LA CASA DELLA STORIA EUROPEA SELEZIONA 55 FIGURE PROFESSIONALI BRUXELLES - L'Ufficio europeo di selezione del personale (EPSO) ha aperto un concorso per il reclutamento di personale interessato a lavorare presso la Casa della Storia europea. Per partecipare alle selezioni c’è tempo fino al 23 luglio 2015. Si tratta di un concorso per Educatori Museali, Curatori, Conservatori e Assistenti, rivolto a laureati e diplomati. Complessivamente, sono 55 i posti di lavoro per funzionari amministratori e assistenti che lavoreranno a Bruxelles presso la House of European History (la Casa della Storia europea) istituzione culturale e museo nata su iniziativa del Parlamento UE per promuovere una migliore comprensione della storia e dell’integrazione europee. In particolare, le figure professionali richieste sono: 20 Curatori, 15 Educatori Museali, 5 Conservatori responsabili della conservazione e della collezione, 10 Assistenti del curatore e 5 Assistenti del responsabile della conservazione e della collezione. Per partecipare alla selezione occorre, oltre ai requisiti generali, conoscere oltre a una delle 24 lingue ufficiali dell'UE (tra cui l'italiano) anche una seconda lingua tra francese, tedesco e inglese, avere una laurea in Storia, Didattica Museale, Museologia, Conservazione e materie affini (o diploma in discipline analoghe) e una esperienza variabile in base al ruolo e al titolo di studio. Le domande di partecipazione devono essere presentate entro il 23 luglio 2015 e ogni candidato può concorrere per un solo profilo professionale tra quelli messi a bando. (aise)
PREMIO INTERNAZIONALE PUGLIESI NEL MONDO: AL VIA L’ORGANIZZAZIONE
BARI - Si svolgerà a Bari il 12 dicembre 2015 alle 10, presso la Multisala Showville, la VII Edizione del Premio Internazionale Pugliesi nel Mondo, organizzata dall'Associazione Internazionale Pugliesi nel Mondo. Il premio, nato nel 2008, ha l’obiettivo di valorizzare e premiare le eccellenze pugliesi e le aziende che si sono distinte nel settore economico, imprenditoriale, culturale e sociale valorizzando il brand Puglia nel mondo. È una manifestazione ad ampio respiro internazionale, che intende rappresentare anche un momento di incontro e di riflessione negli ambiti artistici, letterari e musicali tra i corregionali, uniti da un forte legame con la terra d’origine. L’associazione promotrice ha migliaia di iscritti e sezioni locali in città italiane ed estere: "una vera e propria rete di professionisti, imprese e realtà economiche, un luogo virtuale interattivo dove incontrarsi, conoscersi, fare "networking" e condividere contatti, competenze e opportunità". "Punto di riferimento per tutti i pugliesi – così si definisce l’associazione – i quali, pur vivendo in altre regioni italiane ed estere, mantengono un legame fecondo con la propria terra d’origine, diventando, nel contempo, ambasciatori di Puglia e cittadini a pieno titolo nei Paesi che li ospitano". L'Associazione, che ha sede a Gioia del Colle, attraverso la sua attività intende "promuovere una cultura di solidarietà e assolvere al ruolo di segnalare le opportunità che la regione offre con particolare riferimento alle nuove generazioni di giovani italiani all'estero". L’evento è stato organizzato a Bari per 4 edizioni (dal 2008 al 2011). Nel 2013 si è tenuto nella città di Taranto, nel 2014 a Bitonto per tornare nuovamente nel capoluogo barese in questa edizione 2015, anche per celebrare la nascita della Città Metropolitana. L’edizione 2015 del Premio, informa l’associazione, prevede diverse categorie di premi: Premio Arte & VideoArte, Premio Architettura, Premio Design & Arredamento, Premio Cinema, Premio Fotografia, Premio Spettacolo, Premio Teatro, Premio Danza, Premio Musica, Premio Editoria, Premio Informazione, Premio Ambiente & Sostenibilità, Premio No Profit, Premio In Rosa, Premio Sport, Premio Innovazione, Premio Moda, Premio Istituzioni, Premio Scienza, Premio Medicina, Premio Agroalimentare, Premio Ristorazione, Premio Turismo. Tra i premi assoluti: Premio 2.0 (deciso dagli utenti della rete) (trasversale) e Premio Pugliese nel Mondo 2015 (trasversale). (aise)
