A VOLTE RITORNANO: VINI NAZI-FASCISTI IN VENDITA A RIMINI Lungomare di Rimini, Yonatan e Michael Weinberg, turisti californiani di 27 e 32 anni, fratelli di origini ebraiche, stanno passeggiando quando s’imbattono in una esposizione di bottiglie di vini decisamente particolari: l e etichette raffigurano Mussolini e Hitler e portano il nome Mein Kampf, quasi a celebrare la prima ed unica opera del dittatore. «E’ stato uno choc – dice Michael, di professione regista – trovare in una città cosmopolita come Rimini, su una viale importante come il lungomare, trovare vetrine che propongono oggetti simili, con i volti dei più grandi criminali della storia». «Non siamo gli unici a vendere queste bottiglie, lo fanno decine di negozi, è perfettamente legale, ci sono sentenze di tribunale a riguardo», risponde uno dei commercianti, a cui abbiamo chiesto spiegazioni. «Non ne facciamo una questione di legalità o meno – aggiunge Yonatan, scrittore di professione – ma di sensibilità e opportunità. Mein Kampf è il manifesto antisemita, con tutto quello che ciò implica. Non parliamo da ebrei, ma da persone, esseri umani. E ci aspettiamo che altri, a partire dai riminesi, protestino contro questi vergognosi gadget che vengono venduti in tantissimi negozi». «E’ folclore, lasciateci lavorare, non avete niente da fare? Ma lasciate perdere», ci apostrofa con tono poco rassicurante un altro negoziante con la sua bella sfilza di vini ‘nazi’. «Le comprano tanto i tedeschi – continua –. E comunque vendiamo anche quelle con Che Guevara e Stalin». «Alla richiesta di chiarimenti un commerciante ci ha preso a male parole – spiega Michael – spingendoci in pratica fuori dal negozio. Ci siamo spaventati. Fossimo stati 70 anni indietro, cosa ci sarebbe successo? Ci dicono che Rimini è città Medaglia d’Oro al valor civile, e queste cose non dovrebbero accadere, anche se la normativa lo ammette. Non siamo in Giappone o Indonesia, qui nazisti e fascisti li avete conosciuti bene. Non crediamo che i commercianti siano vicini a queste ideologie. Ma l’indifferenza è pericolosa». Tre anni fa, su invito dell’Anpi, l’allora presidente di Aeradria Masini fece rimuovere gadget simili da un negozio allo scalo. Una scelta ‘interna’. «La legge permette quei gadget, starebbe alla sensibilità del commerciante rimuoverli – dicono dal Comune –. Nei prossimi giorni faremo verifiche legali».Fonte: Il Resto del Carlino
 
DRAMMATICO AUMENTO DI ANTISEMITISMO, ISLAMOFOBIA, INCITAMENTO ALL’ODIO SUL WEB: RAPPORTO ANNUALE DELL’ECRI
 
Con conflitti in Medio Oriente, gli atti di violenza in Europa e gli arrivi senza precedenti di migranti e richiedenti asilo, il rapporto annuale della Commissione Europea contro il Razzismo e l’Intolleranza (ECRI), identifica un drammatico aumento dell’antisemitismo, islamofobia, incitamento all’odio sul web e discorsi politici xenofobi come principali tendenze nel 2014. Insulti e attacchi fisici a persone e istituzioni ebraiche sono aumentati in modo significativo, raddoppiando il loro numero in alcuni paesi. Le tensioni sono aumentate dopo la recrudescenza della violenza in Medio Oriente nel 2014 e hanno portato a animosità diffusa contro gli ebrei in generale. Crescenti tendenze antisemite sono inoltre state osservate nelle comunità di immigrati musulmani, soprattutto tra i giovani. Per quanto riguarda omo- e transfobia, il rapporto descrive un quadro variegato, con progressi in alcuni paesi e problemi in altri, in cui le persone LGBT sperimentano ancora livelli inaccettabilmente elevati di stigma, intolleranza e discriminazione. L’islamofobia è stata rilevata in molti paesi, in contrasto con gli sforzi di integrazione per una società più inclusiva. Secondo il rapporto, l’aumento dell’estremismo e la crescita di movimenti islamisti violenti sono stati manipolati da politici populisti e utilizzati per rappresentare i musulmani in generale come una minaccia alla sicurezza. Nel suo rapporto, l’ECRI deplora il rapido aumento di discorsi di incitamento all’odio diffusi attraverso i social media, e incoraggia gli Stati membri a firmare e ratificare il protocollo addizionale alla Convenzione sulla criminalità informatica del Consiglio d’Europa, che criminalizza gli atti razzisti e xenofobi commessi on-line. Solo 18 dei 47 membri del Consiglio d’Europa hanno ratificato il Protocollo n ° 12 alla Convenzione europea dei diritti dell’uomo che vieta la discriminazione in generale. ECRI esorta tutti gli Stati rimanenti a ratificare questo strumento il più presto possibile. Fonte: ECRI
 
