LA MARCA (PD): DIFENDERE LA FUNZIONE DEI PATRONATI ALL’ESTERO E ASSICURARE LA CONTINUITÀ DELLA PRESENZA NELLA COMUNITÀITALO-MESSICANA L’On. La Marca è intervenuta nella riunione del Comitato per gli italiani nel mondo e per la promozione del Sistema paese della Camera, dedicata all’audizione dei rappresentanti nazionali dei Patronati, in particolare sulla Convenzione con il MAECI, da tempo pendente. La parlamentare ha insistito sulla funzione di segretariato sociale che i Patronati hanno assunto e consolidato con il tempo tra le nostre comunità. Una funzione che è diventata tanto più necessaria ed urgente a seguito delle difficoltà in cui si trovano i consolati, progressivamente deprivati di personale e di risorse finanziarie, a fronte di un moltiplicarsi dei servizi che sono chiamati ad assolvere. Di questa situazione rischiano di farne le spese le comunità e i connazionali all’estero, che per la diminuzione del numero dei consolati e delle unità di personale sono costretti ad affrontare i disagi derivanti dalle distanze, dalla difficoltà di ottenere appuntamenti con il personale dei consolati, dai tempi delle procedure amministrative. Per questo, la firma della Convenzione tra MAECI e Patronati, giacente da anni, che potrebbe alleviare i consolati dal carico di numerosi compiti di natura istruttoria, darebbe un grande beneficio non tanto ai Patronati quanto al sistema della pubblica amministrazione italiana all’estero e agli stessi connazionali, che avrebbero interlocutori competenti e disponibili. L’On. La Marca ha portato, poi, una testimonianza diretta del modo come queste problematiche vengono vissute all’estero, in particolare nella comunità italo-messicana, da lei recentemente visitata nel corso di una missione, nella quale ha incontrato rappresentanti di comunità, del COMITES, degli imprenditori e dei Patronati. La parlamentare, in particolare, ha riecheggiato nel Comitato e di fronte ai dirigenti nazionali del CEPA l’insistente richiesta di quella comunità di conservare la presenza del Patronato, la cui funzione è essenziale per la tutela e per il sostegno dei nostri connazionali, in particolare di coloro che hanno più bisogno di attenzione e solidarietà.
PORTA (PRESIDENTE COMITATO ITALIANI ALL’ESTERO DELLA CAMERA): FARE CHIAREZZA SUL PRESENTE E SUL FUTURO DELLE TRASMISSIONI RAI IN AMERICA LATINA E NORD AMERICA
In questi giorni si sono moltiplicati gli allarmi per la scomparsa del segnale di RAI Italia dai tradizionali canali di distribuzione che finora lo hanno veicolato in America latina, in USA e in Canada. Alcune fonti l’hanno motivata con il ritardo e il fallimento delle trattative di rinnovo dei contratti con le società di distribuzione, prefigurando prospettive infauste per le trasmissioni in italiano in quelle aree, dove pure ci sono consistenti comunità d’origine e dove si proiettano notevoli interessi nazionali. La notizia è stata circoscritta e sostanzialmente smentita dall’ufficio stampa della stessa RAI, che ha parlato piuttosto dell’orientamento dell’azienda di assumere direttamente la gestione della distribuzione e ha attribuito le disfunzioni a problemi di carattere tecnico, inevitabili nella fase di passaggio. Resta l’esigenza, comunque, di fare chiarezza sulla situazione allo scopo di dissipare gli allarmi per il presente e di delineare le prospettive per il futuro. Per questo, ho presentato - insieme ai colleghi del pd eletti all’estero - un’interrogazione al Governo per chiedere che siano presentati al Parlamento i termini reali della questione e, soprattutto, siano date risposte convincenti ai numerosi utenti delle aree interessate. L’occasione è anche propizia per riflettere e discutere sulle strategie generali relative all’informazione e alla comunicazione dall’Italia e sull’Italia in queste aree. Non devo insistere, credo, sull’interesse che l’Italia dovrebbe avere soprattutto in un momento come questo, nel quale si manifestano i primi sintomi di ripresa, attesi da anni, nel rafforzare l’offerta culturale e commerciale nelle realtà nelle quali vi sono le condizioni di fondo per un’affermazione dell’italianità. L’America latina, gli USA e il Canada rispondono pienamente a queste esigenze, soprattutto per la presenza di cospicue ed attive comunità d’origine, sicché rispetto ad esse ci dovrebbe essere il massimo impegno per usare la leva della comunicazione nel modo più adeguato. Negli ultimi anni, purtroppo, per le note difficoltà finanziarie dell’azienda radiotelevisiva, anziché dei passi in avanti si sono fatti passi indietro. Ora è arrivato il momento di guardare a queste cose non più in un’ottica di emergenza ma con respiro strategico e di programmazione. Mi auguro che il Ministro interpellato voglia cogliere questa occasione e ricomporre, in dialogo con il Parlamento, le linee di un intervento serio, efficace e prolungato nel tempo, nel rispetto degli utenti d’origine italiana e negli interessi generali del Paese.
