RIBAUDO (PD): “EMERGENZA VIABILITÀ IN SICILIA: BENE L’ATTENZIONE PER L’AUTOSTRADA A19 MA INSUFFICIENTI I 27,4 MILIONI DI EURO PER LA VIABILITÀ SECONDARIA RISPETTO AI 345 MILIONI CHIESTI”. Roma – “Rispetto ai 345 milioni di euro chiesti dalla Regione Sicilia per fronteggiare i danni causati negli scorsi mesi dal maltempo, se da un lato esprimo apprezzamento per le somme stanziate per l’A19, dall’altro reputo insufficienti i 27,4 milioni di euro di fondi della Protezione Civile Nazionale previsti dal Consiglio dei Ministri per affrontare le principali emergenze viarie nella zona delle Madonie, del Corleonese e di altre arterie secondarie dell’Isola.” Lo afferma in una nota il deputato del Pd Franco Ribaudo, membro della Commissione Parlamentare per le Questioni Regionali. “E’ evidente – continua il parlamentare siciliano – che lo stanziamento del solo 7% delle somme richieste non potrà assicurare i principali interventi di ripristino e manutenzione nelle strade provinciali e secondarie, così come i danni alle abitazioni e all’agricoltura. Ho già presentato una interpellanza urgente al Presidente del Consiglio Renzi nella qualità di responsabile della Protezione Civile Nazionale, sottoscritta da tutti i parlamentari siciliani, affinchè il Governo metta le risorse sufficienti per fronteggiare l’emergenza, concedendo inoltre la deroga al Patto di Stabilità ai Comuni che hanno la disponibilità di risorse proprie. Si utilizzino subito – conclude Franco Ribaudo – le risorse del Fondo per lo sviluppo e la coesione (FSC), ex Fondo per le aree sottoutilizzate (FAS). Più volte, negli scorsi anni la Sicilia si è vista privare di tali risorse perché utilizzate dallo Stato per spese correnti per far fronte alle emergenze in altre aree del Paese (pagamento quote latte, ammortizzatori sociali). Adesso basta: non c’è più tempo da perdere, i cittadini, gli agricoltori e gli allevatori siciliani non possono più attendere”.
GIORGIO FONTANA ALL’IIC DI CHICAGO
CHICAGO - Appuntamento il 27 maggio alle 18 presso l’IIC di Chicago con Giorgio Fontana a colloquio con Armando Maggi (University of Chicago). Il noto scrittore pluripremiato presenterà " Morte di un uomo felice", suo ultimo romanzo pubblicato da Sellerio nel 2014 con cui ha vinto il Premio Campiello. Armando Maggi è docente di Letteratura Italiana alla University of Chicago. L’evento viene presentato in collaborazione con Italian Trade Agency. (aise)
IL RACCONTO DELLA GRANDE GUERRA ALLA CASA DELLA MEMORIA
ROMA - A cento anni dall’entrata dell’Italia nel Primo Conflitto Mondiale, la Casa della Memoria e della Storia propone fino al 13 giugno "La Grande Guerra - Storie, immagini e suoni", un programma di incontri, testimonianze, una mostra, rassegne cinematografiche, concerti, presentazioni di libri per raccontare con diversi accenti e linguaggi espressivi storie e memorie del primo grande conflitto mondiale. Dopo gli appuntamenti con i Canti dalla trincea e con La Grande Guerra nei canti, nella propaganda e nella tragedia - voci e immagini della grande guerra il programma prosegue con l'inaugurazione della mostra "Ginestra Sabina ricorda la Prima guerra mondiale e i suoi caduti" (fino al 30 giugno). Mostra di foto e ricordi di famiglia nella cornice delle tradizioni storico-musicali custodite dai cittadini e dalla loro centenaria Banda. La mostra vuole focalizzare le contraddizioni fra nazionalismo e ribellione dei soldati attraverso la storia di un piccolo paese. La mostra è a cura del Circolo Gianni Bosio e di Ginestra Sabina, per iniziativa promossa dall’Assessorato alla Cultura e al Turismo - Dipartimento Cultura Servizio Spazi Culturali di Roma in collaborazione con Zètema Progetto Cultura. (aise)
DA OGGI AL 29 MAGGIO LA QUINTA EDIZIONE DI “FARNESINA PORTE APERTE”
