SALVINI SPERNACCHIA IL MINISTRO E C’È CHI INNEGGIA AL NAUFRAGIO Ballarò ha mostrato Matteo Salvini al microfono, nel corso di una manifestazione elettorale in Veneto, mentre spernacchia il ministro dell’Interno che chiede ai sindaci di ospitare la quota di migranti assegnata. La performance è apprezzata. La gente si diverte e applaude. La telecamera di Ballarò abbandona Matteo Salvini ed entra nell’area delle cucine. Un folto gruppo di giovanotti prepara pietanze prelibate. Sono in salute, rubizzi, ben messi, sembrano contenti di ciò che fanno, rifocillare i partecipanti. C’è aria di festa. Matteo Salvini è il loro idolo. Lo inneggiano senza sosta. La giornalista di Ballarò chiede loro che cosa ne pensano del naufragio sul Canale di Sicilia. Sono morti in tanti, ricorda. Risponde uno dei rifocillatori, con gli occhi di fuori, avvicinandosi al microfono, perché non si perda nulla di ciò che sta per dire: va bene, dice più o meno. Né pietà, né dispiacere. Se la sono voluta, meglio così, ne arrivano di meno. Questo il senso, più o meno. Le parole dell’uomo con gli occhi di fuori ricevono il plauso degli altri rifocillatori. Mentre Salvini spernacchia, e i cuochi muscolosi plaudono ai naufragi, i sindaci siciliani mettono le bandiere a mezz’asta e proclamano una giornata di lutto. Il Veneto è stata terra di migranti, oggi è una terra di imprenditori vivaci, intelligenti, di successo. Venezia è un faro di civiltà arte, buone maniere, abitata da uomini e donne eleganti e di buon gusto. Venti anni di leghismo, tuttavia, hanno cancellato in alcune enclave corrive perfino la memoria. Prevale la politica truce degli sciacalli, che deturpa l’immagine del Veneto. Se tornassero dalle Americhe i nipoti dei migranti veneti volerebbero ceffoni.
 
FILEF: A SYDNEY INIZIATIVE PER IL 40° ANNIVERSARIO DELLA MORTE DI CARLO LEVI
 
ROMA/SYDNEY – Iniziate oggi a Sydney, in Australia, le iniziative della Filef per ricordare il quarantennale della morte di Carlo Levi, fondatore, insieme a Paolo Cinanni, Renato Guttuso e ad altri intellettuali progressisti italiani, della Federazione Italiana Lavoratori Emigranti e Famiglie. Per celebrare il 25 Aprile, anniversario della Liberazione dal nazifascismo, la Filef di Sydney dedica oggi una serata al suo fondatore Carlo Levi (1902-1975) medico pittore scrittore attivista antifascista, di cui quest’anno ricorre il 40° anniversario della morte: http://filefaustralia.org/serata-commemorativa/ La serata include la proiezione del film di Francesco Rosi “Cristo si è fermato a Eboli”, con Gian Maria Volonté e Lea Massari, tratto dall’omonimo romanzo autobiografico di Carlo Levi. Un medico, pittore, condannato al confino dalla dittatura fascista, arriva a Eboli, un paesetto del meridione dimenticato da tutti, Cristo compreso. Venerdì 24 aprile, ore 18.00 per inizio alle 18.30 Italian Forum Cultural Centre (Leichhardt), Conference Room Il film “Cristi si è fermato a Eboli”, si può vedere anche on line al seguente indirizzo: http://creativemedia4.rai.it/archive_h/Archive/raicinema/2606956.mp4 Le associazioni Filef in Italia e nel mondo ricorderanno la figura di Carlo Levi con numerose iniziative nel corso dei prossimi mesi. In Italia, sono previste incontri e convegni, subito dopo l’estate a Potenza e Matera, Salerno, Napoli, Torino, Reggio Emilia e Roma. Nelle prossime settimane – informa il Coordinamento nazionale Filef – saranno resi noti i programmi delle rispettive iniziative. Per chi intenda ricordare Carlo Levi, la Filef segnala una serie di documenti utili ai link presenti nel suo comunicato pubblicato su Emigrazione notizie : http://www.emigrazione-notizie.org/public/upload/Iniziano_a_Sydney_le_iniziative_del_40nnale_di_Carlo_Levi.pdf . ete : Sul sito di Emigrazione notizie è disponibile una ampia documentazione sulla figura di Carlo Levi e su precedenti iniziative realizzate da Filef per ricordare il suo fondatore: http://emigrazionenotizie.org/downloads.asp?cat=26 (Inform)
 
MONS. PEREGO SUL VERTICE EUROPEO, “PICCOLI PASSI DI UN’EUROPA CHE FATICA AD ESSERE SOCIALE E SOLIDALE”
 