"IL CIBO NELL’ARTE" ALL’IIC DI PECHINO
PECHINO - "Ottocento e Novecento. Alimentazione e convivialità. Cacao, cioccolata e caffè nell’arte" è il tema dell’incontro che si terrà domani, mercoledì 10 giugno, alle ore 18.30, presso il Teatro dell'Istituto Italiano di Cultura di Pechino. L’evento è organizzato dall’Istituto stesso nell’ambito dell’iniziativa "Cibo e cultura: il cibo nell’arte", una serie di incontri condotti da Annette Barbera, docente di lingua e letteratura italiana presso la BLCU - Beijing Language and Culture University e la UIBE - University of Business and Economics. Ogni incontro intende illustrare il legame tra le arti figurative e quelle culinarie, mettendo in evidenza la tradizione gastronomica e la cultura artistica italiana. (aise)
VOCI DI LIBERTÀ: GLI ITALIANI EMIGRATI NELLA II GUERRA MONDIALE
FIRENZE - Mettere in luce il ruolo giocato degli italiani emigrati all’estero durante la Seconda Guerra Mondiale nel sostegno bellico agli Alleati contro le potenze dell’Asse: è questo l’obiettivo della ricerca "Voci di Libertà", realizzata dall’Istituto Storico della Resistenza in Toscana e promossa dai Toscani nel Mondo. Il progetto ha mappato i soldati di origini italiane che combatterono negli eserciti dei Paesi alleati nella lotta al nazifascismo: molti appartenevano a famiglie di immigrati che avevano lasciato l'Italia tra gli anni Ottanta del XIX e gli inizi del XX secolo, mentre altri erano emigrati all'estero nel periodo tra le due guerre, perché in cerca di fortuna e nuove opportunità, o costretti alla partenza dalle persecuzioni del fascismo. La partecipazione di molti giovani di origine italiana nelle file degli eserciti alleati, impegnati a combattere il nazifascismo nei diversi teatri bellici (talvolta come volontari), contribuisce ad arricchire, riequilibrandolo in parte, il giudizio complessivo sul ruolo degli italiani all'estero nel periodo tra le due guerre. (aise)
A QUERO L’ABM RICORDA LA TRAGEDIA DI IZOURT
BELLUNO - 76 anni fa, il 24 marzo 1939, nella valle del Vicdessos (Pirenei francesi), in un cantiere di alta montagna dove si trovavano per la costruzione della diga di Izourt, nel comune di Auzat, persero la vita, sepolti da una terribile bufera di neve, 31 operai, tra cui 29 emigranti italiani e, tra loro, quattro bellunesi: Remigio Ferigo di Sedico, Giuseppe Martini di Vigo di Cadore, Primo Mondin di Quero e Lucindo Paniz di Santa Giustina. L’Associazione “Ricordate Izourt” in collaborazione con l’Associazione Veneziani nel Mondo e l’Associazione Bellunesi nel Mondo organizza per giovedì 11 giugno una giornata in ricordo di questa immane tragedia dell’emigrazione italiana. Il programma prevede alle ore 10.30 a Pederobba, presso il Monumento ossario francese, un momento di raccoglimento con la deposizione di un omaggio floreale; alle ore 11 arrivo a Quero per l’accoglienza; seguirà alle ore 12 il pranzo presso la Sala della Associazioni. Alle 13.30 inizieranno le visite ai luoghi più caratteristici di Quero come il Mausoleo Austroungarico, l’Antico Mulino e la località di San Valentino. Alle ore 19 ritrovo presso la Sala delle Associazioni per recarsi successivamente al ristorante “La Rotonda” per la cena. La giornata si concluderà con la proiezione, alle ore 21.00 presso il Centro culturale, del video “75° anniversario di Izourt”. (aise)