DIRITTI FONDAMENTALI:SFIDE E SUCCESSI
 
NEL 2014 L’Unione europea (UE), gli Stati membri e le istituzioni nazionali hanno introdotto una serie di misure giuridiche e politiche nel 2014 per tutelare i diritti fondamentali nell’Unione europea. Nonostante questi sforzi, molto resta ancora da fare, e si può vedere che la situazione in alcune aree è allarmante: il numero dei migranti soccorsi o fermati in mare mentre stavano cercando di raggiungere i confini dell’Europa sono quadruplicati rispetto al 2013; più di un quarto dei bambini nell’UE sono a rischio di povertà o di esclusione sociale; un numero crescente di partiti politici usano la retorica xenofoba e anti-immigrati nelle loro campagne politiche, aumentando potenzialmente la vulnerabilità di alcune persone a diventare vittime di reati o di crimini d’odio. E’ quanto emerge dal rapporto annuale 2014 dell’Agenzia Europea per i Diritti Fondamentali (FRA), che quest’anno prende in esame gli sviluppi collegati ai diritti fondamentali: l’uguaglianza e la non discriminazione; il razzismo, la xenofobia e l’intolleranza; l’integrazione dei Rom; il diritto di asilo, le frontiere, l’immigrazione e l’integrazione; la società dell’informazione, la privacy e la protezione dei dati; i diritti dei minori; l’accesso alla giustizia compresi i diritti delle vittime della criminalità; e la Carta dei diritti fondamentali dell’UE e il suo utilizzo da parte degli Stati membri. Fonte:FRA
 
IL COMITES DI VARSAVIA PATROCINA LA III EDIZIONE DEL TORNEO DI CALCETTO “ITALIANI IN POLONIA”
 
VARSAVIA - Compattare la comunità italiana in momenti comuni: questo l’obiettivo del Torneo di calcetto “Italiani in Polonia” che quest’anno sarà patrocinato dal primo Comites mai eletto a Varsavia. Giunto alla sua terza edizione, il torneo si terrà nel mese di ottobre 2015 a Varsavia, e, come nelle altre edizioni, riunirà gli italiani che si contenderanno il trofeo con la bandiera della città che li ospita. Gli organizzatori - Sebastiano Giorgi, Marco Mannetta e Amedeo Piovesan – sono raggiungibili all’indirizzo email Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.. Come nell'edizione precedente le città di Poznan, Cracovia, Katowice, Warszawa, Lodz e Torun dovrebbero essere confermate; i connazionali residenti a Szczecin, Wroclaw e Trojmiasto giocheranno a Varsavia. Il Comites Polonia, come detto, patrocinerà l'evento e assicura il proprio contributo per “coinvolgere le istituzioni in un momento di italianità collettiva in Polonia”. (aise)
 
"ITALIA DEL FUTURO": LE ECCELLENZE TECNO-SCIENTIFICHE ITALIANE IN ARGENTINA
 
BUENOS AIRES - Si è aperta ieri, martedì 14 luglio, presso Tecnópolis - Parque del Bicentenario di Buenos Aires la mostra "Italia del futuro", un innovativo percorso espositivo che presenta una selezione di alcune delle più significative eccellenze scientifico-tecnologiche dell’Italia di oggi. In programma sino al 1° novembre, l’esposizione è organizzata dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale tramite l’Istituto Italiano di Cultura e l’Ambasciata, in collaborazione con il Consiglio Nazionale delle Ricerche, l’Istituto Italiano di Tecnologia, l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare e la Scuola Superiore Sant’Anna, nonchè, per parte argentina, del Ministerio de Ciencia, Tecnología e Inovación Productiva, della Presidencia de la Nación e di Tecnópolis, e rientra nell’ambito dell’Anno dell’Italia in America Latina. "Italia del futuro" presenta una collezione delle più importanti innovazioni di cui l’Italia è artefice e pioniera a livello internazionale. Robotica, fisica delle particelle, tecnologie di restauro e valorizzazione dei beni archeologici e culturali sono solo alcune delle discipline trattate all’interno di questo percorso interattivo. L’evento ha il prezioso sostegno della Presidenza della Nazione Argentina, che ha deciso di ospitarlo presso il Parque del Bicentenario dove ogni anno ha luogo Tecnopolis, la mostra di scienza e tecnologia più importante dell’America Latina. (aise)
 
