LE DIMORE STORICHE E NOBILIARI DEL PIEMONTE APRONO AL PUBBLICO Torino – E’ programmata per sabato 23 e domenica 24 maggio la quinta edizione delle “Giornate Nazionali A.D.S.I.”, l’iniziativa annuale dell’Associazione delle Dimore Storiche Italiane che ha l’obiettivo di aprire le dimore storiche e nobiliari di tutta Italia, spesso chiuse al pubblico nel corso dell’anno, rendendole visitabili con l’allestimento di mostre, aperitivi e attività culturali. In tutto il Piemonte saranno 18 i palazzi e i castelli, di cui 6 nel torinese, accessibili gratuitamente in un’edizione che, oltre ad accrescere la consapevolezza dei cittadini sull’importanza dei beni culturali privati per il patrimonio storico-architettonico italiano, intende valorizzare la tradizione enogastronomica locale in occasione di Expo Milano 2015. Nel torinese aderiranno all’iniziativa la Villa il Passatempo delle Dame di Verrua, nel comune di Chieri, in cui il pubblico sarà guidato dai proprietari alla scoperta delle sale principali, del parco e della cappella, Casa Lajolo, a Piossasco, che aprirà ai visitatori il suo ampio giardino, il Castello di Sansalvà, a Santena, con il suo parco storico e le cascine adiacenti al Castello, il Castello di Marchierù, situato a Villafranca Piemonte e caratterizzato dagli storici porticati e dalle scuderie, il Castello di Villardora, nel comune di Villar Dora, e il Palazzotto Juva, a Volvera. (NoveColonne ATG)
 
 
 CINEMA, IL CANADA RENDE OMAGGIO ALLA COPPIA PIU’ AMATA: ROBERTO BENIGNI E NICOLETTA BRASCHI
 
Toronto - Grandioso tributo del Canada a Roberto Benigni e Nicoletta Braschi. All’eccezionalità della loro unione – nella vita e nel cinema – sarà dedicata una straordinaria retrospettiva cinematografica organizzata dal Festival del Cinema Italiano Contemporaneo [ICFF] insieme al Toronto International Film Festival (TIFF). 'A Beautiful Life' è il titolo della particolare iniziativa che si terrà presso il prestigioso palazzo del cinema TIFF Bell Lightbox di Toronto. Sei interi giorni - dal 4 al 9 giugno – per omaggiare la coppia ospite e protagonista in Canada con proiezioni, dibattiti e conversazioni. I due attori saranno presenti in sala e introdurranno alcuni dei loro maggiori successi cinematografici: “La Vita è bella” (vincitore di tre premi Oscar e del Premio del Pubblico al Toronto International Film Festival), “Johnny Stecchino”, “La Voce della Luna” di Federico Fellini, “Mobbing – Mi piace lavorare” di Francesca Comencini, solo per citarne alcuni. Non solo. Benigni e Braschi racconteranno le loro vite, il processo creativo alla base dei loro film e le collaborazioni memorabili, come quella con Jim Jarmusch in Down by Law. “Siamo onorati di dare il benvenuto a Roberto Benigni e Nicoletta Braschi alla programmazione annuale del TIFF per celebrare la loro straordinaria collaborazione” annuncia Jesse Wente, Direttore della Programmazione del TIFF Bell Lightbox. “I loro film hanno ispirato il pubblico di tutto il mondo e siamo entusiasti di essere in grado di offrire agli amanti del cinema l'opportunità unica di vivere la bellezza e l'impatto delle loro opere sul grande schermo con entrambi presenti in sala. Siamo grati di avere come partner dell'iniziativa l'ICFF e come partner del programma l'Università di Toronto che ha collaborato con noi per realizzare questa grandiosa retrospettiva”. “Questa coppia eccezionale – sottolinea Cristiano de Florentiis, direttore artistico dell’ICFF - ha realizzato film magnifici estremamente importanti nell'ambito del cinema italiano moderno. Siamo felici di presentare l'iniziativa insieme al TIFF. Questa bellissima retrospettiva riflette la cultura italiana cogliendo aspetti tragici, comici e narrativi in un modo che è al tempo stesso toccante e straordinario. Ci congratuliamo con Benigni e Braschi per la laurea honoris causa conferita dall'Università di Toronto e con il prof. Michael Lettieri per la sua straordinaria collaborazione, fondamentale per la riuscita dell'iniziativa”. Roberto Benigni è tra i più acclamati attori e registi italiani. Nato a Firenze, ha iniziato la sua carriera all'età di 20 anni con il teatro sperimentale di Roma. Ha continuato a scrivere, dirigere e recitare in commedie e film, facendo il suo debutto alla regia nel 1983 con You Upset Me. Tra i film che ha scritto, diretto e interpretato il premio Oscar La vita è bella, che ha anche ricevuto il Premio del Pubblico al Toronto International Film Festival e il Gran Premio della Giuria al Festival di Cannes; il grande successo al box-office italiano Johnny Stecchino; Il piccolo diavolo (1988) e Il mostro (1995). Tra le sue interpretazioni memorabili quella in Down By Law di Jim Jarmusch (1986) e La voce della luna di Federico Fellini (1992). Nicoletta Braschi attrice e produttrice italiana ha spesso collaborato con Roberto Benigni. Tra le collaborazioni, da ricordare anche quella con il regista Jim Jarmusch (Down By Law e Mystery Train). Con le sue performance ha vinto due David di Donatello e una nomination agli Screen Actors Guild. Il TIFFcontinuerà a rendere omaggio al cinema italiano nel prosieguo della stagione con Summer in Italy, una speciale retrospettiva dedicata ai grandi classici italiani, che includerà copie restaurate dei film più significativi di Maestri come Luchino Visconti, Federico Fellini e Roberto Rossellini. Lo straordinario evento sarà seguito da More Than Life Itself: Redescovering the Films of Vittorio De Sica, la prima retrospettiva torontina dedicata al grande regista degli ultimi 20 anni. (NoveColonne ATG)
 
