“LA MIA PENSIONE”: IL BILANCIO DELL’INPS AD UN MESE DALL’ATTIVAZIONE ROMA - A quasi un mese dall’avvio del progetto “La mia pensione”, l’Inps ha fornito oggi i primi riscontri sul numero ed il gradimento degli utenti che hanno attivato il servizio con cui, come noto, l’istituto sta mettendo gradualmente a disposizione di circa 23 milioni di iscritti alle diverse gestioni previdenziali un servizio di simulazione e calcolo del futuro trattamento pensionistico. I dati sono stati divulgati oggi dal Presidente Tito Boeri a margine della presentazione Inps del “Rendiconto 2014 dei servizi resi ai cittadini e alle imprese”, che si è tenuta a Milano presso l’auditorium Gio Ponti di Assolombarda. Nel primo mese di attivazione 908.935 cittadini hanno tentato l’accesso, di cui 222.461 al di sotto dei 40 anni e si sono effettuate 235.582 simulazioni della pensione. Inoltre, nel mese di maggio sono stati rilasciati 288.980 nuovi Pin. Attualmente l’Istituto ha a disposizione 17.102.265 Pin attivi. Le regioni in cui si sono avuti il maggior numero di accessi con simulazione sono state la Lombardia ed il Veneto. Secondo l’Istituto, inoltre, sono stati ottenuti interessanti rilievi percentuali dalle risposte fornite dagli utenti alle domande finali legate al giudizio del servizio. Alla domanda: - Ritieni che le informazioni fornite sulla tua pensione futura siano sufficienti ed esaustive? - il 34% degli utenti ha dato un giudizio “buono”, il 30% “molto buono” ed il 10% e 9% rispettivamente “scarso” e “sufficiente”. Riguardo invece alla necessità, dopo aver effettuato la simulazione, di una consulenza da parte di un operatore Inps, il 70% degli utenti ha risposto di non averne bisogno. Mentre il 45% ha ritenuto l'importo futuro della pensione calcolato con la simulazione molto simile alle proprie aspettative. Alla domanda finale: - Dopo aver utilizzato questo servizio, pensi di rivedere le tue previsioni sulla pensione futura? - Sia le persone al di sotto dei 30 che quelle al di sopra dei 30 anni, si attestano su percentuali molto simili con le risposte: “poco probabile” tra il 17 ed il 20%, “abbastanza probabile” tra il 30 ed il 31% ed infine “molto probabile” tra il 24 ed il 29%. (aise)
 
IL TURISMO DELLE RADICI NELLA TESI DI LAUREA DI PIERDOMENICO SIGNORILE (AGEP)
 
BARI - La Pugliesi nel Mondo informa della discussione della Tesi di Laurea di Pierdomenico Signorile in "Geografia del turismo" dal titolo "Turismo delle radici: un'opportunità per la Puglia", relatrice la prof.ssa Maria Fiori, per il Corso di Laurea Magistrale in Economia e gestione delle aziende e dei sistemi turistici, del Dipartimento di Scienze Economiche e Metodi Matematici dell'Università di Bari. Pierdomenico Signorile, componente dell'Associazione Giovanile per l'Emigrazione Pugliese (AGEP) di Bari, iscritta all'Albo regionale dei pugliesi nel mondo, ha coinvolto anche gli uffici regionali emigrazione per condurre la sua indagine quali-quantitativa. La Pugliesi nel Mondo "augurando al neo laureato ogni bene per l'avvenire", pubblica un breve abstract del suo lavoro. "La tesi nasce con l'intento di analizzare le ricadute positive per il turismo in Puglia connesse al passato emigratorio di cui la regione è stata protagonista e che fanno delle comunità di pugliesi nel mondo e delle loro relazioni con le comunità e i luoghi d'origine, una risorsa da valorizzare. La ricerca, dopo un confronto con le esperienze anglosassoni più avanzate nella gestione e nelle politiche verso questo segmento turistico, mette in evidenza i limiti e la scarsa attenzione nel nostro Paese da parte soprattutto delle istituzioni e del mondo accademico nei confronti di questa risorsa, che stenta così a diventare un vero e proprio prodotto turistico. Tuttavia rileva anche il ruolo e l'impegno della Regione Puglia attraverso l'Ufficio Pugliesi nel Mondo e del Servizio Internazionalizzazione nelle politiche a favore dei pugliesi all'estero e nella promozione del brand pugliese attraverso il coinvolgimento delle comunità emigrate, che fanno della Regione Puglia l'elemento distintivo nel contesto nazionale. L'indagine individua poi nelle dimensioni del fenomeno migratorio, nella forte motivazione verso la riscoperta delle proprie radici, nella conoscenza della cultura d'origine trasmessa da genitori e nonni, nella tendenza al "ritorno" (che fa del turista delle radici un turista "fidelizzato") e nelle relazioni con le comunità d'origine i punti di forza di questa risorsa dal punto di vista turistico. Infine individua nel legame tra cultura rurale, emigrazione e turismo il punto di partenza per un percorso di sviluppo del turismo delle radici in Puglia che si salda al turismo rurale con cui condivide la matrice identitaria e territoriale. Con queste premesse, il turismo delle radici può rappresentare effettivamente una opportunità per la Puglia che va però sostenuta attraverso iniziative specifiche di matrice turistica, di marketing e di promozione, e quindi attraverso un maggiore coinvolgimento delle strutture regionali preposte al turismo, nelle politiche a favore dei pugliesi all'estero". (aise)
 