L'ITALIA DEI POVERI: SONO PIÙ DI 4 MILIONI
 
Numeri raccapriccianti, anche se il rapporto rileva che, dopo due anni di aumento, l'incidenza della povertà assoluta si mantiene sostanzialmente stabile: "considerando l'errore campionario, il calo rispetto al 2013 del numero di famiglie e di individui in condizioni di povertà assoluta (pari al 6,3% e al 7,3% rispettivamente) non è statisticamente significativo (ovvero non può essere considerato diverso da zero", spiega l’Istat. La povertà assoluta è sostanzialmente stabile anche sul territorio: si attesta al 4,2% al Nord, al 4,8% al Centro e all'8,6% nel Mezzogiorno. Migliora la situazione delle coppie con figli (tra quelle che ne hanno due l'incidenza di povertà assoluta passa dall'8,6% al 5,9%), e delle famiglie con a capo una persona tra i 45 e i 54 anni (dal 7,4% al 6%); la povertà assoluta diminuisce anche tra le famiglie con a capo una persona in cerca di occupazione (dal 23,7% al 16,2%), a seguito del fatto che più spesso, rispetto al 2013, queste famiglie hanno al proprio interno occupati o ritirati dal lavoro. Nonostante il calo (dal 12,1 al 9,2%), la povertà assoluta rimane quasi doppia nei piccoli comuni del Mezzogiorno rispetto a quella rilevata nelle aree metropolitane della stessa ripartizione (5,8%). Il contrario accade al Nord, dove la povertà assoluta è più elevata nelle aree metropolitane (7,4%) rispetto ai restanti comuni (3,2% tra i grandi, 3,9% tra i piccoli). Tra le famiglie con stranieri la povertà assoluta è più diffusa che nelle famiglie composte solamente da italiani: dal 4,3% di queste ultime (in leggero miglioramento rispetto al 5,1% del 2013) al 12,9% per le famiglie miste fino al 23,4% per quelle composte da soli stranieri. Al Nord e al Centro la povertà tra le famiglie di stranieri è di oltre 6 volte superiore a quella delle famiglie di soli italiani, nel Mezzogiorno è circa tripla. L'incidenza di povertà assoluta scende all'aumentare del titolo di studio: se la persona di riferimento è almeno diplomata, l'incidenza (3,2%) è quasi un terzo di quella rilevata per chi ha la licenza elementare (8,4%). Inoltre, la povertà assoluta riguarda in misura marginale le famiglie con a capo imprenditori, liberi professionisti o dirigenti (l'incidenza è inferiore al 2%), si mantiene al di sotto della media tra le famiglie di ritirati dal lavoro (4,4%), sale al 9,7% tra le famiglie di operai per raggiungere il valore massimo tra quelle con persona di riferimento in cerca di occupazione (16,2%). Come quella assoluta, la povertà relativa risulta stabile e coinvolge, nel 2014, il 10,3% delle famiglie e il 12,9% delle persone residenti, per un totale di 2 milioni 654 mila famiglie e 7 milioni 815 mila persone. Anche per la povertà relativa si conferma la stabilità, rispetto all'anno precedente, rilevata per la povertà assoluta nelle ripartizioni geografiche e il miglioramento della condizione delle famiglie con a capo una persona in cerca di occupazione (l'incidenza della povertà relativa passa dal 32,3% al 23,9%) o residenti nei piccoli comuni del Mezzogiorno (dal 25,8% al 23,7%); in quest'ultimo caso il miglioramento si contrappone al leggero peggioramento registrato nei grandi comuni rispetto all'anno precedente (dal 16,3% al 19,8%). (aise)