UNA VOCE PER SANREMO IN TOUR: PROSEGUONO IN EUROPA LE SELEZIONI ALLA RICERCA DI GIOVANI TALENTI
PFORZHEIM - Continuano le selezioni di “Una Voce per Sanremo in Tour”, il concorso canoro nazionale che permette di accedere alle selezioni del Festival della Canzone Italiana, organizzato in esclusiva in Europa (esclusa Italia) dal dipartimento europa managing SDA Sanremo Eventi di Pforzheim. Un’altra estate all’insegna della musica e delle competenze canore che sta influenzando molte Regioni estere. Kermesse dedicata agli appassionati di canto ed amanti della canzone che potranno, in questa occasione, mostrare ancora una volta le proprie capacità e magari ricevere il giusto riconoscimento per le qualità manifestate. Questi casting sono un’occasione unica e reale per chi sogna di crescere e vedersi affermato nel mondo della musica e di avere l’opportunità di salire su un palco come quello dell’Ariston, fanno sapere gli addetti ai lavori. Vale davvero la pena provarci. Il tour estero, partito a Gennaio di questo anno, ha in atto ancora diverse date tra i mesi di Giugno e Luglio ma gía tre dei nostri connazionali in Germania sono finiti nella rosa dei 120 semifinalisti che si sfideranno il 5 Ottobre 2015 presso il Centro Teatro Ariston - Cinema Roof a Sanremo, in presenza del direttore artistico Giancarlo Golzi nonché componente storico dei Matia Bazar. Il concorso è aperto a tutti coloro che hanno l’età compresa tra i 12 ed i 40 anni. I concorrenti dovranno esibire con la propria voce un brano edito di chiara fama nazionale, in lingua italiana o dialetto italiano e accompagnati solo da una base musicale incisa su CD audio. L’iscrizione per quanto rigurda l’Europa, esclusa Italia, avviene solo ed esclusivamente tramite il sito ufficiale della SDA Sanremo Eventi www.sdasanremo.de. Telefonicamente, allo (+49) 07231.5895447, si puó ricevere chiarimenti in merito alla partecipazione ai casting in atto. Sono escluse ulteriori altre forme di iscrizioni. Ai primi 10 classificati saranno attribuiti i seguenti premi: 1° classificato ricerca di una canzone inedita da presentare alle selezioni discografiche del 65’esimo Festival della Canzone di Sanremo, piú il bonus di 3 step gratuiti per partecipare alla manifestazione “Incontro con l’autore” finalizzata alla ricerca della canzone inedita e inoltre é previsto anche la registrazione gratuita di un master di 10 brani cover e stampa di un CD con l’etichetta discografica e con la formula del conto vendita. Con la stessa modalitá estesa va ai primi 5 classificati l’iscrizione alle selezioni discografiche del 65° Festival di Sanremo. Dal 2° al 5° classificato andrá la registrazione gratuita di un master di 5 brani cover e il bonus di 2 step gratuiti. Dal 1° al 5° classificato realizzazione di un videoclip e targhe ricordo. Dal 6° al 10° classificato bonus di 1 step gratuito. Inoltre, per i primi 10 classificati ci sarà la produzione della compilation “Una voce per Sanremo edizione 2015”. Il tour in Europa é patrocinato dall’Accademia della canzone italiana in Germania. Tra i mass media il Corriere d’Italia seguirá le kermesse fino a San Remo. (angela saieva\aise)
RICEVIAMO E VOLENTIERI PUBBLICHIAMO IL SEGUIENTE COMUNICATO STAMPA CARITAS DIOCESANA DI MESSINA IL NUOVO DIRETTORE E’ DON GIUSEPPE BRANCATO PARROCO DI CAMARO