LIBRI, IL DRAMMA DEI MIGRANTI IN “UOMINI E DONNE COME NOI” DI MONSIGNOR PEREGO
 
Roma - Il Mediterraneo continua a inghiottire persone. Con la drammatica strage dello scorso aprile, i nuovi morti, riposano in compagnia di almeno altre 25.000 persone che negli ultimi 25 anni hanno trovato la morte nelle acque del “Mare Nostro” oggi ai nostri occhi i nuovi “grandi cimiteri sotto la luna”, per parafrasare il titolo di un libro di Bernanos. Ma come vanno letti questi fatti? Come leggere le numerose morti, che si ripetono continuamente da anni, in numeri sempre maggiori? Da dove vengono oggi queste persone che rischiano la loro vita per fuggire dai loro Paesi? Sono le prime domande alle quali monsignor Gian Carlo Perego, direttore della Migrantes, risponde nel suo saggio “Uomini e donne come noi” appena pubblicato dall’Editrice La Scuola. “Ieri arrivavano, soprattutto dalla Tunisia, dall’Egitto, dal Marocco, dall’Algeria, dalla Libia, fronti di una crisi pesante nata dalla povertà, dalla corruzione, dalla caduta della democrazia, dopo cinquant’anni di storia di libertà dal colonialismo, avvolta da nuove storie di persecuzione e di dittatura. Oggi arrivano soprattutto dalla Siria, dalla Palestina, dal Corno d’Africa (Somalia, Etiopia, Eritrea), ma anche da Paesi asiatici”, scrive il direttore generale della Fondazione Migrantes, ben convinto che il segnale lanciato da questi sbarchi non sia “un fatto isolato, emergenziale, ma una storia nuova dell’altra sponda del Mediterraneo, quasi la caduta di un ‘muro’ che di fatto si era creato tra l’una e l’altra sponda”. (NoveColonne ATG)
 
IDEA DAL CQIE: UN DIZIONARIO DELL’EMIGRAZIONE PER LE SCUOLE
 
Roma - Inserire la storia dell'emigrazione italiana nei programmi scolastici, per fare della scuola una scuola ancora "più buona". E' su questo obiettivo che poggia la presentazione, da parte del Comitato per le questioni degli italiani all'estero al Senato, del Dizionario Enciclopedico delle Migrazioni Italiane nel mondo, che si è svolta lo scorso 7 maggio. "Uno dei punti programmatici del Comitato per le questioni degli italiani all'estero era chiedere l'inserimento della storia dell'emigrazione italiana nelle scuole - spiega infatti Claudio Micheloni, presidente del Comitato e senatore del Pd eletto all'estero - Uno dei problemi che abbiamo è che non c'è più memoria in questo Paese: nel dopoguerra l'emigrazione era una 'questione nazionale' anche per la politica, oggi quando parliamo delle nostre proposte molti dei nostri colleghi ci guardano con gli occhi da pesce bollito. Il 19 maggio abbiamo in programma l'audizione del ministro Giannini e parleremo di questo dizionario, senza dimenticare che lei ora fa il ministro ma è ancora un membro del Comitato". Inserire l'emigrazione nei programmi di scuola, secondo Micheloni, è necessario anche perché "noi emigrati pensiamo di far ancora parte di questo Paese e di essere una risorsa, parola comunque abusata dalla politica mentre azzerava tutti gli impegni verso le comunità italiane all'estero. Ma noi siamo veramente una risorsa da valorizzare, il fallimento dei 18 parlamentari eletti all'estero è che non siamo riusciti a cambiare questo stato d'animo". E poi ricordare il passato rimane fondamentale per guardare ai fenomeni del presente. "Il Museo dell'Emigrazione del Vittoriano deve rimanere lì dove è -è il monito Cristina Ravaglia, direttore generale delle politiche per gli italiani all'estero della Farnesina - perché è un simbolo e serve anche ad accettare e a essere più sereni e obiettivi di fronte al fenomeno degli arrivi di chi emigra in Italia. Non dobbiamo mai vedere l'attualità senza dimenticare quello che è stato in passato". 700 lemmi, 170 box e 500 documenti storici: ono questi i numeri del Dizionario Enciclopedico delle Migrazioni Italiane nel mondo di Tiziana Grassi: lemmi che si concentrano in particolare, spiega l'autrice, sull'aspetto umano dell'emigrazione "ed è per questo che nel dizionario, che non può essere omnicomprensivo, trovano spazio lemmi come 'lutto migratorio' perché si lasciano madre naturale, madre terra e madre lingua, ma anche 'solitudine', 'coraggio', 'resilienza', 'sradicamento'. Spero sia uno strumento per alfabetizzare, per capire bene chi siamo stati e chi siamo".(NoveColonne ATG)
 
