo così ad uscire dalla profonda crisi in cui versa. In una lettera che i Genossen dell'SPD hanno ricevuto oggi pomeriggio, Steinmeier sottolinea come la propria candidatura sia nata da una lunga riflessione condotta anche insieme ed in accordo con Beck, e come la principale responsabilità dei dirigenti del Partito derivante da una scelta che non può essere procrastinata oltre, sia quella della guida del partito stesso e del Paese verso una Socialdemocrazia più consapevole. Non si può negare che l'assunzione di una tale compito di guida quando l'SPD affronta un grave momento di crisi interna e l'economia globale entra in una fase di rallentamento, assuma un significato particolare ed importante. Come aveva dichiarato Franz Muenterfering a Monaco di Baviera solo qualche giorno fa, è proprio al tempo delle "vacche magre" che un Paese ha bisogno di un partito socialdemocratico che sia forte e consapevole del proprio ruolo. L'SPD che sogna Steinmeier è appunto un partito che funga da spalla robusta alla quale i cittadini socialmente più deboli possano e sappiano di potersi appoggiare. Non è ancora chiaro chi sostituirà Kurt Beck nella Presidenza dell'SPD. La campagna elettorale per le politiche tedesche del 2009 è già cominciata. - daniela di benedetto