“L’Italia e la diplomazia della Grande Guerra”: in mostra documenti provenienti dall’Archivio Storico Diplomatico Valensise: “L’impegno della classe diplomatica per contribuire a un sistema di sicurezza collettivo”. Consultabile anche in digitale sul portale “Politica estera e storia” la mostra si trasferirà poi a Parigi, Berlino, Londra, Vienna, Lubiana e Bruxelles ROMA – Con l’inaugurazione della mostra “L’Italia e la diplomazia della Grande Guerra”, si è aperta la quinta edizione di “Farnesina Porte Aperte”: il palazzo del Ministero degli Esteri, da oggi fino al 29 maggio, si trasforma in uno spazio pubblico con differenti percorsi guidati per osservare i ‘tesori’ di arte contemporanea della Collezione Farnesina. “Il fiore all’occhiello” di quest’ anno è la mostra che ricostruisce, nell’anno del centenario, l’entrata dell’Italia nella Prima Guerra Mondiale, ha spiegato il segretario generale della Farnesina Michele Valensise, prima di tagliare il nastro: “un modo – ha sottolineato – per sottolineare l’importanza del fattore negoziale e ricordare l’impegno della classe diplomatica per contribuire ad un sistema di sicurezza collettivo di cui oggi più che mai si sente il bisogno”. I documenti proposti – provenienti dall’Archivio Storico Diplomatico – permettono una lettura dei processi decisionali che portarono l’Italia dalla Triplice Alleanza alla Triplice Intesa, dalla neutralità alla guerra, dalle trattative della Conferenza della Pace alla realizzazione solo parziale degli obiettivi nazionali. Accanto a pezzi di eccezionale valore storico come il Trattato della Triplice Alleanza, il Patto di Londra, la dichiarazione di guerra alla Germania e i Trattati di Pace di Versailles e di Saint-Germain, sono esposti telegrammi, lettere confidenziali, memorie, manifesti e pamphlets. E le uniformi storiche dei Carabinieri. La mostra, consultabile anche in digitale sul portale “Politica estera e storia” (http://www.farnesina.ipzs.it/), si trasferirà poi a Parigi, Berlino, Londra, Vienna, Lubiana e Bruxelles. Tra le altre esposizioni in corso alla Farnesina, c’è anche quella del materiale crittografico per le comunicazioni classificate dalla rete diplomatica Italiana, che comprende anche rare macchine cifranti appartenenti alla collezione del Ministero degli Esteri, tra cui la famosa Enigma, utilizzata dalle forze armate tedesche e italiane durante la Seconda Guerra mondiale.(Inform)
IL 28 MAGGIO A PALAZZO FIRENZE LA PRESENTAZIONE DEL LIBRO DI ANDREA RICCARDI “LA STRAGE DEI CRISTIANI. MARDIN, GLI ARMENI E LA FINE DI UN MONDO”
ROMA – Sarà presentato alle ore 18 di giovedì 28 maggio a Roma , presso la sede della Società Dante Alighieri, (Palazzo Firenze), il libro di Andrea Riccardi “La strage dei cristiani. Mardin, gli armeni e la fine di un mondo” (Laterza, 2015). Dopo le presentazioni in Italia e all’estero, il volume fa nuovamente tappa a Roma, presso la sede della Società di cui Riccardi è stato eletto Presidente lo scorso 22 marzo. All’incontro interverranno, oltre all’autore, Marco Damilano, Anna Foa, Umberto Gentiloni e Marco Impagliazzo. L’incontro sarà coordinato dal segretario generale della dante Alighieri Alessandro Masi. “Mardin – spiega la nota della Dante – è una delle tante città dell’impero ottomano dove, durante la prima guerra mondiale, si è consumata la strage degli armeni e dei cristiani. Una violenza che ha segnato in profondità quelle regioni e che non è cessata: sono passati cento anni e la persecuzione in Medio Oriente continua. Anche oggi, a pochi chilometri da Mardin, oltre la frontiera turca, in Siria e in Iraq, si combatte con una crudeltà senza misura. Di nuovo, come allora, si assiste a deportazioni, massacri, sgozzamenti, rapimenti, vendita di donne e di bambini. In “La strage dei cristiani. Mardin, gli armeni e la fine di un mondo” Andrea Riccardi, attraverso una ricca documentazione, ricostruisce per la prima volta quei fatti drammatici di cento anni fa: la razzia dei beni, le uccisioni indiscriminate, le deportazioni delle donne, le separazioni delle madri dai figli. È la storia, sinora taciuta o ignorata, della disgregazione di un tessuto umano e culturale antichissimo. Non solo gli armeni, ma anche i siriaci, i caldei, gli assiri, furono vittime due volte: la prima volta dei massacri, la seconda del silenzio imposto per decenni, sino a pochi anni fa, dalla Turchia sui fatti accaduti”. (Inform)