INVESTIMENTI IN ITALIA: TAVOLA ROTONDA A ZURIGO ZURIGO - Valutare ed esaminare le diverse opportunità di investimento in Italia. Questo il tema della tavola rotonda "Private equity and private debt in Italy: recent trends and rising opportunities", promossa dall’Ambasciata italiana in Svizzera e dall'Associazione italiana del private equity e venture capital (AIFI), che si è svolta a Zurigo. Nel corso dell’incontro sono state ripercorse le principali riforme intraprese sul piano interno (lavoro, semplificazione, attrazione degli investimenti) e le novità sul piano bilaterale. Particolare attenzione è stata posta nelle piccole medie imprese con spiccato orientamento alle esportazioni, vera eccellenza del tessuto produttivo italiano, che attualmente costituiscano il target di maggiore interesse per investimenti stranieri. Alcuni gestori patrimoniali (Credit Suisse, BPS Suisse) hanno confermato la propensione ad intervenire nelle aziende italiane, sia nel capitale che nel debito. In quest’ottica hanno suscitato interesse i primi esperimenti di fondi specializzati in "mini-bond". (aise)
AMBASCIATA D’ITALIA A BERLINO E PENINSULA PRESENTANO "EMBODIED RESILIENCE"
BERLINO - Martedì 28 aprile alle 19 l’Ambasciata d’Italia a Berlino e l’associazione culturale Peninsula invitano all’evento performativo "Embodied Resilience", curato da Eleonora Farina e Nico Lippolis. In linea con il pensiero che sin dal suo esordio ha caratterizzato "Peninsula", piattaforma interdisciplinare costituita da artisti, curatori, musicisti e designer italiani trasferitisi a Berlino nell’ultima decade e dedicata allo sviluppo di un dialogo con la scena artistica e culturale internazionale berlinese, i curatori dell’evento affrontano il tema della Resilienza invitando per "Embodied Resilience" presso l’Ambasciata d’Italia dieci artisti, tra italiani ed internazionali. "Il progetto mi sta molto a cuore – dichiara l’Ambasciatore d’Italia Pietro Benassi – perché valorizza la creatività giovanile e il genio italiano, che insieme con altri partner tedeschi ed internazionali ha saputo associare tante personalità e tante idee culturali diverse all’interno di un percorso originale e dinamico; e tutto ciò in linea con le tendenze artistiche che caratterizzano sempre di più questa capitale. Da anni l’Ambasciata apre le sue porte alle contaminazioni e provocazioni artistiche e intende continuare ad offrirsi quale vetrina di eccellenza promuovendo simili progetti". In quanto capacità di adattamento ai cambiamenti esterni, la Resilienza vede nel processo creativo, nella pratica performativa e quindi nell’utilizzo del corpo quale medium d’azione, il punto di massima espressione. Corpi in relazione, quelli dell’americana Kate Gilmore e della tedesca Lisa Stertz, che entrano in contatto, si confrontano e si scontrano, si aprono a sforzi e a sfide personali e collettive, che vivono nella loro stessa essenza del formarsi, del modificarsi, del ri-crearsi. Corpi per i quali il cibo e la sua produzione fanno integralmente parte di dinamiche sociali di potere, di equilibrio allargato, di presa di posizione personale, di produttività sostenibile, sono quelli degli italiani Filippo Berta e Diego Cibelli. Corpi, ancora, che si adattano all’architettura, in una città resiliente in costante cambiamento quale Berlino di fatto è; mutamenti, variazioni vissute ed esperite in prima persona, quelli dell’italiano Cristian Chironi e della tedesca Ulrike Mohr, per mezzo di movimenti essenziali e continui nello spazio e nel tempo ai quali il visitatore è chiamato a prender parte attivamente. E infine, corpi che indagano la Storia, vicina e remota, personale e universale, quella che ci accomuna come popolo e quella che ci differenzia in quanto identità singole, che circola nella _uidità del resiliente nei casi dell’italiano Davide Anni e dell’argentino Márcio Carvalho, o che invece reclama oggi, dopo il crollo delle vecchie ideologie, la sua perenne attualità nei casi dei romeni Anca Benera and Arnold Estefan e degli italiani Mocellin e Pellegrini. L’evento "Embodied Resilience" realizzato da Peninsula si svolge in collaborazione con e negli spazi dell’Ambasciata d’Italia a Berlino grazie anche al sostegno o_erto dall’Istituto Italiano di Cultura di Berlino, da Natulis Group AG e Berlin Quarterly media partner. (aise)
AMBURGO RICORDA IL 70MO ANNIVERSARIO DELLA STRAGE DEI BAMBINI DI BULLENHUSER DAMM
AMBURGO - Come ogni anno, il 20 aprile, nella Palestra della scuola di Bullenhuser Damm di Amburgo, si ricorda la tragedia dei venti bambini di origine ebraica, provenienti da Polonia, Jugoslavia, Italia, Francia e Olanda, di età compresa tra i cinque e i dodici anni. Questi bambini furono sottoposti per mesi ad esperimenti medici per studi sulla tubercolosi da parte del medico delle SS Dr. Kurt Heißmeyer. Nella notte fra il 20 e il 21 aprile 1945 i venti bambini, dieci maschi e dieci femmine, furono addormentati con un'iniezione di morfina e poi impiccati nella cantina degli edifici di Bullenhuser Damm ai numeri 92-94, annessi al campo di concentramento di Neuengamme, affinché il mondo non scoprisse la brutalità degli esperimenti fatti su di loro. Fra loro c’era anche Sergio De Simone, un bambino di 7 anni di Napoli. Quella notte insieme ai bambini furono uccisi dagli uomini delle SS anche 4 medici francesi e olandesi che – detenuti nel campo di concentramento di Neuengamme – avevano assistito i bambini fino alla loro impiccagione e 24 prigionieri di guerra sovietici, di cui fino ad oggi non si conoscono i nomi. Il 20 aprile di ogni anno, molti parenti vengono da tutto il mondo ad Amburgo per la commemorazione nella scuola di Bullenhuser Damm. Il monumento commemorativo apre ai visitatori per l’occasione già alle ore 10.