PRO EUROPA UNA ALL’EUROPATAG DI MONACO
 
MONACO - C’era anche l’associazione "Pro Europa Una" alla manifestazione Europatag che si è svolta lo scorso fine settimana a Monaco. Numerosi i soci e le persone che hanno visitato lo stand informazioni, allestito insieme con EuropaUnion, in Marienplatz l’8 maggio ed oggi l’associazione le ringrazia. "L'Europa è molto importante per noi", si legge in una nota: "la visione di un’integrazione europea è cominciata il 9 maggio 1950 dal ministro degli Esteri francese Robert Schumann: la fondazione della CECA come l'inizio di un'Europa unita, che poi con i Trattati di Roma nel 1958 ha conseguito un pieno profilo. Ma poi la cosa piú importante è caduta nel dimenticatoio. Il processo verso una vera comunità dei popoli europei è ancora in una fase iniziale. Questo perché non abbiamo realizzato finora piú che un mercato comune con una moneta comune, l'abolizione dei controlli alle frontiere e Regolamenti sulla standardizzazione delle procedure. È stato costruito cosí solo un colosso burocratico dall'alto". "Una convivenza armoniosa, può invece venire solo dal basso", prosegue la nota di Pro Europa Una. "Queste iniziative di volontariato svolgono un ruolo fondamentale quando si tratta di ricordare i valori che la vecchia Europa, spesso associata a duri sacrifici, ha combattuto in passato". Pro Europa Una è un comitato culturale per l'integrazione europea che da oltre venti anni si dedica come "forza pioniera ed esempio" a questo importante compito. L'associazione si è posta l'obiettivo di "migliorare l'ambiente culturale in Europa e rafforzare i valori che moltiplicano la ricchezza spirituale di una comunità". "I valori fondamentali occidentale umanistico-cristiani che una volta erano considerati massima di vita comune nella storia dei popoli europei, continuano ad essere l'unico principio guida stabile per un'integrazione duratura", conclude la nota, invitando a condividere "esperienze e proposte con noi". (aise)
 
ALIMENTARE I DIRITTI: UNA INIZIATIVA DELL’INAC CI SIAMO!
 
Oggi 16 maggio il Patronato Inac allestirà i suoi tradizionali gazebo in tutte le principali città italiane per la 9° edizione di “Inac in Piazza per te”. Quest’anno il nostro slogan è “Alimentare i diritti, dare certezze ai cittadini”, uno slogan scelto a fronte delle continue modifiche alle norme in tema di pensionamento, ammortizzatori sociali e prestazioni a sostegno del reddito. Gli operatori Inac sono quotidianamente impegnati al servizio delle persone, siano essi lavoratori o pensionati, per la tutela e la salvaguardia dei loro diritti previdenziali ed assistenziali in forma completamente gratuità ed è per questo che scendiamo in piazza, per poter informare sempre più cittadini. Nel corso dell’iniziativa sosterremo anche una raccolta di firme per la petizione “Cambiare verso alle pensioni basse è tema ineludibile” promossa dall’Associazione Nazionale Pensionati CIA con lo scopo di ottenere maggiore equità e giustizia sociale per un esistenza dignitosa per tutti quei pensionati che vivono in condizione di semi povertà o peggio con assegni mensili sotto i 500 euro. Vieni a trovarci sabato 16 maggio… ti aspettiamo, controlla in quale Piazza ci puoi trovare.