SAN PAOLO “Proseguirò nel servizio prestato al fianco degli ultimi” Messina – “La realtà della Caritas diocesana è dinamica e vitale. Attraverso le sue azioni e la sua presenza sul territorio, è la Chiesa di Messina che parla e sta al fianco della persona bisognosa, sofferente, in difficoltà. Il mio intendimento è quello di proseguire questo servizio, di fedeltà a Dio ed all'uomo, portato avanti da chi mi ha preceduto e da passare in consegna a chi mi succederà”. Don Giuseppe Brancato è il nuovo direttore della Caritas Diocesana di Messina Lipari S. Lucia del Mela, nominato con decreto dell’Arcivescovo Mons. Calogero La Piana il 25 giugno 2015. Quarant’anni, messinese, don Giuseppe, che prende il posto di mons. Gaetano Tripodo, nominato Vicario Generale del Vescovo, continuerà anche il suo ministero di parroco di Camaro San Paolo dove è da quattro anni. “La Caritas ha una storia quarantennale, una storia importante per questo territorio e non solo. Porta avanti un impegno quotidiano che è da tutti riconosciuto, anche da chi non appartiene alla comunità cattolica in senso stretto. Ecco, il mio migliore auspicio per questo ruolo che mi è stato affidato è quello di saper proseguire in questo percorso. Mi confortano, in questo delicato servizio, la certezza di poter contare su tanti validi collaboratori che, senza risparmiarsi, prestano presso la Caritas un prezioso ed insostituibile lavoro di squadra, e la rete di tante Caritas parrocchiali operanti nel territorio dell'intera Arcidiocesi". Contatti stampa: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. – 329 8346593
L’UNITA’ TORNA IN EDICOLA. LETTERA DEL SEGRETARIO DEL PD AGLI ISCRITTI ED AI MILITANTI
Cari compagni e amici del PD,
da domani l'Unità torna in edicola. Era un mio impegno personale, oggi è una promessa mantenuta. Ha poco senso oggi piangere sul latte versato (e sui tanti denari versati). Purtroppo le vicende del passato non si possono sistemare. Ma il futuro è nelle nostre mani. E allora abbiamo lavorato con passione – grazie innanzitutto al tesoriere del PD Francesco Bonifazi, alla proprietà, al direttore Erasmo d'Angelis – per riportare in edicola questa testata gloriosa. Per darle un futuro. Perché la nostalgia è un sentimento nobile, ma costruire la speranza è ancora più bello. Non sarà solo l'Unità cartacea. Ma anche il sito, la web-tv (Unità TV prende il posto di YouDem), le feste che già dallo scorso anno sono tornate a chiamarsi Festa dell'Unità. Abbiamo bisogno di un partito che rafforzi i suoi ideali ma anche la sua organizzazione. La discussione partito liquido-partito solido non ha senso: ormai la differenza è tra un partito organizzato bene e uno organizzato male. E noi dobbiamo migliorare a Roma, come in ciascuno dei circoli. Ho chiesto che l'Unità sia uno spazio di libertà, di confronto, di discussione. Che ci aiuti a raccontare l'Italia bella, quella che non si arrende, quella dei tantissimi circoli che fanno iniziative di livello, quella del volontariato e dell'associazionismo. L'Unità che vuol bene all'Italia. Vorrei che gli iscritti e i circoli la sentissero come loro patrimonio. Non solo dando una mano sia negli abbonamenti che nella diffusione alle feste. Ma anche partecipando. Scrivendo, commentando, criticando, proponendo. L'abbiamo riportata in edicola. Adesso tocca a tutti noi averne cura. Conto, come sempre, sul vostro impegno Grazie, Matteo
GLI ISTITUTI ITALIANI DI CULTURA FANNO RETE PER “RILANCIARE” IL PAESE
Roma - Intercettare la forte domanda dell’Italia nel mondo e valorizzare il nostro patrimonio all’estero attraverso lo strumento della diplomazia culturale. E’ questo il compito che spetta agli Istituti italiani di cultura, una rete in grado di esportare saperi e conoscenze e che permette di rilanciare l’immagine dell’Italia all’estero. Dopo otto anni di assenza, è ripreso l’appuntamento che ha visto riuniti i direttori di tutti gli Istituti, una tre giorni – dal 24 al 26 giugno – organizzati dal ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale per affrontare il tema della cultura come