AL VIA LA MISSIONE IMPRENDITORIALE IN COLOMBIA E CILE
Bogotà - 65 aziende, 5 associazioni imprenditoriali, 5 gruppi bancari per un totale di oltre 130 partecipanti. Questi i numeri della missione imprenditoriale in corso a Bogotà per fare poi tappa a Santiago fino al 23 aprile, per approfondire le opportunità di business offerte alle imprese italiane in Colombia e Cile, i due paesi dell’America Latina che più si contraddistinguono, oltre che per i ritmi di crescita, per il livello di apertura al commercio globale e agli investimenti stranieri. L’iniziativa ha una forte connotazione settoriale ed è focalizzata sulle filiere che riservano le maggiori prospettive di collaborazione: Meccanica e Agroindustria, Green Technologies, Biomedicale e Infrastrutture (incluso ICT). La missione è promossa dai ministeri dello Sviluppo economico e degli Affari esteri e Cooperazione internazionale ed è organizzata da Confindustria, Ice-Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane, Abi, Rete Imprese Italia, Alleanza delle Cooperative e Unioncamere. La delegazione italiana è guidata dal viceministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda, insieme a Licia Mattioli, presidente del Comitato tecnico per l’Internazionalizzazione e gli investitori esteri di Confindustria, Riccardo Maria Monti, presidente dell’Ice-Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane, e Guido Rosa, membro del Comitato di Presidenza Abi incaricato per le relazioni internazionali. Ciascuna tappa della missione sarà inaugurata da un Forum Economico bilaterale seguito da workshop settoriali e da incontri di business tra le imprese italiane e le controparti locali. Il programma dei lavori è iniziato a Bogotà la mattina del 20 aprile con il Forum Italia-Colombia, alla presenza di rappresentanti delle principali istituzioni economiche colombiane, tra cui il ministro dell’Industria Cecilia Alvarez. L’altro momento centrale della missione sarà il Forum Economico Italia-Cile, che si svolgerà il 22 aprile a Santiago, alla presenza, tra gli altri, del ministro dell’Economia Luis Felipe Cespedes. Il 23 aprile, ultimo giorno della missione, sarà dedicato a visite tecniche organizzate su base settoriale. (NoveColonne ATG)
DOCENTE SICILIANA NOMINATA “DONNA DELL’ANNO” NEL NEW JERSEY
Roma - "Per l'attività di divulgazione che da più anni svolge negli Stati Uniti nella valorizzazione del patrimonio culturale, come ideatrice e project leader del Distretto di Alta Tecnologia dei Beni Culturali, congiuntamente alla disseminazione di conoscenza delle nanotecnologie applicate ai Beni Culturali". Con questa motivazione la professoressa Patrizia Livreri, docente presso il Dipartimento di "Energia, Ingegneria dell' Informazione e Modelli Matematici" dell'Università di Palermo è stata nominata "Donna dell' Anno 2015" dalla Federazione degli italo americani del New Jersey. Come si legge sul sito dell'università siciliana, il prestigioso riconoscimento è stato tributato alla docente dell' ateneo di Palermo nel corso di una cerimonia che si è svolta a New York. “Con immenso orgoglio desidero condividere con tutti i colleghi dell'Università di Palermo questo riconoscimento - ha dichiarato Livreri - conferitomi per l'impegno e la dedizione alla promozione del nostro patrimonio, della cultura e delle tradizioni. I risultati eccezionali raggiunti sono una fonte d’ispirazione per tutti”. (NoveColonne ATG)