TUTTE LE MERAVIGLIE DELLA "MILANO DA LEGGERE" IN MOSTRA A TORONTO
 
TORONTO - Sembra quasi che ogni luogo di Milano trasudi libri, anche nelle piazze e tra i grattacieli che disegnano il nuovo skyline: ogni pietra di questa città ha una propria voce e un legame con il mondo dei libri. Per questo una mostra vuole rendere omaggio alla capitale indiscussa dell’editoria italiana: l’esposizione, che ha fatto tappa in diversi Paesi, arriva dal 4 giugno al 27 agosto a Toronto, organizzata dall’Istituto Italiano di Cultura in collaborazione con la Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori e Robarts Library, che ospiterà l’allestimento a ingresso libero. La mostra "Milan, a place to read" si articola in tre sezioni – "La cerchia degli scrittori", "L’arcipelago degli editori" e "Le piazze dei lettori" -, ognuna delle quali pone in evidenza un aspetto del fondamentale rapporto tra la città e il mondo dei libri. La prima sezione "La cerchia degli scrittori" fa percorrere le vie della città agli autori che l’hanno abitata e hanno dato dignità letteraria ai suoi luoghi, da Manzoni a Montale fino ai nuovi giallisti. "L’arcipelago degli editori" racconta invece la storia e le aspirazioni di tutti coloro che nel Novecento hanno pensato a Milano come al luogo dove edificare il proprio sogno editoriale: dai "grandi" come Mondadori e Feltrinelli, Longanesi e Rizzoli, fino alle scommesse dell’editoria indipendente. L’ultima sezione della mostra, dedicata a "Le piazze dei lettori", è pensata come un percorso trasversale e multidisciplinare attraverso tutti i luoghi della milanesità che si sono rivelati, nel tempo, autentiche cattedrali, simboli del rapporto tra i milanesi e l’arte del leggere: dalle grandi biblioteche storiche come la Braidense o l’Ambrosiana, alle librerie antiquarie raccontate da Umberto Eco, fino ai bar della bohème anni ’60 di Bianciardi, ai ristoranti come il Bagutta dove nascono premi letterari, alle librerie specializzate per i fumetti, il mare, lo sport, i libri illustrati. (aise)
 