ROMA – “Piccoli passi di un’Europa incerta e timorosa ad affrontare il dramma delle morti, il flusso di 200.000 migranti dal Nord Africa, le centinaia di migliaia di persone in fuga da guerra e terrorismo”. E’ questo il commento di mons. Gian Carlo Perego, direttore generale della Fondazione Migrantes, alla dichiarazione seguita al vertice straordinario del Consiglio d’Europa di ieri. Una dichiarazione in quattro punti, in cui “L’Europa ha scelto di investire più soldi – le stesse risorse che l’Italia aveva da sola garantito a Mare nostrum – in Frontex, per controllare le frontiere del Mediterraneo, per controllare le coste del Nord Africa e per combattere il traffico degli esseri umani, anche ipotizzando un’azione – da tutti gli esperti sconsigliata – di distruzione delle barche dei trafficanti nei porti”. “Dei migranti – ha aggiunto Perego – l’Europa si è preoccupata di velocizzare i controlli, le schedature per un rimpatrio veloce dei non aventi diritto alla protezione internazionale, con un rischio anche di una semplificazione delle procedure di riconoscimento dei richiedenti asilo, ma non si è impegnata in un rafforzamento del piano di accoglienza dei rifugiati in tutti i Paesi europei. Solo annunciate anche le azioni puntuali e precise per una cooperazione internazionale e per un’azione di pace. Le azioni che l’ONU aveva chiesto all’Europa – rafforzamento del salvataggio in mare, canali umanitari, l’accoglienza di un numero sensibilmente più alto di rifugiati – sono state rimandate. Si è discusso solo dell’accoglienza e del trasferimento in altri Paesi europei di 5.000/10.000 rifugiati, nello stesso giorno in cui l’ANCI in Italia si è resa disponibile ad accogliere 40.000 rifugiati. Dal vertice europeo di ieri esce l’Europa dei nazionalismi. E’ rimandata la costruzione dell’Europa sociale e solidale”. (Migrantes online /Inform)
 
EXPO: IL CONSORZIO CASALASCO PRESENTE CON LA FILIERA POMODORO
 
Roma - (askanews) - Il Consorzio Casalasco del Pomodoro avrà un duplice ruolo durante l'esposizione universale che si terrà a Milano da maggio a ottobre 2015: rappresenterà l'intera filiera del pomodoro italiano all'interno dell'area Coldiretti del Padiglione Italia e, con il proprio brand Pomì, parteciperà all'Albero della Vita raccontando i valori cardine su cui si fonda la propria attività. Qualità made in Italy, Sostenibilità certificata, Benessere per le persone e il territorio. "L'Expo 2015 è un'opportunità unica, specialmente per un'azienda come la nostra che oggi opera sui mercati internazionali, ma che è radicata sul territorio, per raccontare cosa sta dietro il nostro operato, la storia delle persone che producono i nostri prodotti, commenta Costantino Vaia, direttore generale del Consorzio. L'Italia, che è uno tra i primi produttori al mondo di pomodoro da industria, sviluppa un volume d'affari di circa tre miliardi di euro, di cui oltre il 56% è destinato all'export. Questo dimostra quanto questo settore, forse troppo spesso ignorato dai riflettori, sia decisamente rilevante per la nostra l'economia. Ritengo quindi che Expo ed in particolare l'Albero della Vita siano strumenti efficaci per perseguire questo obiettivo". Il Consorzio Casalasco del pomodoro, con un fatturato di oltre 200 milioni di euro, associa più di 300 aziende agricole, ubicate tra Parma, Piacenza, Cremona e Mantova che coltivano a pomodoro circa 4.500 ettari di terreno per una produzione complessiva di 350.000 tonnellate di pomodoro fresco, e ha dato vita ad un vero e proprio sistema integrato di filiera mantenendo un legame forte con il territorio.
 
CULTURA, MARINO: UTILIZZARE SEMPRE DI PIÙ I FORI
 
Roma - (askanews) - Il salotto buono della capitale, pedonalizzato e valorizzato, potrebbe servire sempre di più da cornice per grandi eventi, incluse le sfilate di moda. Lo ha detto il sindaco di Roma Ignazio Marino ai cronisti che gli chiedevano se si potesse rispolverare l'antico progetto di Altaroma di utilizzare I Fori come cornice per le sfilate di moda. "Credo che dovremo utilizzare sempre di più I Fori come il centro della nostra città - ha spiegato il sindaco a margine del disvelamento delle prime due colonne ripristinate nel Tempio della pace - chiudere nel tempo più breve possibile a ogni tipo di traffico questa zona, farla diventare boulevard all'interno della storia". Su questo, ha assicurato il sindaco "c'e' un pieno accordo, una piena assonanza con il ministro Franceschini che ha il grande progetto di una copertura dell'arena del Colosseo in modo da poterlo utilizzare anch'esso per scopi culturalmente elevati rendendolo sempre più vivo di giorno e di notte".