impulso per una maggiore internazionalizzazione. I lavori della conferenza, aperti presso l’Università per Stranieri di Perugia, sono proseguiti alla Farnesina per riflettere sul lavoro degli Iic in tema di diplomazia culturale. “La crescita della domanda di Italia nel mondo si esprime soprattutto nel campo dell’economia e della cultura” spiega il ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni, che, aprendo i lavori della conferenza ha lanciato una sfida: “Abbiamo un prodotto ricchissimo, ma questa potenzialità ha bisogno di un lavoro di promozione che deve rivolgersi a centinaia di milioni di nuovi turisti e nuovi consumatori di cultura, che vanno conquistati ogni giorno”. Un lavoro impegnativo e “non scontato” afferma il capo della diplomazia italiana, ma dalla sua parte, l’Italia ha un governo “sensibile su tutti i temi della politica estera e comprensivo su quanto sia fondamentale che l’Italia si dedichi a cooperazione culturale e allo sviluppo”. In questa sfida entra in campo anche la rete degli Iic che, grazie “alle capacità, al merito, alla fantasia e alla dedizione dei suoi direttori” può, secondo Gentiloni, “svolgere un ruolo importante”. Ne è convinto anche il segretario generale del Maeci, Michele Valensise, che definisce l’attività degli Istituti di cultura “uno strumento per garantire e assicurare la massima apertura dell’Italia verso l’Europa e verso il mondo”. Gli Iic hanno un “compito enorme” dice Valensise rivolgendosi ai suoi direttori, e cioè quello di “diffondere la lingua italiana e incrementare i flussi di turismo culturale”. A frenare l’entusiasmo, però, è “l’esiguità delle risorse che abbiamo in questo momento a disposizione” e i dati, spiega il segretario generale della Farnesina, lo dimostrano: “Negli ultimi dieci anni abbiamo subìto una decurtazione del 30% circa alle finanze degli Istituti” che operano ognuno “con una media di 1,2 addetti di ruolo”. Nonostante le scarse risorse, però, gli Iic rimangono “la punta di diamante della diplomazia culturale italiana e una vetrina nel mondo”, afferma il ministro dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo, Dario Franceschini. Un mondo che secondo Franceschini “è pieno di persone che vogliono parlare, vestire e mangiare italiano, un mondo tutto attraversato da questa voglia di Italia”. Il ministro dei Beni culturali è convinto che “tutti insieme potremo raccogliere questa straordinaria opportunità e fare il nostro dovere morale e costituzionale di dare anche un grande contributo alla crescita dell’economia italiana”. Una cooperazione culturale che secondo Gentiloni “si verifica già in tante parti del mondo”. In questo senso, il titolare della Farnesina ricorda i recenti accordi con il Messico attraverso “un protocollo d’intesa per i beni culturali, con la Cina, tramite un piano quinquennale, con il Kenya, dove grazie alla collaborazione con il Miur ci siamo presentati dopo la strage all’università di Garissa con borse di studio destinate agli studenti sopravvissuti alla strage” fino ad arrivare agli Emirati, “dove stiamo lavorando alla casa della cultura e al conservatorio per giovani musicisti”. Il fulcro della politica estera italiana, però, rimane il Mediterraneo: “Un’area dove si giocano partite di significato globale – dice il ministro degli Esteri -, dove convergono tutti i grandi filoni di stabilità e instabilità”, e dove c’è anche una “grande attenzione al tema della cultura”. La conferenza è stata anche l’occasione per presentare il nuovo sito internet degli Istituti italiani di cultura, un portale “standardizzato in una sua parte fissa, omologata nella rete dei nostri 81 Istituti di cultura – spiega Valensise -, ma che ha anche una parte flessibile, che sarà cura di ciascun Istituto alimentare e sviluppare nel segno di un’ulteriore innovazione”. (NoveColonne ATG)