EMILIANO –ROMAGNOLI NEL MONDO, VARATA LA RIFORMA DELLA CONSULTA
 
BOLOGNA – Il passaggio dalla Giunta all’Assemblea legislativa e l’elezione del presidente e dei due vicepresidenti fra i consiglieri regionali, senza alcuna indennità aggiuntiva. E’ la nuova Consulta degli emiliano-romagnoli nel mondo, così come ridisegnata dall’Assemblea legislativa regionale, che ha approvato questa settimana ,dopo un lungo confronto in Aula, la legge di riforma dell’organismo regionale. Il provvedimento, presentato da alcuni consiglieri regionali del Pd, con Roberta Mori prima firmataria, ha per titolo “Diritti di cittadinanza e politiche di coesione globale tramite la valorizzazione delle relazioni tra gli emiliano-romagnoli nel mondo”, ed è stato votato da Pd e Sel, contrari Ln, M5s, astenuti Fi e Fdi. Abbinato al testo varato, un secondo progetto di legge (“Abrogazione della legge regionale 24 aprile 2006, n. 3 Interventi in favore degli emiliano-romagnoli e funzionamento della Consulta degli emiliano-romagnoli nel mondo”) a firma Giulia Gibertoni e altri consiglieri M5s, che prevedeva la cancellazione della Consulta. Il dibattito in Aula è stato introdotto dalle relazioni di maggioranza e di minoranza, svolte da Roberta Mori (Pd) e Massimiliano Pompignoli (Ln). “Le novità sostanziali di questa riforma- ha spiegato Roberta Mori- stanno nel passaggio di gestione della Consulta direttamente nella responsabilità dell’Assemblea legislativa, in particolare sotto la guida di un consigliere regionale che ne assume la presidenza insieme a due vicepresidenti (un altro consigliere regionale, di opposizione, e un residente all’estero), senza ulteriori compensi rispetto all’indennità di consigliere”. Si prevede che la Consulta “venga costituita a inizio legislatura e duri in carica fino a scadenza della legislatura. L’organismo si riunirà almeno due volte all’anno e l’Assemblea convocherà almeno una volta nella legislatura la Conferenza regionale degli emiliano-romagnoli all’estero”. Si prevedono “interventi a favore degli italiani emigrati che rientrino in Emilia-Romagna e che la Regione incentivi indagini e ricerche, e valorizzi le migliori realizzazioni degli emiliano-romagnoli all’estero, in ambito artistico, culturale e scientifico”. Infine, “su proposta della Consulta, l’Assemblea approverà il Piano triennale degli interventi a favore degli emiliano-romagnoli all’estero, quantificando e assicurando le risorse necessarie”. “Negli ultimi 4 anni – ha ricordato Mori – gli iscritti emiliano-romagnoli all’AIRE , l’anagrafe degli italiani residenti all’estero, sono passati da 110mila a 147mila. Più di un milione sono i corregionali emigrati in diversi periodi della nostra storia e tuttora si registra un orientamento all’espatrio, almeno temporaneo, in particolare dei giovani tra i 18 e i 24 anni”. Fra gli emendamenti presentati in Aula dalla relatrice Mori, quelli che stabiliscono che la Giunta, dopo la nomina del nuovo presidente della Consulta, trasferisca in capo all’Assemblea legislativa tutte le risorse umane, finanziarie e strumentali attribuite alla Consulta per l’esercizio 2015, e che tale disponibilità debba essere assicurata per gli anni successivi. Approvato un emendamento firmato da Tommaso Foti (Fdi) che all’inizio di ogni legislatura elimina il parere preventivo della commissione Parità e diritti sull’istituzione della Consulta. (Inform)
 
MISSIONE DELLE DELEGAZIONI PARLAMENTARI DI AMICIZIA ITALO-TEDESCA A CATANIA, LAMPEDUSA E ROMA
 
Dichiarazione congiunta dei presidenti Laura Garavini e Lars Castellucci: “una politica migratoria umanitaria ed un efficace contrasto alle cause dei fenomeni migratori e alla criminalità organizzata” ROMA – I due presidenti delle delegazioni parlamentari di amicizia italo-tedesca, Laura Garavini e Lars Castellucci, in una dichiarazione congiunta, definiscono particolarmente riuscita la missione della delegazione a Catania, Lampedusa e Roma, appena conclusa e avente per oggetto le politiche migratorie. “Siamo molto contenti della sintonia di vedute di entrambi le delegazioni anche alla luce delle grandi sfide in materia di immigrazione: Italia e Germania sono due precursori sia di una politica migratoria umanitaria sia per un efficace contrasto alle cause dei fenomeni migratori e alla criminalità organizzata – afferma la dichiarazione, segnalando come tale missione abbia costituito “un prezioso contributo al rafforzamento dei reciproci rapporti di amicizia tra i due Parlamenti”. “Esortiamo con forza le nostre colleghe e i nostri colleghi nei ventisei Paesi partner dell’Unione Europea ad acconsentire all’approvazione di una ripartizione solidale dei rifugiati in Europa, così come proposto dalla Commissione Europea – prosegue la nota. “Dobbiamo ridurre gli stimoli ad abbandonare i Paesi di provenienza. Per questo – aggiungono – richiediamo ampi sforzi per contrastare i motivi che sono alla radice dell’abbandono del proprio Paese di provenienza. Questo perché cooperazione economica ed allo sviluppo, sforzi di politica estera volti alla stabilizzazione politica, diritti umani e azioni decise contro la criminalità organizzata sono tutte questioni fra loro strettamente legate”. “Appoggiamo inoltre – concludono – le proposte di rafforzamento di un contingente europeo che sia in grado di garantire ai rifugiati siriani una via più sicura di attraversamento del Mediterraneo”. (Inform)